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Crisi Dahlia TV: domani il CDA

Domani sarà più chiaro il futuro di Dahlia Tv. La piattaforma pay del digitale terrestre controllata dagli svedesi di AirPlus Tv dovrà pensare ad una ricapitalizzazione vista la sua difficile situazione finanziaria. Da diverse settimane la Filmmaster, società che si occupa della produzione dei programmi sportivi ed ha una piccola quota della società, non riceve

pubblicato 9 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:42


Domani sarà più chiaro il futuro di Dahlia Tv. La piattaforma pay del digitale terrestre controllata dagli svedesi di AirPlus Tv dovrà pensare ad una ricapitalizzazione vista la sua difficile situazione finanziaria. Da diverse settimane la Filmmaster, società che si occupa della produzione dei programmi sportivi ed ha una piccola quota della società, non riceve più i pagamenti, proprio per questa ragione da qualche settimana le trasmissioni di Dahlia sono state “ridotte” e con la chiusura dell’anno 2010 non sono stati rinnovati i contratti a tempo determinato.

L’ipotesi è quella della chiusura o del rilancio, ma i soci dovranno allentare i cordoni della borsa. D’altra parte la crisi di Dahlia era inevitabile, chiarissima agli analisti sin da quando in estate ha perso i diritti tv delle tre squadre che davano ossigeno dal punto di vista economico alla piattaforma in favore di Mediaset Premium: Palermo, Bologna e Fiorentina.

I 150 lavoratori di Dahlia Tv e del suo indotto che restano alla finestra hanno emesso un comunicato stampa ed hanno annunciato che cercheranno di farsi ricevere dall’assemblea dei soci con una delegazione.

Domani il cda di Dahlia Tv potrebbe porre fine ad un’avventura iniziata, sotto ogni buon auspicio, meno di due anni fa. Una storia di lavoro animata prevalentemente dalla passione di ciascuno dei dipendenti dell’indotto, gli stessi che il 17 dicembre scorso avevano lanciato un appello che non ha avuto alcuna risposta. Nonostante la grave situazione i giornalisti e l’intero corpo produttivo hanno preferito non tradire i propri telespettatori abbonati garantendo comunque i servizi essenziali e non ricorrendo al diritto di ogni lavoratore allo sciopero che avrebbe penalizzato ulteriormente quanti hanno scelto di sottoscrivere un abbonamento a Dahlia Tv.

Un’agonia iniziata in silenzio l’estate scorsa con l’inspiegabile perdita di tre squadre importantissime per il bouquet di Dahlia: Palermo, Bologna e Fiorentina, rispettivamente la quinta e la settima città d’Italia per popolazione e la squadra tra le più autorevoli fra quelle dell’offerta. Una diaspora pesantissima a favore del diretto (e potentissimo) competitor che ha innescato un’emorragia di abbonati e l’inizio della fine di un progetto che appariva ambizioso.

Domani i dipendenti di Filmmaster Television, le loro famiglie, seguiranno l’evolversi di una vicenda che potrebbe implementare la lunghissima lista di disoccupati nel settore dell’editoria radiotelevisiva. Lo faranno in silenzio, garantendo la copertura del servizio, auspicando però che almeno qualcuno raccolga questo appello.