Telefilm che salutano e sit-com che tornano, su Italia1: sospese Bionic Woman e Terminator. How I met your mother torna di mattina, dal 12 gennaio

Ancora uno smacco per la programmazione seriale di Italia1: dopo il tentativo di salvataggio -ma neanche tanto affidabile, visto la giornata di messa in onda- alla domenica di “Terminator: the Sarah Connor Chronicles” e di “Bionic Woman”, è giunta la notizia della loro sospensione.

Le due puntate di domani -entrambe le quarte delle loro prime stagioni-, infatti, saranno le ultime che Italia1 manderà in onda: per la domenica successiva è previsto il ritorno ai cari vecchi film. Un peccato, non tanto per “Bionic Woman” -di cui erano state prodotti solo 8 episodi-, quanto per “TSCC”, di cui restano da trasmettere 5 puntate più quelle inedite della seconda stagione in onda ora in America. Il loro destino? Una seconda serata, sicuramente, forse d’estate, quando il periodo di garanzia va in vacanza.

Si frantuma così la già fragile serata “Ritorno al futuro” il cui unico superstite, “Journeyman”, resta saldo al martedì sera, subito dopo il vero successo di Italia1 di questo periodo, ovvero “Merlin”. Non si mettono bene le cose per “Gossip girl”, in partenza dal 7 gennaio. Durerà in prima serata?

Se all’imbrunire la rete giovane Mediaset sta mostrando da qualche tempo alcune debolezze, è nelle tarde ore del mattino che potremo rivedere una delle sit-com migliori degli ultimi anni, ingiustamente relegata all’ora di pranzo. Parliamo di “How I met your mother” (foto), tradotto in “E alla fine arriva mamma!” -siamo certi che il titolo abbia contribuito non poco nello scarso seguito ad inizio anno-, che torna con la prima stagione, datata 2005, alle ore 11 dal 12 gennaio, insieme ad altre serie cult come “Ally McBeal”, “Will & Grace” e “Friends”.

Un vero peccato trovare di mattina la sit-com che anno dopo anno si sta affermando in America, dove va in onda il lunedì in prima serata sulla Cbs, insieme ad altre produzioni come “Due uomini e mezzo” (da noi su Raidue), “The Bing Bang Theory” e “Worst week”. Sarebbe così impensabile proporre una serata all’insegna della risata anche in Italia? La risposta, ahimè, la conosciamo già.