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Presidenziali Americane – La tv statunitense

Mentre si stanno chiudendo i primi seggi nell’est degli Stati Uniti, si continua a votare in California e in molti altri stati. E la tv, senza problemi, rivela gia’ exit-polls e i risultati dei primi scrutini. Questo non potrebbe mai succedere in Italia e non solo perche’ l’intero paese rientra nello stesso fuso orario. Si

di corbetz
5 Novembre 2008 06:46


cnn hologram
Mentre si stanno chiudendo i primi seggi nell’est degli Stati Uniti, si continua a votare in California e in molti altri stati.
E la tv, senza problemi, rivela gia’ exit-polls e i risultati dei primi scrutini. Questo non potrebbe mai succedere in Italia e non solo perche’ l’intero paese rientra nello stesso fuso orario. Si parte dal principio, qui, che se qualcuno ha gia’ deciso chi votare va avanti per la sua strada senza curarsi di cio’ che dice la tv il giorno delle elezioni. Trovo questo un gesto di grande rispetto e civilta’ nei confronti dei cittadini/pubblico. La tv non e’ costretta a stare zitta, ma assolve ai suoi doveri informativi rivelando i risultati man mano che si rendono disponibili. I messaggi pubblicitari di Obama e McCain (a pagamento) sono continuati a passare tutto il giorno in televisione tra la speranza dei candidati di convincere gli ultimi indecisi (una modesta percentuale, peraltro) e la consapevolezza che chi ormai ha deciso chi votare, probabilmente non si fara’ influenzare ulteriormente. Questo non significa che tale modello sia automaticamente importabile in Italia: ci sono molti fattori da valutare. Ma prendo (prendiamo) atto di come funzionano le cose qui.

Le elezioni sono state vissute oggi con moltissima passione da qualsiasi programma di intrattenimento in tv e il messaggio positivo che tutti hanno lanciato e’ stato proprio “andate a votare”, “fate sentire la vostra voce”. Da questo punto di vista c’e’ da imparare da un paese che sembra curarsi del proprio futuro e che si e’ messo in coda, pazientemente, per deciderne il prossimo rappresentante del Paese. Abbiamo gia’ parlato nei giorni scorsi della campagna VIP di sensibilizzazione alla responsabilita’ del voto.

Per quanto riguarda la copertura dei media e’ forse CNN la rete che piu’ si e’ data da fare introducendo tra l’altro diverse innovazioni tecnologiche e di contenuto che costituiscono davvero un salto qualitativo. Per citarne alcune, sono stati utilizzati dei touchscreen verticali della dimensione di oltre 50″ su cui vengono proiettate le statistiche demografiche dei votanti suddivise in base alla preferenza di voto. Inoltre sono stati proiettati diversi sondaggi ed exit polls che ci fanno capire che il 93% degli americani e’ molto preoccupato per l’economia e che la stragrande maggioranza ha effettuato la propria scelta di voto in base a questa ragione piuttosto che per motivi legati alla lotta al terrorismo o alla copertura assicurativa sanitaria. Due giornalisti “selezionano” dallo schermo gli stati e aprono, in un modo “magico” agli occhi degli spettatori, statistiche e grafici. In uno studio televisivo e’ stato inoltre testato per la prima volta un collegamento olografico. Il giornalista a New York ha infatti “ospitato” a pochi centimetri di distanza l’inviata a Chicago in 3 dimensioni, ripresa a 360 gradi grazie a 35 telecamere HD: e’ la prima volta che tale tecnologia trova spazio in un programma news. Inoltre grafici a 3 dimensioni con animazioni perfette appaiono al centro dello studio per illustrare i risultati stato per stato. Dopo il salto, in esclusiva per TvBlog, le immagini di queste nuove tecnologie televisive a poche ore dalla loro messa in onda negli Stati Uniti.

La grafica in sovrimpressione con i risultati aggiornati e’ sempre visibile, anche durante la pubblicita’ (presente tra l’altro in quantita’ massiccia). Confermo la tendenza alla prudenza: per stessa dichiarazione dell’anchorman di CNN Wolf Blitzer, i risultati non vengono rivelati fino a quando non arrivano riscontri o controlli incrociati. Niente corse alle dichiarazione affrettate “per bruciare la concorrenza” che l’anno scorso illusero molti spettatori e soprattutto niente toni gridati o concitati. Quest’anno si punta a un informazione quanto piu’ sicura e verificata possibile.

Ecco il primo collegamento televisivo che fa uso di un ologramma in un programma americano. Si capisce che e’ una tecnologia giovane, che puo’ ancora essere migliorata. Le immagini vi arrivano a una manciata di ore di differita dalla loro messa in onda.

Ed ecco invece il maxi schermo verticale touchscreen su cui CNN ha proiettato gli exit poll. La tecnologia qui impiegata si puo’ vedere gia’ in piccolo anche in Italia, nella rassegna stampa di SkyTg24.

La tv americana sta dimostrando ancora una volta la volonta’ e il desiderio di innovare e di proporre contenuti in modo originale e accattivante, pur rimanendo molto professionale. Come gia’ scritto nell’editoriale di Malaparte, la politica in queste settimane ha saputo davvero avvicinarsi ai cittadini americani, utilizzando magari il linguaggio dell’intrattenimento, della satira e della musica. Questi linguaggi e modalita’ comunicative veicolate in larga parte attraverso il potente mezzo televisivo sono condivisibili o no. Resta il fatto che se l’obiettivo era quello di avvicinare l’elettorato alla politica, considerata l’affluenza al voto di queste presidenziali, il risultato sembra essere stato raggiunto.

Ora alla tv tocchera’ raccontare l’operato del nuovo presidente degli Stati Uniti eletto Barak Obama. Dai primi servizi ai tg americani sembra che cio’ a cui si e’ assistito ieri, 4 novembre 2008, sia davvero un avvenimento storico. E noi, ancora una volta, siamo spettatori di questo mondo che cambia, si spera per il meglio.