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Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013, tutte le interviste (video)

Una serata tra Bonolis e gli scavi archeologici in Siria, tra Albanese e la filosofia contemporanea, tra Jannacci e l’animazione artistica.

pubblicato 1 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:14

 

Che Tempo che Fa, puntata del 1 dicembre 2013

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Una prima puntata di dicembre come sempre interessante e a rendere la serata a suo modo particolare ci pensa il filosofo Slavoj Žižek con la sua epistemologia escrementizia che mira a spiegare le differenze culturali e politiche tra potenze europee (e vi consigliamo di vedere il video, in basso). E’ lui a segnare, inevitabilmente, gli interventi successivi, da quello di Luciana Littizzetto, che ha potuto sventolare un precedente che Fazio pagherà caro per le prossime settimane, a quello di Paolo Bonolis. Un incontro quest’ultimo ‘giocato’ sull’equivoco e sulla battuta, anche se con un leggero sentore di tensione che ha pervaso anche il più ‘innocente’ scambio.

Rai, Sanremo, tv gli argomenti discussi con Bonolis, che non conferma né smentisce un passaggio a Rai 1, che ‘immagina’ Sanremo 2015 ancora nelle mani di Fazio (forse), prima di passare a un bell’omaggio a Enzo Jannacci col figlio Paolo, J-Ax e Paolo Rossi che cantano e interpretano brani dall’ultimo cd registrato da Jannacci.

In chiusura un consiglio per gli acquisti ‘cinematografici’: Fazio invita tutti a trovare nelle poche sale in cui è uscito dopo Cannes il film d’animazione “L’arte della felicità” di Alessandro Rak. L’hanno ben recensito Roberto Saviano e Concita De Gregorio: spero che questo non vi demoralizzi.

Appuntamento con Che Tempo Che Fa sabato prossimo e domenica con l’extended version da prima serata.

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013, live su TvBlog

22.41 “Un ringraziamento speciale ad Antonio Albanese, Luciana Littizzetto, Paolo Jannacci e J-Ax” dice Fazio. E a Bonolis no?


22.36 Si chiude segnalando il film d’animazione “L’arte della felicità” di Alessandro Rak, presentato a Cannes in giro solo in una trentina di copie. Evitiamo di ripetere chi l’ha ben recensito, perché potrebbe nuocergli. Mentre Fazio lo consiglia caldamente. E la puntata finisce qui.

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013, Antonio Albanese

22.27 Giusto due chiacchiere per ricordare che Albanese sta per riprendere la sua tournée teatrale e per un aneddoto su un ‘Pavarotti e Friends’, in cui doveva fare un pezzo con Epifanio, tra Zucchero ed Elton John. Un bodyguard gli si avvicina e gli fa ‘Why?’. A Epifanio! Meraviglia! Se avesse voluto farlo apposta, non ci sarebbe mai potuto arrivare. Pubblicità.


22.18 Dalla Milano cantata da Jannacci alla Milano raccontata da Antonio Albanese, che parte dall’Expo 2015 per raccontare una città che ormai vive di sushi. “E’ la prima città al mondo per importazione di ‘rotolini di alga’”. La nuova fase di Milano? L’Expo. Dal tema semplice e modesto: Nutrire il pianeta.

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013, Enzo Jannacci ricordato dal figlio Paolo e J-Ax


22.14 Il finale non poteva che essere su “Vengo anch’io” con Paolo Jannacci, Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Paolo Rossi e J-Ax.

22.11 E c’è anche Paolo Rossi a interpretare Jannacci, a dare una rappresentazione de “L’Artista”.


22.06 E sulla voce di Jannacci che canta ‘Tassì’, Fazio, Littizzetto e Paolo metton su una sorta di video. Molto carino


22.01 Si torna in studio per cantare un inedito di Jannacci, scritto con J-Ax. Apre proprio la voce di Enzo e il testimone passa poi al rapper e al figlio.


21.53 Entra in scena Paolo Jannacci, venuto a presentare l’ultimo cd del padre Enzo, “L’Artista”, che contiene l’inedito “Desolato”, accompagnato da un video al quale hanno partecipato molti colleghi che hanno accettato di mostrare il volto, senza metterci ‘la voce’.

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013, Luciana Littizzetto

21.51 E ancora l’onorevole Bocchino, che per primo ha depositato il marchio del Nuovo Centrodestra un po’ di tempo fa. E lui l’ha ceduto ad Alfano ‘gratis’. “Merita il ‘Bocchino d’oro”. E si chiude così il suo intervento.

21.47 Come chiamare la nuova imposta? Luciana suggerisce Icu “ovvero in cul#…”.

21.42 Infine a quel che farà Berlusconi: magari può prenderlo Papa Francesco a fare un po’ di servizio civile.

21.40 Poi si parla dei Beckham.

21.33 Porta un regalo di compleanno a Fazio (un cappellino di lana fatto dalla mamma di Luciana) e parla, ovviamente, di cacca. “Su Focus c’era un servizio su chi la fa più grande…”.


21.24 Ma arriva la Littizzetto: “Io sono una filosofa da anni! L’ho sempre detto! E mai che ti fossi alzato con lui che parlava di cacca e vagina”.

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013, Fazio intervista Bonolis

21.21 Si chiude con difficoltà, così come si era iniziato. “Abbiamo parlato di niente, quindi pensavo si potesse continuare così”. Ma si chiude proprio con il gioco finale sul quale imbroglia, però. Non sempre dà la risposta sbagliata, insomma mescola risposte giuste e sbagliate (e Fazio non lo ‘corregge’). Quando gli chiede “Dove lavorerai l’anno prossimo? Rai 1 o Canale 5?” lui risponde Canale 5. Allora lavorerà per Rai 1? “Chi condurrà Sanremo 2015? Paolo o Fabio?” e Bonolis risponde “Paolo!”, intendendo però che Fazio ne ha ancora molti da fare e che non può fermarsi ora. Beh, se voleva confondere le acque ci è riuscito. E a questo punto il dubbio che Bonolis condurrà Sanremo 2015 potrebbe anche essere legittimo.


21.20 Bonolis e le telefonate. E si torna al caso della telefonata del Senato che non ha capito una mazza del gioco finale di Avanti un altro. “Essendo un gioco semplice, al Senato non l’hanno capito”.

21.18 Si ricorda l’incontro di Bonolis e Sordi.

21.17 “Io parlo tanto perché non ho niente da dire” dice Bonolis che nel 2010 è entrato nel Guinness dei primati per aver pronunciato 332 parole al minuto sulle 250 parole richieste.

21.14 “Torni in Rai?”, “A me avevano detto che venivi tu a Mediaset! Ti manca solo quella, eh. Sei andato anche a La7, sei andato a becca’…” dice Bonolis, evidentemente riferendosi al cachet”. Comunque non risponde. “Mah, chissà, sono tanti i sentieri della vita..”

21.12 Cos’è per lui il ‘popolare’? “Portare i tuoi argomenti al maggior numero di persone possibili”. E per spiegarlo imita Zizek, il filosofo, nella gestualità e nell’esempio: “In Italia, ad esempio, il prodotto della defecazione per problemi strutturali esonda”.

21.12 Cosa può essere di nuovo in tv? “I tempi. La prima serata non può durare tre ore. Negli altri Paesi dura un’ora. Ma ci sarà sempre una televisione nuova finché ci sarà chi scrive cose che gli appartengono”.

21.11 Tecnologia e nuove generazioni: Internet ti toglie due pilastri fondamentali, lo spazio e il tempo. E quando torni nella realtà si vive in un profondo disagio”. Non ha torto. Se non fosse che in realtà a inaugurare il filone è stata proprio la tv.

21.07 Quale frammento per te è ‘la televisione’? “Sono quei momenti in cui si fa qualcosa che gli appartiene. Alcuni bei Sanremo che ho potuto vedere sono quelli che hai fatto te perché ti corrispondono…”

21.06 Si gioca con l’età… Bonolis ne ha 53, Fazio ne ha 49. E si parla di brizzolature…

21.05 Primo ricordo tv: “Il segno del comando”, la prima cosa che i miei ni fecero vedere dopo Carosello.

21.04 Ha cominciato accompagnando un amico che faceva teatro a un provino, mentre lui studiava scienze politiche. Un classico.

21.03 Hai mai pensato a lasciare la tv? “Sì, più volte ho interrotto cercando di vivere, ma poi i figli aumentavano in maniera esponenziale”.

21.04 32 anni di tv. La prima volta in Rai nel 1981 con 1,2,3 Contatto Game.

21.03 Perché odi Dora l’esploratrice? “Non odio lei, la cartonata, è il flusso continuo! Anche Violetta è tanto carina, ma se qualcuna di queste ci lasciasse…”. In effetti tutto quello che sanno i bambini gliel’ha insegnato Dora.

21.01 Inter-Sampdoria è finita 1-1. “Il pareggio ci aiuta ad avere una conversazione piacevole”…

20.59 Un romano a Milano. E si inizia parlando del tempo. E del calcio. Difficile rompere il ghiaccio.

21.57 E dopo la pubblicità, Paolo Bonolis.

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013: Slavoj Žižek, filosofo

20.53 Il tempo è finito, ma come si fa ad arginarlo? “I miei amici francesi mi chiamano Fidel perché parlo tanto come lui”. E ovviamente di fronte alla fine del blocco, Žižek non può che lanciare la sua idea: “Ma continuiamo! Facciamo una rivoluzione anche noi. Continuiamo. Occupiamo lo studio!”. Beh, cosa ti aspettavi dicesse. E sarebbe bellissimo… Ma c’è la pubblicità.

20.50 Non c’è più il piacere ‘diretto’ e a quanto pare non c’è più neanche la politica. E lui, che ha tenuto una corrispondenza con la leader delle Pussy Riot, di questa storia pensa che il regime autoritario di Putin rientri perfettamente nell’ordine capitalistico e politico occidentale. “Le Pussy Riot non sono clown, sono eroine etiche per me”.

20.48 E siamo al godimento di plastica, tra organi di plastica. Dopo sess# e org@smi in prima serata, scommetto che la Littizzetto non si farà zittire stasera.

20.46 Il diritto alla felicità ci ha portato al ‘dovere della felicità’.

20.46 “Non penso a grandi rivoluzioni ma a piccoli combattimenti. E se si combatte continuamente piano piano si cambia”.

20.45 “Cosa c’è da prendere sul serio? Beh, il comunismo! Io non sono un clown che cerca di far divertire il mio pubblico, ma sono i politici ad essere clown. Vedete chi ci governa, che vogliono essere dei tuttologi. Ho quasi nostalgia del modello dell’intellighentia marxista. La classe dirigente sta perdendo la possibilità di governare in maniera efficiente”.

20.41 Come può il fallimento essere una strategia politica? “Beh, tutto nasce da una perdita, da un fallimento; solo così si scopre l’origine delle cose. Il Cristianesimo in fondo è nato dal fallimento di Dio…”. Eh beh, in effetti…

20.40 Non bisognerebbe mettere sullo stesso piano comunismo e fascismo: se pensate fin dalle origini, da subito sono partite le posizioni diverse, da Marx a Lenin. Questa è la sua grande tragedia. Nessuno ha mai detto che Hitler ha tradito l’ideologia nazi-fascista e invece questa è una cosa che si dice in continuazione tra i comunisti”. Ma se il comunismo è un fallimento è anche vero che noi dobbiamo imparare a gestire problemi comuni.

20.37 Una delle cause perse di Žižek? Il comunismo.

20.36 La forza della sua divulgazione è tutta qui, nell’usare strumenti ‘pop’, dai film alle serie tv. “Berlusconi? E’ un’anticipazione di quello che sarà la politica in futuro”.

20.33 “Io voglio rovinare alla gente i loro piaceri innocenti. E non dimenticate che quando andate in bagno siete immersi nell’ideologia!”: il tutto perché attraverso una disamina dei wc pubblici d’Europa rispecchiano modi di pensare e di fare politica. “Ad esempio, se si defeca in un bagno francese gli escrementi scompaiono nel buco, i wc tedeschi invece lasciano vedere tutto, devono analizzare, studiare.. E non rispecchia il modo di fare politica di Francia e in Germania?”. Ecco, come spiegare massimi sistemi con aneddoti comuni.

20.32 “Un incontro fuori dal comune” dice Fazio introducendo Slavoj Žižek, autore de “In difesa delle cause perse”. E’ diventato famoso anche perché cerca di spiegare le cose più complesse facendo riflettere la gente sulle cose che sembrano banali.

20.27 Dopo la pubblicità il filosofo Slavoj Žižek. Intanto Fazio e la Lagerback non indossano il fiocco rosso della Giornata Mondiale contro l’AIDS, ma intanto sono i primi, a quanto abbia visto questo pomeriggio, a ricordarla e a parlarne, rimandando al sito della Lila. Un po’ poco, eh. Ma almeno è qualcosa…

Che Tempo che Fa, 1 dicembre 2013: Katia Gavagnin, archeologa


20.25 “Vi chiederete se vale la pena stare al cando, a 50°, al sole, per ritrovare una lista della spesa er fare il profumo di mirto? Assolutamente sì”. E termina così l’intervento di Katia Gavagnin.


20.23 E si parla anche di scrittura cuneiforme e delle più antiche tavolette iscritte ritrovate in Siria.

20.17 Diversamente dalle altre volte, Fazio divide la scena con la ricercatrice per far scorrere la narrazione delle scoperte e dei ritrovamenti in Siria. In alto un vaso da decantazione per la birra della Mesopotamia antica.


20.15 Ora lavora nel Kurdistan iracheno e in Georgia, ma lavorava in Siria, dove non può più andare dal 2010 per via della guerra.


20.13 Ricercatrice alla Ca’ Foscari ha scelto il Vicino Oriente ed è ceramologa.

21.10 Si parte. E si fa con la ricerca e la passione. Spazio e parola a Katia Gavagnin, che in fondo rappresenta tutti gli archeologi, lontani dal modello Lara Croft e Indiana Jones, ma precari, mal pagati e sfruttati. Ma poi una scoperta ripaga di tutto, o quasi.

19.55 Blob e poi via a una nuova puntata di Che Tempo che Fa (di domenica).

Nuovo appuntamento domenicale con Che Tempo Che Fa che apre il mese di dicembre con un incontro inedito e televisivamente atteso, che ovviamente seguiremo live su TvBlog. Tra gli ospiti di Fabio Fazio c’è, infatti, Paolo Bonolis, tra i ‘pochi’ a non essersi ancora accomodato sulle poltroncine bianche del programma di Fazio.

Un’intervista tra media e tv, che non dimenticherà certo l’esperienza sanremese, comune ai due conduttori: se Bonolis ha al suo attivo due edizioni, quelle del 2005 e del 2009, Fazio può contare su ben quattro edizioni – 1999, 2000, 2013 e la prossima, del 2014 – e potranno scambiarsi ‘ricordi’ e trucchetti.

La serata di Fazio, però, vede anche la partecipazione di Antonio Albanese, che torna su Rai 3 per una sera, e un ricordo di Enzo Jannacci attraverso il cd tributo “L’artista” realizzato dal figlio Paolo, in studio con Paolo Rossi e J-Ax.

Sembra quasi una riunione di vecchi amici questa puntata, che si apre però con la passione di Katia Gavagnin, ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che racconta le ultime scoperte archeologiche in Siria, e vede anche la partecipazione del filosofo Slavoj Žižek, in libreria con una nuova edizione di In difesa delle cause perse, e del regista e fumettista Alessandro Rak, autore de L’Arte della felicità, opera animata presentata all’ultimo Festival del Cinema di Venezia e ora nei cinema.

A metà puntata non manca l’intervento di Luciana Littizzetto, ma ora non ci resta che attendere le 20.10 per seguire live Che Tempo che Fa del 1° dicembre 2013.

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