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Grand Hotel, o della miseria senza nobiltà…

Una miniserie in sei parti per RaiUno, che adatta per il pubblico italiano una storia made in Spagna.

pubblicato 1 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:24

Avete presente Downton Abbey? Dimenticatelo. Anzi, Grand Hotel ne è il perfetto negativo: tanto è lussuosamente british la miniserie ITV quanto è scompostamente latino questo melodramma che somma gli stilemi delle soap spagnole alle ingenuità narrative di certa nostra fiction. E in questo caso l’attributo di latino non è sinonimo di ‘calore’, ‘creatività’, ‘passione’ e quanto la retorica sulla positività del Mediterraneo possa produrre a scapito dei sudditi della ‘Perfida Albione’, bensì di mancanza di classe, di eleganza, di savoir faire, di misura. Tutto quello che l’ambientazione upper class e liberty potevano far immaginare si scioglie come neve al sole ai primi fotogrammi, caratterizzati peraltro da un ampio uso di droni usati a mo’ di ‘effetti speciali’. In più il Grand Hotel Paradiso si colloca in un non meglio identificato punto del Sud Tirolo: tra l’Impero Austro-Ungarico e la rigida etichetta di corte spagnola ci sarebbe stato di che dare punti alla superba classe dei lord dello Yorkshire.

Ma qui siamo comunque in territorio ‘italiano’ e per di più con un retrogusto spagnolo che rende narrazione e ambientazione, personaggi e rappresentazione piuttosto incoerenti.

La storia in sé rientra nel novero dei grandi classici: lui, Pietro, e lei, Adele, di estrazioni diverse, si innamorano praticamente a prima vista, ma alla già difficile differenza sociale si aggiunge un doppio filone di indagine, uno legato alla scomparsa della sorella di Pietro, l’altro alla morte del padre di Adele. Ci si aggiunge un altro topos del genere, la ‘mistificazione’, visto che ‘lui’ si presenta a lei sotto le mentite spoglie di un giovane di buona famiglia. Il ragazzi no manca certo di iniziativa e si insinua rapidamente nel cuore della bella giovane, condannata però a un matrimonio di convenienza per il bene della famiglia e dell’albergo tanto amato dal padre ormai defunto. Nel mezzo ci sono amori non corrisposti, invidie, gelosie, tradimenti, fidanzati pericolosi e infingardi, misteri di famiglia da tenere segreti, prostitute ed eredi incapaci. Non manca una madre, Donna Vittoria, senza scrupoli e un potenziale marito fedifrago e dalla condotta potenzialmente criminale.

Inutile domandarsi come andrà a finire: come recita un vecchio adagio, non è tanto la meta quel che importa quanto il viaggio. E il problema è proprio qui.

Ad allontanare Grand Hotel dalla raffinatezza proclamata nel titolo ci pensano i modi esagitati della ‘rosa’ di protagonisti e personaggi, senza distinzioni di età, ceto, classe, provenienza geografica, blasoni e guanti bianchi. Tra servitù e proprietari non c’è poi tanta differenza nei modi e nel linguaggio, che non si preoccupa certo di restituire un minimo di verosimiglianza. “Quelle sulla scomparsa di mia sorella sono balle, Angelo!, dice Pietro all”istantaneo’ amico che in men che non si dica ne è diventato complice e martire; “Esci da questa scatola, bambolina! Vuoi piazzare tuo marito alla direzione dell’albergo” dice Jacopo Alibrandi alla sorella. E mi sembra di essere tornata alle incongruenze di Elisa di Rivombrosa, che del Settecento aveva solo qualche costume e un po’ di scenografia, non certo i modi e i toni. Anche qui della Bella Epoque, della intrigante aristocrazia mitteleuropea, della ‘lotta di classe’ tra servitori e signori non c’è traccia, se non in qualche elemento, superficiale, della confezione. In questo senso, una menzione d’onore va, inevitabilmente, ai costumi e alla scenografia, che devono accollarsi in toto il peso di una cornice narrativa che non emerge nella scrittura. Per vicende e disegno dei personaggi, la miniserie potrebbe essere ambientata in un qualsiasi periodo storico.

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Sul piano narrativo, diciamo che la suspense non è proprio il piatto forte della scrittura. Giusto per evitare che il pubblico si stanchi ancor prima di cominciare, il prologo ‘spiega’ quanto successo alla scomparsa Caterina. Non mostra l’assassino, ma dà sufficienti indizi per mettere il telespettatore sulla buona strada. Ma basta poco al volenteroso Pietro per fare amicizia con i cadetti della famiglia Alibrandi e scoprirne i segreti. In tutto questo la gestione della servitù sembra fare il verso alla condotta da collegi svizzeri, diventandone quasi una parodia di quel che decenni di film à la “Quel che resta del giorno ci hanno raccontato, ben prima di Downton, of course.
Scenate di famiglia davanti ai clienti, principesse che appoggiano i gomiti sui tavoli come se stessero alla Garbatella, camerieri in giro per le stanze a ogni ora del giorno e della notte: di lussuoso il Grand Hotel di Rai 1 sembra avere davvero poco. La miniserie, in fondo, non fa che attingere alla ‘grande tradizione’ soap spagnola, mescolando Il Segreto e Tierra de Lobos (la scena nel postribolo sembrava scritta per i fratelli Bravo), ma non riesce a recuperare le atmosfere delle nostre migliori miniserie in costume. Un vero peccato.

Grand Hotel | Puntata 1 settembre 2015 | Riassunto

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Caterina Neri (Federica De Cola), da circa un anno cameriera del Grand Hotel Paradiso e da poco promossa cameriera della proprietaria, Donna Vittoria Alibrandi (Marion Mitterhammer), scrive al fratello Pietro delle difficoltà che vive in albergo e dei misteri che si agitano tra le sue stanze. Nasconde in un battiscopa della sua camera da letto una scatola con alcune lettere e una chiave dell’hotel. Accusata da Donna Vittoria di aver rubato gioielli a una cliente, la ragazza, per nulla intimidita, risponde alla sua signora quasi ricattandola: “Se mi fa del male, tutti sapranno la verità…”. Ma la notte scappa dall’albergo, inseguita da un uomo misterioso, in tight e con un pugnale in mano che la colpisce. Il suo corpo piomba nel lago e di lei non si hanno più notizie.

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Cinque settimane dopo la scomparsa della donna, il fratello Pietro Neri (Eugenio Franceschini) raggiunge l’hotel deciso ad avere sue notizie. Qui si spaccia per un cameriere stagionale e conosce Angelo (Flavio Furno), figlio della capo cameriera, Rosa (Emanuela Grimalda) che con il maggiordomo Raimondo guida il numeroso personale della struttura. Angelo, amico di Caterina, gli racconta di aver perso le sue tracce della ragazza dopo il suo ‘licenziamento’: voci di corridoio dicono che abbia rubato un anello a una principessa. Ad aver messo in giro questa voce è stata Anita (Francesca Agostini), compagna di stanza di Caterina e, come si scopre presto, amante del neo direttore dell’albergo, Marco Testa (Andrea Bosca). Costui, giovane, senza scrupoli e di bell’aspetto, è particolarmente benvoluto da Donna Vittoria, che vede di buon occhio un suo matrimonio con la figlia Adele (Valentina Bellè), appena rientrata da Vienna dove ha studiato per tre anni architettura. Marco e Adele sono già stati insieme, ma la loro storia si è interrotta tre anni prima a causa di un evento per il quale Adele non l’ha ancora perdonato.

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Ma Marco è intenzionato a chiedere la sua mano: Adele è libera di dire di no, ma se lo facesse porterebbe l’albergo alla rovina. Solo il denaro di Testa, infatti, potrebbe permettere all’albergo di restare aperto: e quell’albergo è sempre stato il grande sogno del padre di Adele, Alberto, mancato a causa di una rarissima malattia poco tempo prima della scomparsa di Caterina e a pochi mesi dell’arrivo della luce elettrica in Hotel, uno dei principali obiettivi inseguiti dall’uomo nell’ultimo periodo della sua vita.

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La bella Adele, però, ha già fatto breccia nel cuore di Pietro, che l’ha prima intravista sul binario all’arrivo in città e che se la ritrova poi nei corridoi di quello che scopre essere il suo albergo. Adele, invece, si accorge di lui nel corso della Festa della Luce, nella quale il ragazzi si intrufola rubando un abito da sera e fingendo di essere l’architetto Visconti. Riesce così non solo a presentarsi ad Adele – alla quale regala un piccolo ritratto tratteggiato nel corso della serata – ma anche a contattare la Principessa vittima del furto. Scopre così che alla donna non manca nessun gioiello: Caterina non ha rubato nulla.

Iniziano così a infittirsi i misteri sulla scomparsa di Caterina e svelarsi gli altarini della famiglia Alibrandi: se Adele cerca di evitare il matrimonio con un uomo che non ama, la sorella Olimpia (Barbara Ronchi) rivela grandi ambizioni verso l’albergo, mentre il fratello Jacopo (Dario Aita) è un perdigiorno dedito all’alcool che perde tempo e soldi giocando a carte e frequentando prostitute. Dal canto suo Donna Vittoria mira ad avere Marco Testa in famiglia: non solo vede di buon occhio il matrimonio con Adele, ma lo nomina anche direttore dell’hotel, scatenando l’ira di Olimpia. Avrebbe voluto quell’incarico per il marito Rodolfo, un marchese vicino all’essere diseredato dalla nobile famiglia per via del matrimonio con la borghese figlia di un proprietario di Hotel. La mancanza di ambizione del marito porta Olimpia a litigare con lui: lo scontro degenera e finisce con una rovinosa caduta per le scale della donna che così perde il figlio che portava in grembo e diventa sterile. Una condizione che potrebbe tradursi nell’abbandono da parte del marito, costretto dalla famiglia a ripudiarla. Per evitarlo, Donna Vittoria ricatta il medico che ha soccorso la figlia e impone a entrambi il silenzio, nonché di far sapere a tutti che il bambino è vivo e che nascerà come previsto.

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Se Olimpia perde il suo bambino, Marco Testa sta per diventare padre e non per merito di Adele: è Anita, infatti, ad aspettare un figlio da lui. L’uomo non ha esitazioni e consegna alla donna il denaro necessario per abortire; lei lo affronta a muso duro dicendosi pronta a raccontare ad Adele la loro storia e anche a parlare delle sue precedenti avventure, come quella con la scomparsa Caterina.

Anche donna Vittoria ha i suoi precedenti: nel suo passato si annida la morte misteriosa della sorella, prima moglie del suo ormai defunto marito, trovata morta con il figlio nella stanza n. 100 dell’albergo. Una stanza che Alberto ha fatto murare. Che la chiave nascosta da Caterina sia proprio quella della Stanza 100? Se lo domanda anche Pietro, che riesce a intrufolarsi nella camera della sorella e a trovare la chiave. Dopo aver provato tutte stanze, si trova di fronte all’ultima stanza, ma l’arrivo di Angelo gli impedisce di provarla nell’ultima, decisiva, porta. Di certo tra Donna Vittoria e la sorella qualcosa è successo: “Ti vuoi vendicare?” dice Vittoria rivolgendosi alla foto della sorella defunta.

Intanto Adele è rimasta colpita dal giovane Visconti: si infuria quando capisce che si tratta di un semplice cameriere che l’ha buggerata. Pietro però riesce a placare la sua ira raccontandole il vero motivo del suo viaggio. La ragazza decide di aiutarlo a scoprire la verità. E’ un modo per saperne di più anche sulla sua famiglia.

A rendere il tutto ancor più complesso ci si mette anche un pacco recapitato a Marco Testa che contiene la divisa insanguinata di Caterina: Marco è sconvolto e cerca di bruciarla. Ma un imprevisto glielo impedisce e Pietro finisce per imbattersi nella divisa, infilata con forza nel forno delle cucine in attesa di essere distrutta.

Ma le morti non sono finite: sulla riva del lago appare il cadavere di Gigi, la prostituta con cui si accompagna Jacopo. Ancora una donna legata alla famiglia Alibrandi morta in circostanze misteriose.

Grand Hotel | 1 settembre 2015 | Anticipazioni prima puntata

Grand Hotel debutta questa sera, martedì 1° settembre, alle 21.10 su RaiUno e inaugura la stagione della fiction Rai, oltre alla sfida con Mediaset. La miniserie in sei parti si prepara, infatti, a contrastare L’Onore e Il Rispetto – Parte quarta, che parte sempre questa sera su Canale 5, mettendo così di fronte a una scelta chi per mesi ha dovuto sopportare mesi di repliche. Quando troppo e quando niente, insomma.

Tratta da una fiction in onda su Antena 3, Grand Hotel è una miniserie in sei parti prodotta da Rai Fiction e Cattleya in collaborazione con Beta Film: ambientato nella Bella Epoque, mescola i toni del giallo e del melodramma, tra storie d’amore impossibili e la spasmodica ricerca di una sorella scomparsa. Diretto da Luca Ribuoli, la miniserie si avvale della scrittura di Peter Exacoustos, Daniela Bortignoni ed Isabella Aguilar. Ma vediamo la trama della prima puntata.

 

Grand Hotel | Prima Puntata | Sinossi e Anticipazioni

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1905, Alpi dolomitiche: nel lussuoso Grand Hotel Paradiso arriva un giovane di umili origini, Pietro Neri (Eugenio Franceschini), che si fa assumere come cameriere stagionale. Il vero motivo che lo porta al Grand Hotel, però, è la ricerca della sorella Caterina (Federica De Cola), già cameriera di quell’albergo, della quale, però, si son perse le tracce da più di un mese. Negli stessi giorni arriva al Grand Hotel anche Adele Alibrandi (Valentina Bellè), figlia dell’ormai defunto proprietario: torna a ‘casa’ per partecipare a ‘La Festa della Luce’ che segna l’avvento dell’energia elettrica in Hotel. Adele non sa, però, che la madre, Donna Vittoria (Marion Mitterhammer), ha deciso di darla in sposa a Marco Testa (Andrea Bosca), abile amministratore degli affari dell’albergo, pur di ripianare i debiti lasciati dal marito.

In questo contesto iniziano le ‘indagini’ di Pietro e le tormentate vicissitudini sentimentali di Adele. Pietro si dimostra subito pieno di iniziativa: spacciandosi per un nobile della famiglia Visconti, scopre che la sorella Caterina non è stata licenziata per aver commesso un furto, come invece più fonti sostengono. Evidentemente qualcuno mente e vuole nascondere la verità. Il mistero si infittisce quando al direttore viene recapitato un pacco anonimo che si scopre contenere la divisa insanguinata di Caterina. Pietro però ha un’alleata: Adele, infatti, si offre di aiutarlo.

 

Grand Hotel | Cast

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Pietro Neri – Eugenio Franceschini
Adele Alibrandi – Valentina Bellè
Marco Testa – Andrea Bosca
Donna Vittoria –  Marion Mitterhammer
Jacopo – Dario Aita
Olimpia Alibrandi – Barbara Ronchi
Angelo – Flavio Furno
Anita – Francesca Agostini
Caterina – Federica De Cola
Pasquale – Pierpaolo Spollon
Rodolfo – Günter Bubbnik
Raimondo – Klaus Schindler
Commissario Venezia – Ugo Dighero
Rosa – Emanuela Grimalda

 

Grand Hotel | Come seguirlo in tv e in streaming

Grand Hotel debutta oggi, martedì 1 settembre, e la seconda parte sarà trasmessa già domani, mercoledì 2 settembre, sempre alle 21.10 e sempre su Rai 1. Le puntate sono trasmesse in live streaming sulla piattaforma Rai.tv e disponibili on demand subito dopo la messa in onda.

 

Grand Hotel | Second screen

Per commentare in diretta Grand Hotel si può approfittare dell’hashtag #GrandHotel su Twitter o della pagina di Rai 1 su Facebook.