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C’è posta per te puntata 8 marzo 2014: Emma Marrone e Raoul Bova ospiti, tutte le storie

L’ottava puntata di C’è posta per te in onda sabato 8 marzo 2014: Raoul Bova ed Emma Marrone ospiti

pubblicato 9 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:13

Termina poco dopo 00.30 l’ottava puntata di C’è posta per te che ha visto alcune storie concludersi positivamente mentre, in un paio di casi, chi ha ricevuto la busta ha preferito chiudere e non concedere il perdono. Ospiti della serata sono stati Raoul Bova ed Emma Marrone che ha anche presentato il suo nuovo singolo “Trattengo il fiato”

Qui sotto la puntata minuto per minuto

C’è posta per te 8 marzo 2014, liveblogging

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00.28. Giusy ammette che il padre poteva sapere che, una volta tornata, non era innamorata di lui. I figli, però, ai tempi sembrava che il matrimonio si fosse sistemato. Antonella:” Anche le madri sbagliano…” Busta chiusa, però accetta il peluche che aveva comprato per il nipotino. La donna promette però di continuarci sempre e comunque. Pubblicità e si torna con Ether e Saki che entrano in studio gustandosi i biscottini. E Saki si concede anche per un giro tra il pubblico.

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00.24. Giusy: “Non ha saputo fare la mamma, come potrebbe essere in grado di fare la nonna?” Maria le spiega che a volte si può anche sbagliare facendo la madre…

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00.20. Giusy: “Non mi manchi perché non sei mai stata presenta nella mia vita. Una mamma si prende cura dei suoi figli, non come te”. Antonella: “Sono scappata dal matrimonio, non da voi!”. La figlia continua a rinfacciarle di essere scappata ma la madre parla di un coraggio che le è mancato.

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00.13. Quando è nata la nipotina, Chiara, è rimasta sotto l’ospedale per poterla vedere ma non le è stato permesso di salire. “Fai almeno in modo che il nostro rapporto si avvicini, apri questa busta, ti prego”. Giusy è arrabbiata e quando lei è tornata la prima volta si era abituata ad essere la figlia di genitori separati e quando è tornata (per poi scappare) è stata una doppia delusione. Se le risponde è per farle capire quanto è stata delusa dal suo comportamento. Giusy: “Sono mamma da poco ma so cosa vuol dire essere madre”.

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00.09. Giusy e Antonino hanno accettato l’invito. Antonella: “Giusy amore mio perdonami e sono scappata da voi. Volevo dirti la verità ma non ho avuto il coraggio, sono scappata da tuo padre, un uomo meraviglioso, ma non sono riuscita a trovare i sentimenti veri per essere una brava moglie. Per questo forse non sono riuscita ad essere una brava mamma. Lo so, ho sbagliato e me ne sto rendendo conto. Vi penso dal mattino alla sera, ho bisogno di voi, mi mancate! Antonino, se tu ti ricordi sono venuto anche al posto di lavoro a chiederti aiuto. Ho bisogno del loro perdono”.

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00.00 Antonella ha due figli che non le vogliono più parlare. La prima figlia le risponde solo ogni tanto via sms “Meglio una mamma morta che avere una madre poco di buono”. Il 5 aprile 2012 sono scappata di casa per vivere con il suo attuale compagno. Ha conosciuto il marito quando era giovane e dopo qualche tempo non era più innamorata del marito (“Lo vedevo come un fratello e niente di più, posso dire solo bene, era un bravo padre e un bravo marito”). Decide di separarsi ed è andata a vivere da sola. E’ rimasta separata per cinque anni, vivendo da sola. Li vedeva spesso, c’erano rapporti assolutamente civili. Ha cercato di rifarsi una vita, ha avuto tre storie ma sono andate male. Anche lui ne ha avute ma sono andate male perché era ancora innamorato di lei. Nel 2009, senza lavoro e con un affitto da pagare, il marito inizia a chiederle di tornare con lui e con i figli “(Forse non sono destinata a trovare una persona che mi ami”). Lei ha accettato nonostante non abbia trovato l’amore per l’uomo. Dopo due anni, a dicembre 2011, conosce via Internet un signore che viveva a Milano (lei era in Sicilia). Inizia a scrivergli, si sentono di nascosto. Il signore si trasferisce a 150 km da dove viveva lei. Inventa una scusa e passa tre weekend con lui. Una mattina la figlia la trova davanti al pc e scopre tutto. Chiede chi sia, si fa raccontare la verità. Le intima di non vederlo più ma lei, tre giorni dopo, scappa di casa. Dal giorno dopo prova a sentire i figli ma lei non rispondono da due anni ai messaggi e alle telefonate.

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23.51. Maria cerca di dare degli indizi perché Lia riconosca il suo antico spasimante. Ok, torna parlare della casa completa di tutto. C’è un giardino nel quale ci sono profumi di limoni. Edmondo: “Quello che vorrei sentire è il profumo della tua pelle”. La signora è in studio ed è stata accompagnata dall’amico. Si rivela, è Edmondo. E lei:” Il sardo?”. Ok si sono riconosciuti. Lei accetta di vederlo ma come sottolinea Maria “Volli fortissimamente volli…no!”. Si incontrano nuovamente come amici. Lia:” Grazie per avermi ricordato per tutti questi anni, è davvero commovente”. Vero, bello sapere che dopo decenni qualcuno pensa ancora a te e non ti ha dimenticato.

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23.44. Pensava fosse un’amica del passatto. E invece è un signore. Può parlare: “Il mio motto è sempre stato ‘Volli sempre volli, fortissimamente volli’.” Lia: “La vita è tutta una sorpresa!”. Inizia un resoconto su Alfieri e lascia un po’ sorpresi tutti. Ah, era per dimostrare la sua tenacia. E’ lì per presentare la sua lealtà. L’aria della signora è meravigliosa: “Io a dire la verità sarei occupata!”. E’ rimasta vedova ma ha trovato un compagno da tredici anni. Edmondo le offre già la casa completa di tutti gli accessori (sta sempre parlando della casa, vero?). C’è solo un piccolo problema: non ha capito lui chi sia.

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23.44 Arriva Lia, una bella signora elegantissima.

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23.38 Lui ama lei, lei ama lui. L’ha lasciata ma si è pentito. Ci ha messo un po’ a capirlo perché sono passati 59 anni. Arriva Edmondo. Siamo in un paesino della Sardegna, nel 1953. Incontra Lia, lei aveva 14 anni. Dopo due anni, torna e la rivede: bellissima e simpaticissima. Lei stessa gli dice: “Sono tornata perché sono innamorata di te”. L’amore è corrisposto ma poi lei deve ripartire per Treviso. Poi lui prima di sposarsi, cerca Lia ma non la riesce a incontrare per tutti gli anni a seguire. Si sposa, poi la moglie muore e lui cerca ancora il suo primo amore inutilmente. Convive con un’altra donna ma ha ancora in mente la donna. Posta consegnata.

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23.27 I figli parlano dell’amore verso la madre. Tolgono la busta mentre Emma presenta il nuovo singolo, Trattengo il fiato.

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23.24. Le ha preparato un kit per i suoi prossimi concerti: la tazza del buongiorno, il cuscino della buonanotte, il cappellino per il sole, il portafoglio (con carta prepagata), il disco autografato e una bottiglia di champagne per festeggiare il nuovo arrivo di Emmina, un cucciolotto di due mesi per lei.

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23.20. Arriva Emma e la abbraccia con entusiasmo. Ma che tenerezza questa donna. “La mia Emma!”.

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23.13. Campeggia la scritta al neon “Grazie mamma”. Vengono ripercorsi i momenti più belli della famiglia con l’appoggio della madre: “Con me, Anna Maria, sei la nonna del cuore. Guai se cambi casa. Ora che siamo genitori possiamo capire quanto sia stata dura per te e papà”. Anche la storia del cagnolino Rudy, legatissimo alla donna. Che carina, lei bacia la foto… Vabbè sono commosso. E anche Emma. Il cane non c’è più, adesso. “Grazie perché esisti e grazie perché resisti. Grazie perché regali ai tuoi nipoti gli zainetti per la scuola e canti mentre cucini”

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23.05 “Sono momenti duri ma tutti insieme ce la possiamo fare. Non ti devi preoccupare per noi. Quando staremo meglio io e la Cinzia (la compagna) ti regaleremo un altro nipotino”. L’altra figlia:” Siamo qui per dirti che la vita è bella e che anche per gente umile come noi le sorprese accadono” Maria si siede e legge la lettera. “Per chiamarsi mamma bisogna chiamarsi Maria Rosa all’anagrafe…” è l’incipit. Da piccoli mangiavano pane e fichi d’india raccolti dall’albero. Quando il padre ha perso il lavoro, le cose sono diventate difficili. Il padre poi se ne è andato a Prato per lavorare e per cambiare la situazione critica: “Piano piano le cose sono migliorate, siamo una tribù e abbiamo il privilegio del tuo infinito amore (…) Se siamo tutti uniti è perché tu e papà ci avete insegnato tutto questo. Sei tu che ci hai insegnato che parola umile non è sinonimo di vergogna”

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23.02. Si sono poi trasferiti in Toscana in una casa a due stanze. Piano piano, ognuno di loro ha poi trovato la propria strada. E’ emozionata quando entra in studio. Apre la busta ed ecco un filmato con i nipotini che la salutano: “Noi siamo piccolie stasera non possiamo essere alla tua festa, non ti cambieremmo con nessun’altra al mondo”. Ed ecco i quattro figli dall’altro lato della busta. Iniziano le lacrime.

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22.55 “Questa è la storia di un regalo”. Ecco la clip di presentazione di Emma Marrone. Entra in studio. Ecco entrare Salvo Annamaria Simona e Mario. Sono i figli di Maria Rosa che ha 51 anni. Si comporta come fosse una ragazzina di 12 anni per Emma, racconta la De Filippi. La loro madre canta “Amami” alla nipotina e all’edicola sotto casa compra qualsiasi giornale in cui compare. E’ andata anche a un suo concerto a Firenze. Se fa così è perché non ha mai avuto un’adolescenza semplice. A 14 anni è rimasta incinta del primo figlio, a 19 era mamma di quattro figli. Non ha mai giocato molto, ai tempi vivevano in Sicilia, non si è mai goduta niente di quell’età. “Vogliamo venire per far conoscere molte cose importanti di mamma oltre a farle conoscere Emma”. Se in questo periodo vanno avanti è grazie alla madre. Uno di loro è in cassa integrazione, uno ha aperto un bar facendo un po’ fatica. Non si lamentano mai, però, perché la madre gli ha sempre insegnato ad andare avanti. “La nostra mamma ci ha insegnato cosa vuol dire venire da una famiglia umile e che non è motivo di vergogna”.

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22.42. Maria cerca di convincerlo ad ascoltarla. Angelica lo invita ad ascoltarla. Francesco: “Preferirei non farla parlare… Ci ho provato una volta, è stata una delusione”. Non sente niente per la figlia, nemmeno odio ma nemmeno amicizia (parola sue). Dice che quindici anni fa le è andato incontro. Maria: “Non sente amicizia… vuoi proprio parlare?” Nilde scuote la testa, in lacrime. Lui è totalmente indifferente. La donna non parla e i due se ne vanno. Maria: “So che è difficile capirlo ma cerchi in tuo padre una persona che non c’è. Pensiamo necessariamente che il padre e la madre ci vogliano sempre bene ma non è così”. Nilde però confessa di volergli comunque bene. “Non colpevolizzarti su una cosa che non c’è e che non è colpa tua. Avevi un anno quando se ne è andato. Hai un marito e dei figli…”

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22.40 Francesco e Angelica hanno accettato l’invito. Lui: “Che ti avevo detto?” Addirittura preferirebbe non sentirla parlare. Francesco:” Che cosa ti ha raccontato? Perché i fatti sono diversi”. Durissime le parole dell’uomo: “Una volta era mia figlia…”

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22.32 Si torna dopo la pubblicità con la storia di Ilde. E’ qui per suo padre che non la vuole né vedere nè sentire. Abitano vicini, lei ha fatto tanti tentativi ma tutti inutili. Lei si è presentata a casa ma non l’ha voluta vedere. Il padre è convinto che lo cerchi solamente per i soldi ma la donna è disposta a scrivere anche un foglio in cui spiega che non vuole il suo denaro (e prende 500 euro di pensione). L’uomo se ne andava quando aveva solamente un anno e non ha mai passato soldi alla famiglia, costringendoli ad una vita difficile. Lei cresce con l’assenza della figura paterna e quando ha 18 anni, di nascosto, lo va a cercare. Gli tira la giacca: “Lei è il signor Francesco? Io sono Nilde e sono sua figlia”. Il padre la abbraccia, è gentile. Quando torna a casa lo dice alla madre e lei piange, si sente tradita. Nilde si è sentita in colpa nel vedere sua madre stare male per sua responsabilità e decide di soffocare l’amore per il padre e non lo sente più. Quanto sta per sposarsi, però, chiede al padre di accompagnarla all’altare. Lui accetta, la madre non parteciperà alle nozze, insieme ad alcuni fratelli. Lui le regala 500 mila lire (ai tempi) e delle lenzuola come correndo. Quando nasce il figlio fa un regalo anche al piccolo. Viveva in Calabra con il marito e inizia a soffrire di anoressia e chiede aiuto al padre. L’uomo si era rifatto una vita con una compagna e il padre non la accoglie. La madre la accoglie, lei torna col marito, hanno quattro figli. Ha cercato nuovamente di riavvicinarsi al padre ma lui si nega. Posta consegnata al padre e alla zia.

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22.27. Maria: “E quanto NON ami l’altra, no?”. Applausi. Per un secondo gli fa credere di sentire un altro uomo. Lui sbianca ma è uno scherzo. Toglie la busta e si abbracciano. Pace fatte. Io incrocio le dita…

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22.20. Domenico spiega di sentire troppo la sua assenza e di prendere anche delle gocce per dormire. Lei lo ha coccolato per vent’anni e lui sembra come un bambino che chiede alla mamma. Maria: “Non sei abituato a sentirti dire di no…” Lei chiede cosa gli stia promettendo: “Sarò sempre presente davanti a te, tutti i giorni”. Ammette di non meritarsi di tornare a casa ma “Non ti deluderò mai più, né a te né alle nostre figlie…Sai quanto amo lei e le figlie”.

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22.14 “Voglio alleviare tutti i dolori che ti ho provocato”. Domenico dice di voler solo la sua famiglia, il lavoro, la moglie e le figlie. Melina ammette di non immaginarsi una vita senza di lui ma ha ancora paura di soffrire. “Te le farò passare io tutte le paure, non sarei mai venuto da Maria”. Chiede comunque alla moglie di andare anche a lavorare con lui in azienda. Melina:” Sei arrivata al punto di perdermi per arrivare a capire questo?”. Maria: “Non ti ha perso però…” Le fa presente che la sicurezza è impossibile averla. Melina chiede tempo e dimostrazione con i fatti ma lui chiede di tornare a casa da subito (“Ho bisogno di te subito”). La moglie ha paura e teme che non sappia stare solo e che quindi possa ricascarci. Effettivamente il discorso di lei ha senso. “Hai modo di dimostrarlo anche da lontano”. Lui ricomincia chiedendo di tornare a casa subito. Ancora…

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22.05. Maria riassume la storia ma Melina dice di non credergli più “Ha sempre tradito la mia fiducia ogni volta. Sei convintissimo ma io voglio delle certezze. Parole ne ha dette tante, bugie tante…”. La ragazza si è fatta sentire ma lui gli ha risposto dicendole di sentire il suo legale. Melina le chiede cosa provava per questa donna “Un’infatuazione…”. Cosa prova? “Sono indifferente anche se mi dice vigliacco…”. Melina ammette di aver dato troppo retta a lui e di non essersi voluta bene. Domenico sta rallentando l’iter burocratico della separazione per non perderla. “Le figlie vogliono vedermi sorridere. Io ho un legame forte, gli voglio bene ma l’amore he c’era prima si è un po’ spento, ci sono le ferite che coprono tutto l’amore che c’era”

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22.00 Melina arriva in studio e la busta si apre con la canzone di Whitney Houston, I Will Always Love You mentre scorrono fotografie della coppia. Non riesco a capire quanto lei sia commossa e colpita. Può parlare: “Melina, perdonami per tutto il male che ti ho fatto. Ero ossessionato da lei, ora ti posso dire che non la sento da diversi e diversi giorni. E anche se mi arriva quanto sms non mi fa più di tanto. Non la vedo e non la sento, sono convintissimo. Voglio dimostrarti che voglio fare una vita solo insieme a te. Mi manca il tuo profumo, la tua presenza, dormire insieme, vivere insieme, tutti i momenti. Di te mi manca tutto. Ho cercato di dirtelo in diversi modi ma non mi credi più. Dopo 22 anni di matrimonio, ti amo sempre di più. Ti prego amore mio, perdonami”:

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21.50 La storia di un matrimonio interrotto. Ecco Domenico. Lui viene lasciato dopo 22 anni di matrimonio perché scopre che lui aveva ancora rapporti con la sua ex segretaria. Lei era stata la sua amante per sette anni. Lui conosce la moglie quando era un ragazzino, fidanzamento di dieci anni, nozze e due figli. Tutto felice fino al 2006 quando assume questa bella ragazza con 15 anni meno di lui. La moglie è contraria e non vuole. Lui comunque le chiede di fidarsi e decide di assumerla. Durante le ore in ufficio, però piano piano, a novembre di quell’anno, inizia la storia. La storia viene tenuta nascosta ma a giugno 2007 lei ha un incidente stradale e chiama lui al cellulare. La moglie, a quel punto, capisce perché è troppo preoccupato. La moglie, a quel punto, mette un registratore in macchina. Lo affronta, lui nega, vuole parlare con la donna ma entrambi negano. Chiede il licenziamento della giovane e lui accetta. Affitta un appartamento che lui le aiuta a pagare. La moglie compra un registratore ultra piatto e lo infila nel cappotto dell’uomo. Capisce così che l’uomo ha una storia. A quel punto, confessa tutto e la moglie lo perdona. Domenico dice alla ragazza che è in via di separazione così mantiene la doppia vita. La coniuge capisce ancora della sua storia, sospettosa dei viaggi e delle telefonate. Si presenta in ufficio e scopre il secondo cellulare e scopre così quello che aveva raccontato alla giovane (ovvero che si stavano lasciando, secondo quanto raccontato). Lascia il marito ma Domenico continua a voler tornare con moglie. Ed ecco una guerra di sms via foto, a dimostrarsi gli impegni dell’uomo per entrambe. Domenico torna dalla compagna che lo perdona ma la moglie, ancora una volta, lo scopre insieme all’amante. Riprovano ancora una volta a stare insieme (“Ho capito che amo te e non lei”). Chiama l’ex amante davanti alla moglie, lasciandola. Questa ragazza, dopo poco inizia a mandargli sms (anche per l’affitto). Lui si sente protettivo verso di lei (“Perché le ho rovinato la vita e l’ho tenuta in ballo per sette anni”). L’altra donna, a quel punto, avverte la compagna di Domenico che lo lascia definitivamente due mesi fa. Peggio di Beautiful, lo so…

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21.45. Lui le infila l’anello al dito e si baciano mentre Raoul Bova lascia lo studio. Pubblicità.

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21.42. Raoul regala un anello a Ivan, quello che lui non si poteva permettere:” Amore mio ti amo come la prima volta che ti ho incontrata, anzi, ogni giorno di più (…) Questa sera ti voglio regalare un anello, quello che non ho potuto mai dare. Sei bellissima e te lo meriti”. Lei toglie la busta e si abbracciano sotto le note di “Heal the world” di Michael Jackson.

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21.38. “Adesso ti devo leggere una promessa che lui ti deve fare. Prometto che ti aiuterà a preparare il latte di notte senza bruciarlo. Ti prometto che prima di addormentarmi ti farò posare la testa sul mio petto e ti accarezzerò i capelli. Infine ti prometto che amerò solo te fino alla fine dei miei giorni e che presto tornerai ad essere fiera di me, come marito e come padre”. Sotto al cavolo c’è un pacchetto con “un tesoro” e lei scoppia a piangere, emozionata, abbracciando l’attore.

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21.35. Ed ecco la pergamena di Ivan portata da Raoul Bova. Lei si alza in piedi in lacrime, incredula mentre l’attore si avvicina e si abbracciano. Si dichiara commosso per l’amore che i due hanno dimostrato: “Ci sono tante strade che si possono seguire nella risoluzione dei problemi, con persone che hanno coraggio di affrontare le situazioni difficili e altri che scelgono strade ‘più facili’. Il fatto di rimanere onesto ti fa un grande Ivan, complimenti”. Applauso da parte del pubblico.

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21.32. “Ti avevo promesso una vita diversa per noi cinque. Per due volte, te l’ho fatto credere ma puntualmente, per due volte, abbiamo fatto i pacchi e siamo tornati dai nostri genitori. Sogno per noi 40 metri, le tende colorate e un divano piccolo sul quale stare abbracciati. Viviamo dai miei genitori, gli abbiamo invaso casa ed è grazie a mia madre se abbiamo cibo da mettere sotto i denti. Ti prego di perdonarmi Giusy ce la metterò tutta per noi due, mattone dopo mattone alzerò i muri per costruire la nostra casa.

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21.23 Giusy è commossa mentre il marito ammette di sognare un futuro migliore per loro due. Entrano in studio un gruppo di bambini che intona Imagine ballando in cerchio intorno a lei. Maria si siede accanto alla ragazza e legge la lettera che Ivan ha scritto. “Ti chiedo scusa se non ti coccolo come facevo prima, quello che mi manca è la fiducia che per gente come noi le cose possono cambiare (…) Ho paura di perdere il mio orgoglio, giura che non passerà mai il tuo amore perché senza di te potrei morire. Mi ricordo il giorno in cui sono nate le gemelline, mi hai preso le mani e mi hai detto “Se non ce la potessi fare, pensa tu a Samuel… E ho pregato Gesù di prendersi anche me se non ce l’avessi fatta a superare il parto delle due gemelle. Sento di aver fallito ancora prima di cominciare. Siamo in cinque, sangue dello stesso sangue, lacrime delle stesse lacrime”

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21.20. Consegna della posta per Giusy. Ha accettato l’invito ed entra in studio mentre l’attore si sistema tra il pubblico. Si apre la busta ed ecco due bambina con una cassetta di verdure, con tre cavoli. E lei si commuove nel vedere dall’altra parte della busta Ivan, il marito.

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21.14. Il protagonista di questa storia è giovane ed è sposato. Vuole fare una sorpresa alla moglie e vuole chiedere scusa alla moglie per non essere in grado di darle un matrimonio da sogno. Vivono nella casa dei genitori, in una stanza, insieme ai loro tre figli. “Non sono un bravo papà per Samuel, mio figlio maggiore di 4 anni, si è innamorato di una bicicletta blu e non riesce a prenderla per mancanza di soldi”. Fa fatica a trovare venti euro al giorno per le vitamina per le gemelline. “Quindici giorni fa mi sono licenziato dal lavoro perché negli due mesi non mi hanno più pagato. Il datore di lavoro non poteva più pagare. Siccome dovevo fare delle spese, gli ho chiesto di darmi qualcosa per comprare delle medicine ma il mio datore di lavoro mi ha detto che i soldi non li ha”.

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21.10 “Questa è la storia di un regalo…” Inizia così l’ottava puntata di C’è posta per te. E sotto le note di Unconditionally di Katy Perry, ecco il video di presentazione per Raoul Bova.

Ottavo appuntamento della nuova edizione di C’è Posta per te condotta da Maria De Filippi e in onda questa sera, 8 marzo 2014, su Canale 5 a partire dalle 21.10 circa.

Come ogni settimana, la conduttrice racconterà alcune storie con i protagonisti in studio, impegnati a chiedere scusa a una persona che hanno ferito o che non vedono da molto tempo per qualche avversità della vita. La persona che ha ricevuto l’invito, scopriranno chi hanno di fronte e potranno decidere di far parlare chi li ha chiamati in trasmissione e successivamente pensare se chiudere la busta (e quindi negare il perdono o una sorta di riavvicinamento) oppure se aprirla e quindi poter riabbracciare chi si trova dall’altro lato.

Non ci sono solo storie di perdono ma anche regali, sorpresa che si vogliono fare ad una persona alla quale si tiene particolarmente. E in questi casi, spesso,a coronare il momento speciale, ci sono personaggi celebri amatissimi dal grande pubblico e soprattutto dalla persona che si vuole stupire.

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Nella puntata di questa sera, ci saranno l’attore di cinema e tv Raoul Bova e la cantante Emma Marrone, ex concorrente (e coach) di Amici di Maria De Filippi.

Noi vi diamo appuntamento alle 21,10 circa per il consueto liveblogging e per scoprire se tutti decideranno di superare l’astio o se qualcuno chiuderà la busta e un eventuale rapporto. Vi aspettiamo!

C'è posta per teMaria De Filippi