Home Ballarò Morgan a Ballarò: “Berlusconi dovrebbe andare a X Factor”

Morgan a Ballarò: “Berlusconi dovrebbe andare a X Factor”

Il cantante ospite nel programma di Massimo Giannini.

pubblicato 17 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 20:44

Non per fare conformismo dell’anticonformismo ma seguire la doppia intervista a Morgan e a Franco Battiato a Ballarò si è rivelata un’ottima alternativa all’assolo catto-buonista di Roberto Benigni, iniziato ieri e terminato questa sera con la seconda parte dell’evento tv I dieci comandamenti.

L’ex leader dei Bluvertigo, che ha da poco terminato la sua sesta esperienza come giudice di X Factor, risulta molto più misurato e godibile fuori dal sistema talent show dal quale si fa inghiottire totalmente con risultati perlomeno opinabili (come la tendenza allo sproloquio) e questa non è certo una novità.

Il pensiero di Morgan appare sicuramente un po’ sommario quando si tratta di stretta attualità ma le sue osservazioni restano comunque degne di attenzioni e lontani dalla retorica facile.

Partendo dai contenuti suo libro, Il libro di Morgan – Io, la musica, gli stronzi e Dio, Morgan esprime la propria opinione riguardo la situazione attuale del nostro paese:

L’Italia ha un sacco di potenzialità. L’Italia, a volte, ha un complesso di inferiorità che non dovrebbe avere. Gli italiani sono un popolo di grandi menti creative che devono venir fuori. Il problema è che la gente non riesce a fare quello che pensano in questo paese per colpa delle strutture e delle burocrazie e della visione corta di chi è al potere, ed è una tragedia. Non bisogna avere paura dell’azzardo e dell’invenzione. C’è paura di affidarsi alle menti creative. A priori, mi fido della politica. Ho una grande necessità. I filosofi devono tornare a dire la loro nei dibattiti politici. La mente di un filosofo è una sana alternativa al prete e all’economista.

Parlando della canzone Povera patria, si può notare ulteriormente il turbinio di pensieri che rende Morgan una contraddizione vivente. Esploso dalla rabbia per la sua “eliminazione” a X Factor, l’artista si mostra fermamente contrario nell’educare i giovani all’affermazione a tutti i costi:

La canzone Povera Patria invoca ad un bisogno di pietà che manca. Nella società moderna, gira molto la parola loser ossia “perdente”. Il mondo sembra costretto a decidere la realizzazione di una persona in base alla vittoria o alla sconfitta. In questo modo, c’è assenza di pietà. Anche il perdente, e io ne so qualcosa visto com’è andata a X Factor, è importante come il vincente. Non bisogna educare i figli al vincere perché questo porta alla violenza.

Parlando di Mafia Capitale, Morgan accende i riflettori sull’importanza della scuola, collegamento che, almeno per quel che mi riguarda, non ho sentito fare da nessuno:

A me dispiace vedere situazioni come Mafia Capitale. Provo dispiacere nel vedere le tasse finire nelle mani di governanti corrotti. E’ una cosa disgraziata. Le persone fanno fatica a stare al mondo e questi uomini hanno questa facilità ad usare male il denaro pubblico. Il problema è antico. Una buona soluzione è avere fiducia nella scuola. E’ lì che si forma la persona. Gli ideali, i valori…

Dopo un beneplacito tiepido a Matteo Renzi, il Morgan extra-X Factor si accende quando si parla della possibilità di una presidentessa della Repubblica, fornendo anche una lunga lista di nomi:

Una donna al Quirinale sarebbe una figata. Sarebbe una bellissima ventata. Di donne interessanti, importanti, di grande valore morale e intellettuale, ce ne sono in Italia. Tina Anselmi è un po’ vecchia ma è una grande. Ho molti nomi, Fausta Garavini, Samanta Cristoforetti, Laura Boella, Elisabetta Sgarbi, Renata Colonni, Dacia Maraini, Ginevra Bompiani… Renzi non ne userà nemmeno uno.

Infine, commentando una frase contenuta nel suo libro (“Quando Berlusconi invitò i Duran Duran a Villa Certosa, ho capito che si era perduta l’età dell’innocenza”), Morgan lancia un’idea irrazionalmente affascinante per il suo eventuale sostituto a X Factor:

Berlusconi che invita i Duran Duran a Villa Certosa dimostra che se ne intende assai di musica. La bella musica, però, se la fa suonare a casa sua e poi trasmette altre cose ad altri. Il concerto dei Duran Duran a Villa Certosa non l’ha mandato in diretta. Dal punto di vista politico, è stata un’operazione discutibile ma musicalmente geniale e, infatti, Berlusconi dovrebbe andare a X Factor.

Peccato che a ritornarci, però, sarà Morgan.

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