Home Notizie Chi è Silvia Trevaini, la giornalista Mediaset a cui Berlusconi ha regalato una casa

Chi è Silvia Trevaini, la giornalista Mediaset a cui Berlusconi ha regalato una casa

Silvia Trevaini è una giornalista di Mediaset chiamata a testimoniare nel corso del processo Ruby: in passato Berlusconi le ha regalato 440mila euro.

14 Luglio 2012 14:07

Tra le ragazze chiamate a testimoniare in occasione del processo Ruby, ieri è stato il turno della giornalista Mediaset Silvia Trevaini. La ragazza ha spiegato che Silvio Berlusconi in passato l’ha aiutata a comprare due case: in particolare, dopo averne acquistata una nel 2006, l’ex premier nel 2009 le ha dato 440mila euro per acquistarne un’altra.

Il pubblico ministero Antonio Sangermano ha domandato alla Trevaini il motivo per cui avesse ricevuto quei soldi: “Credo sia stato un gesto affettuoso – è stata la risposta – ne abbiamo parlato e l’ho ringraziato”. A proposito del rapporto che c’era tra lei e Berlusconi, la giornalista ha spiegato che si trattava di un rapporto “non intimo ma affettuoso”, mentre, a un cronista che fuori dall’aula le ha chiesto se il suo ingresso in Mediaset fosse dovuto alla conoscenza con Berlusconi, ha risposto “Mi hanno preso per il mio curriculum”. Vediamolo, dunque, questo curriculum.

Milanese, non ancora trentenne, la Trevaini, dopo aver partecipato alle finali regionali di Miss Muretto nel 2005, è entrata in Mediaset a gennaio del 2006, come praticante a Studio Aperto. Nel suo curriculum, però, oltre all’iscrizione all’università Liuc di Castellanza si contano anche apparizioni come cubista e come ragazza immagine, e diverse comparsate a Vivere meglio, il programma condotto su Retequattro da Fabrizio Trecca in cui Silvia faceva la “vitamina” (cioè una di quelle ragazze che mettevano il proprio corpo a disposizione per le dimostrazioni pratiche).


Candidata non eletta alle elezioni Europee del 2009, nel 2010 la Trevaini era indicata come una delle papabili di Papi, per entrare a far parte del listino bloccato della Lombardia per le elezioni regionali; le polemiche sui media che nacquero intorno alla vicenda, tuttavia, indussero Berlusconi a sfoltire la rosa delle papi girls nelle liste: il nome della Trevaini venne depennato.

Silvia Trevaini, inoltre, era una delle trenta ragazze che avevano preso parte al famoso stage (o seminario politico che dir si voglia) di via dell’Umiltà: quello che aveva dato la stura al “ciarpame senza pudore” della lettera di Veronica Lario.