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Che tempo che fa, Maradona si scusa per il gesto dell’ombrello

L’ex numero 10 del Napoli si difende: “Non era offensivo, ma solo satirico”

pubblicato 23 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 12:55

UPDATE 23 OTTOBREMaradona, attraverso un sms inviato al suo legale Angelo Pisani, torna sul caso Equitalia e sul gesto dell’ombrello fatto durante l’intervista a Che tempo che fa. L’ex Pibe de oro parla di “malinteso” e di “gesto genuinamente popolare ma senza cattiveria”:

Non è mai stata mia intenzione offendere nessuno neppure il fisco. Non sono mai fuggito e non cerco sconti a Equitalia, ma ho un legale perché voglio solo giustizia (…) Sono molto triste e dispiaciuto che qualcuno abbia pensato che io volevo colpire gli italiani. Ti giuro che voglio tanto bene a tutti gli Italiani e che mai ho pensato di offendere loro e neppure il fisco.

Che tempo che fa, il gesto dell’ombrello di Maradona a Equitalia non è piaciuto a nessuno: tutte le reazioni

Diego Armando Maradona è già tornato a Dubai, rimettendo ai polsi bracciali e orologi preziosi, ma le polemiche per l’intervista rilasciata domenica a Che tempo che fa sono più vive che mai. La questione riguarda in particolare il gesto dell’ombrello che l’ex calciatore argentino ha fatto nel corso della trasmissione condotta da un particolarmente intimorito Fabio Fazio parlando di Equitalia e dei 39 milioni di euro, di cui 33 di arretrati per gli anni 1985-1990, che vengono reclamati dal fisco.

Le reazioni al gesto sono copiose e provengono da più settori. Dal mondo della politica, per esempio. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta a Otto e mezzo ha dichiarato:

Non mi è piaciuto per niente. Chi paga le tasse va rispettato e sono gli italiani onesti, mentre in molti, come Maradona, fanno il gesto dell’ombrello.


Stefano Fassina
a Radio24 ha definito Maradona “miserabile”, provocando la più decisa replica dell’ex numero 10 del Napoli che ha accusato il viceministro dell’Economia di farsi “pubblicità, come Equitalia, usando il mio nome”.

Ed ancora Renato Brunetta, che non ha perso l’occasione per criticare Fazio, colpevole di avergli “approntato il palcoscenico, lasciando che il pubblico gli tributasse un’ovazione per quell’atto di volgare offesa che irride la legge e gli italiani onesti” (da segnalare che il capogruppo Pdl alla Camera ha peraltro scritto ieri su Il Giornale che “la macchina da guerra comunista è diventata prima la «gioiosa macchina da guerra» progressista di Occhetto, e oggi la «comica macchina da guerra», condotta dai Benigni, dai Crozza, dai Fazio, dalle Littizzetto. Una casamatta che si è posizionata come una sanguisuga nella Rai. Smontiamo la casamatta. Basta con le rendite parassitarie che ammazzano il profitto della libertà).

Tra i più cauti il ministro Gaetano Quagliarello, tifoso napoletano:

A Diego dovrei dare un cartellino giallo, non si istiga all’evasione. Ma l’ho guardato con un lieve sorriso e la benevolenza per i tanti anni di felicità che ci ha regalato.

Reazioni critiche anche da parte dei consiglieri di amministrazione della Rai, soprattutto del centrodestra. A Maria Luisa Todini non è piaciuta l’accondiscendenza del conduttore che “avrebbe dovuto commentare diversamente quel gestaccio” perché “non si risponde con l’ironia a qualcuno che sta avvilendo l’Italia onesta”. Antonio Verro ha annunciato che porterà la questione nel Cda del 31 ottobre.

A protestare sono state anche associazioni come Codacons e Aiart, ma a far più rumore sono state le reazioni dei vertici Rai. A quanto pare la presidente Anna Maria Tarantola avrebbe voluto diffondere un comunicato ufficiale per stigmatizzare quanto avvenuto a Che tempo che fa, ma il direttore generale Luigi Gubitosi sarebbe riuscito a imporre una linea più morbida. In ogni caso a Gubitosi sono state attribuite dichiarazioni nelle quali definisce “inacettabile e offensivo” quello che ha fatto Maradona.
Veniamo, infine, alla difesa. Fabio Fazio (che in quel cruciale momento ha sorriso) ha ammesso che “il gesto si poteva evitare”, ma ha detto di aver trovato “positivo che Maradona non si sia sottratto alla domanda e anzi abbia dichiarato di voler andare in fondo alla vicenda”. Il direttore di rete, Andrea Vianello, ha preso posizione con una nota ufficiale nella quale si legge:

Ci rammarichiamo di quanto accaduto e continuiamo a sperare che Maradona mantenga la sua promessa fatta in diretta e avvii un confronto rispettoso e definitivo con il Fisco del nostro Paese, secondo le regole della giustizia italiana. Tengo a precisare che tra tutte le interviste rilasciate da Maradona in questi giorni, Fazio è stato l’unico ad avergli chiesto esplicitamente se intende affrontare il contenzioso multimilionario con il fisco italiano, ottenendo peraltro risposta affermativa. La Rai ovviamente non ha speso un euro per la sua partecipazione, condizione inderogabile posta dalla nostra azienda per la sua presenza.

A proposito di compensi, Gianni Minà ha svelato che Maradona sarebbe ancora in attesa del cachet per le sue ospitate a Ballando con le stelle ed ha criticato la demagogia della politica italiana:

Attaccano Diego, che è vittima sacrificale, ma il vero obiettivo è Fazio.

Da parte del diretto interessato, la precisazione, attraverso il suo legale: “il gesto non voleva essere offensivo, ma solo satirico”.

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