Home Canale 5 Quinta colonna, Dago contro Del Debbio: “Qui parliamo al vento”. La soluzione all’Iva sulle cosce della Casalegno

Quinta colonna, Dago contro Del Debbio: “Qui parliamo al vento”. La soluzione all’Iva sulle cosce della Casalegno

Nella puntata di Quinta colonna di lunedì 23 settembre 2013 Paolo Del Debbio e Roberto D’Agostino non si sono sopportati a vicenda

pubblicato 23 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:04

Paolo Del Debbio era visibilmente alterato questa sera. Anziché aprire come sempre con la sua aria sorniona, ha iniziato questa puntata con un elegantissimo “Che schifo”, mentre beveva la sua tazzina di caffè. Motivo? Era troppo “salato”, come quello che ci aspetta con l’aumento dell’Iva.

Neanche Ubaldo Pantani avrebbe saputo fare una parodia migliore a Quelli che il calcio, ma Del Debbio deve tentarle tutte per riportare attenzione su Quinta Colonna. Il programma è, infatti, crollato lunedì corso ai minimi storici del 3.51% e di 811.000 spettatori, mentre l’anno scorso aveva abituato Rete4 a una media di quasi il 7% e di più di 1 milione e mezzo di spettatori. Che sarà successo alla piazza, i cui umori iniziavano a ringalluzzire l’informazione Mediaset pronta ad arricchirsi di produzioni?

Nel suo monologo iniziale Del Debbio si è mostrato più indignato che mai:

“Oggi il Presidente della Repubblica ha detto alla politica di non sprecare l’occasione di un po’ di ripresa. Come si fa allora ad aumentare l’Iva? Quando c’è una ripresa la si facilita facendo cosa? Noi stasera lo faremo in modo diverso. Abbiamo una piazza convocata proprio per questo. Per far vedere che c’è molta gente che non lo vuole, quest’aumento dell’Iva”.


Insomma, la puntata ha tirato fuori l’artigliera pesante, con un elemento di rottura insolito strappato a Piazza pulita di Formigli: Roberto D’Agostino. Il papà di Dagospia non ha rinunciato alla sua verve tagliente e antiberlusconiana anche su Rete4:

“Per la Merkel avremo un regime fiscale duro. Noi non possiamo avere la moglie drogata e la siringa piena. Tutti hanno votato l’euro. Adesso l’euro prevede questo, che noi non abbiamo la possibilità di battere moneta e che la finanziaria del paese viene esaminata dal Commissario europeo. E’ il vero Presidente del consiglio d’Italia. E’ inutile che stiamo a dire che è ingiusto. Siamo con oltre duemila miliardi di debito pubblico. Non si tratta di Iva, ma di manovra correttiva. Il Paese è talmente al debito… La situazione europea è tale, che noi dobbiamo ubbidire soltanto alla massaia di Berlino”.

Fin qui a Del Debbio la sua voce fuori dal coro andava pure bene, per smussare gli animi. Ma l’ospite è stato subito contraddetto (e poi zittito) dal conduttore, quando si è permesso di andare contro il programma:

“Ricordatevi che stiamo parlando al vento. Parlare al vento, basta. Questo parolaio dei talk show… non abbiamo chiara la realtà. Si può fare, Del Debbio? Ma cosa fai? A fare facile populismo non ci vuole niente. Chi è che ha governato questo Paese negli ultimi vent’anni? Hanno governato per dieci anni la sinistra, per dieci anni la destra. Adesso ci vengono a dire che siamo venuti a questo stato di fallimento? Qualche responsabilità c’è”.

Per fortuna, a parlare dei sacrifici che fanno le donne nel nostro Paese, ci ha pensato Eleonoire Casalegno. Nel frattempo una trovata grafica terrificante si accompagnava al primo piano delle sue cosce. Ebbene, un vero e proprio countdown scandiva quanto mancava alla fine della trasmissione, momento in cui sarebbe stata rivelata la soluzione di Paolo all’aumento dell’Iva. Del Debbio, salvaci tu.

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