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Danza con Me, lo spettacolo è Roberto Bolle e basta lui

A Roberto Bolle il compito di inaugurare il nuovo anno di Rai 1, come il 1° gennaio scorso.

pubblicato 1 Gennaio 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:57

  • 20.55

    Ci vuole ancora quasi una mezz’oretta prima di vedere Bolle ballare.

  • 21.28

    Dura un paio di minuti l’anteprima che rappresenta di fato una sorta di sigla, con l’ingresso di tutti gli ospiti, a sorpresa, da quelle porte che rappresentano il cuore della scenografia.

  • 21.32

    Ci siamo: primo quadro, Bolle che balla su Seven Nation Army dei The White Stripes, sui titoli di testa. Un riscaldalmento utile a mettere a vista tutti i suoi muscoli. Se ce li fossimo scordati (e noi a fare i conti con i panettoni…”

  • 21.34

    Entra in scena il narratore, PIF: giochi di luce per effetti teatrali. Si schioccano le dita e avvengono magie…

  • 21.35

    Quadro di gruppo con giovani allieve dell’Accademia de La Scala di Milano alla sbarra. E poi i maschietti.

  • 21.37

    Beh, un inizio con giovani allievi, tutto di classica, senza Bolle è ‘coraggioso’….

  • 21.38

    Tocca a Pif cercare di scaldare gli animi. Il PiP di TIM è odioso. Pif intanto racconta la storia di Alessandra Ferri che si interseca con quella di Bolle: nel 2002 è stato il suo partner, alle prime armi, per una sostituzione come Romeo.

  • 21.40

    Quello dell’anno scorso me lo ricordavo meno didascalico. Comunque tocca ad Alessandra Ferri e Roberto Bolle, di nuovo insieme sul palco, ma per la prima volta insieme in uno show tv. E la bellezza è tutta qui. La Ferri non si è mossa di un millimetro: sembra davvero che gli anni non siano passati….

  • 21.47

    Ecco, un libretto di sala ci stava bene. Magari anche una grafica per sapere musiche, coreografie…

  • 21.48

    Un sorteggio per portare sul palco Fabio De Luigi. Capisco che si pensi che il momento defatigante, cazzaro, leggero sia necessario, ma anche no. Questi passaggi sono la cosa più faticosa da gestire.

  • 21.49

    Passo a tre con Agnese Di Clemente, De Luigi e Bolle: la gag è tutta sulla lezione di danza.

  • 21.52

    … Però la bellezza sta nel vedere che hanno provato e anche tanto, come nelle ‘vecchie’ ospitate anni ’60. Questa è la scrittura che vale…

  • 21.54

    Cremonini accompagna un’esibizione in B/N, una sorta di video danzato di Poetica. Con Bolle c’è Nicoletta Manni.

  • 21.56

    Dalla clip in bianco e nero all’esibizione live all’aperto: molto bella la combinazione, la location, la fotografia (nonostante la regia spezzata).

  • 21.58

    Bolle accoglie Accorsi: serve per introdurre un balletto sensuale con la sua voce sensuale.

  • 21.59

    Il balletto si chiama Qualia, che in neuroscienze indicano i mattoncini che compongono le emozioni. Coreografia di Wayne McGregor per il Royal Ballet di Londra,: Bolle balla con Melissa Hamilton.

  • 22.06

    Valeria Solarino, una chiacchiera, ma si torna ad Accorsi che parla di virtuosismi (e sfodera il suo francese) citando i 32 fouettés en tournant di Pierina Legnani in Russia, la prima a farli. Ma tutto serve a introdurre una coreografia ironica sulla figura della danzatrice classica, pieno di citazioni coreografiche, danzato da Elisa Badenes (Prima Ballerina del Balletto di Stoccarda) con Bolle. Una coreografia ideata da Christian Spuck, che l’ha initolata Grand Pas de Deux.

  • 22.14

    Davvero deliziosa la coreografia e davvero deliziosa la Badenes.

  • 22.16

    Torna la Solarino: Bolle detto ‘la macchina’ per la sua perfezione, macchina intesa come canone assoluto della perfezione. Ed ecco il passo a due tra Bolle e un automa, uomo e macchina che si prendono cura l’uno dell’altro.

  • 22.18

    La musica non può che essere La Cura di Battiato. La standing in questo caso va fatta a chi manovra l’automa: chapeau. La commozione deriva automaticamente dalla musica, c’è poco da fare.

  • 22.23

    Quadro: ipotetica festa di capodanno con Bolle in versione Moulin Rouge + Bob Sinclair.

  • 22.25

    Primo spot a un’ora dall’inizio (mamma e quanto è insopportabile la pubblicità TIM).

  • 22.30

    Torna Cremonini, che ora balla con Bolle sulle note di Danzando sotto la pioggia. In realtà è un medley di grandi musical classici.

  • 22.35

    Posso dire che Pif, la sua funzione di narratore, è proprio la cosa più stonata di tutte?

  • 22.36

    Luca e Paolo raccontano il genovese Niccolò Paganini e mescolano musica, danza, un ponte e una ‘rockstar’, quale lui era duecento anni fa.

  • 22.37

    Altezze, crolli e ponti, l’importanza di unire persone e culture, che sono miracoli, come quello che nasce facendo incontrare Paganini e Bolle. Bravi Luca e Paolo, bello il loro monologo.

  • 22.39

    Bolle balla sull’opera 24 che Paganini dedicò a se stesso. Effetti speciali per dislocare Bolle sul palco.

  • 22.43

    La perfezione…

  • 22.43

    Scenetta della Pastorelli nei palchetti prima dell’incontro tra Solerino, Bolle e i Moschettieri del Re.

  • 22.46

    “Ti sfido sulla danza che tu sei scarsetto…” dice Papaleo.

  • 22.49

    Bolle incanta anche se balla da solo intorno a un manichino…

  • 22.52

    Secondo break.

  • 22.59

    Momento didattico/ironico con De Luigi che introduce Bolle e i giovani dell’Accademia.

  • 23.11

    Maurice Bejart e John Neumeier, insieme per tanto tempo: Neumeier compose per i 70 anni di Béjart Opus 100, che ora ballano Bolle e Alexander Riabko, primo Ballerino del Balletto di Amburgo) su musiche di Simon & Garfunkel.

  • 23.24

    In sequenza diversi momenti di ballo, con Neguin, la coppia swing Vincenzo Fesi & Remy Kouakou Kouame e l’atteso tango di Bolle su musica dei Gotan Project. Un modo per promuovere “OnDance”, la festa della danza che ha creato nell’estate 2018 a Milano.

  • 23.36

    Polina Semionova e Roberto Bolle danzano Cantata, coreografia d Mauro Bigonzetti, musica di Amerigo Ciervo (Serenata, iMusicalia).

  • 23.43

    Coreografia ispirata a Dorian Gray nell’assolo di Bolle…

  • 23.44

    … con cellulare, specchio dei contemporanei Dorian. Coreografia di Massimiliano Volpini, musiche di Alessandro Quarta, sul palco.

  • 23.50

    “Danzare vuol dire muoversi in armonia con chi ci è intorno” dice PIF, salutando.

  • 23.51

    “Tutte le storie che ho voluto raccontare sono parte della mia storia… Tutto danza, anche al di fuori di noi…Danzo perché come potrei non danzare…”

  • 2352

    Per il finale una danza solo di mani, su Forbidden Colors di Sakamoto. Ve lo dico: commovente. La musica ci mette il suo. Ma la bellezza, se sincera, muove…

  • 23.54

    Per fare ‘orario’ dopo la pubblicità c’è un epilogo, Sogna con me.

  • 23.58

    Eccola la Pastorelli, sola sul palco, immenso, che balla con Bolle a mo’ de La Bella e la Bestia.

  • 23.59

    Ma poi scatta un best of della serata. Manco un backstage…. (Sì, il momento Bolle cantante con voce da Frankestein in Puttin’ on the Ritz con Luca e Paolo l’avevamo omesso…).

  • 00.04

    Finisce anche il best of: chiusura debole, costruzione altrettanto evanescente, regia che in alcuni casi ce l’ha messa tutta a disorientare… Tutto si regge con Bolle: lasciate che danzi e lasciare perdere tutto il resto.

Secondo Capodanno in tv per Roberto Bolle, che in questa versione 2019 di Danza con me ha voluto forse strizzare un po’ più l’occhio al racconto tv e ha finito per togliere un po’ di meraviglia al suo spettacolo e alla sua arte. Danza con me, lo dice il titolo, vuole il balletto, vuole coreografie, vuole arte: quando vuol farsi tv a tutti i costi perde la sua grandezza. Ed è un peccato. Non è necessario un filo narrativo se si riesce a creare un movimento tra le diverse parti del racconto e un crescendo di momenti: in questo la scenografia con le mille porte faceva sperare in un andirivieni di momenti unici, di duetti inediti, di spazi magici, introdotti dalla semplice apertura della porta su una sorprendente meraviglia. E invece si è voluto a ogni costo costruire uno pseudo-racconto con gag di aggancio inutili, per non dire tristi. Incredibilmente l’elemento più stonato della serata è stato PIF: nulla di personale, ma è stata la funzione da narratore a penalizzarlo, che a tratti lo ha fatto somigliare a una conduttrice del Festival del Circo di MonteCarlo.

Quando si balla, invece, il tempo si ferma. Il tempo si ferma anche quando a ballare ci sono i Bolle’s Friends: gli ‘scherzi’ con De Luigi, il medley sui musical classici con Cremonini sono le cartine al tornasole del grande lavoro svolto dietro le quinte di uno show che mutua l’esperienza dei grandi varietà anni ’60, quelli delle prove in sala, della generale prima della ripresa, del lavoro che si mimetizza in un’esibizione che sembra naturalissima. E’ lì la bellezza di questo Danza con me, molto più che nel passo a due evocativo più che suggestivo con l’automa (menzione speciale al manovratore, però), nelle introduzioni della Solarino o di Accorsi, nelle (pseudo) gag della Pastorelli o dei Moschettieri del Re (all’ennesimo passaggio promozionale in tv).

Le perle del format sono nella danza professionale, non negli ‘allegri’ pensati per alleggerire il pubblico da un carico che si pensa non possa reggere: l’apertura con Alessandra Ferri, il deliziosamente ironico Grand Pas de Deux con Elisa Badenes, l’Opus 100 ballato da Bolle e Riabko nel nome di Béjart e Neumeier, la struggente ‘Cantata’ con Polina Semionova, la chiusura con le sole mani su musica di Sakamoto sono momenti di pura poesia. I momenti ‘televisivi’ più riusciti, perché capaci di portare qualcosa al racconto intrecciato sulle arti coreutiche, sono senza dubbio il suggestivo ‘video’ di Poetica su musica live di Cremonini e realizzato in esterna e il monologo di Luca e Paolo su Genova, Paganini e il Ponte Morandi.

Se con La Mia Danza Libera (era la prima volta, ottobre 2016), il programma non aveva avuto paura di spingere sulla teatralità, dimenticando quasi il mezzo tv, questa volta invece la ricercata ‘televisività’ ha finito per soffocare quello che doveva essere l’ingrediente principale: la danza è stata soffocata da mille preparazioni di contorno, da ammenicoli superflui nell’impiattamento tipici di chi teme il giudizio e cerca di strafare per andare sul sicuro. Non ce n’era bisogno.

Lasciate che Bolle balli.

Danza con Me 2019 in diretta: ospiti ed esibizioni

Danza con Me 2019, anticipazioni

Per il secondo anno consecutivo, è Danza con Me il primo programma di prime time per Rai 1, che recluta di nuovo Roberto Bolle e la sua arte per celebrare la prima sera del nuovo anno con uno speciale in onda questa sera, martedì 1 gennaio 2019, dalle 21.25 e che seguiremo live su TvBlog.

Lo show vincitore del Rose d’Or 2018 torna in onda, pronto quindi a una nuova nomination come miglior programma di intrattenimento dell’anno in Europa, e lo fa con una costante, ovvero l’eccellenza di Roberto Bolle, che anche quest’anno coinvolge ospiti e colleghi in quadri di arte varia che attraversano diverse discipline e diversi registri. Vediamo, quindi, quali sono i principali ospiti di questo Danza con Me 2019.

Danza con Me 2019, ospiti

La voce narrante che tiene insieme i vari passaggi del programma è quella di PIF, ma Bolle si avvale della partecipazione di tanti diversi ospiti, come Stefano Accorsi, Fabio De Luigi nelle insolite vesti di esperto di danza, Luca e Paolo, Ilenia Pastorelli, i “Moschettieri del Re” Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini e Rocco Papaleo e Cesare Cremonini, impegnato in un duetto inatteso con l’etoile italiana.

Dal mondo della danza arrivano la grande étoile Alessandra Ferri, per una prima volta con Bolle in tv in un atteso passo a due, quindi Polina Semionova, Prima Ballerina del Teatro di Berlino e interprete del sensuale “Passage”, Melissa Hamilton (Prima Solista al Royal Ballet di Londra), Elisa Badenes (Prima Ballerina del Balletto di Stoccarda), Nicoletta Manni e Virna Toppi (entrambe Prime Ballerine del Teatro alla Scala di Milano) e Alexander Riabko (Primo Ballerino del Balletto di Amburgo).
Per Bolle e i suoi colleghi coreografie contemporanee (come quelle di John Neumeier, Christopher Wheeldon, Wayne Mc Gregor, Christian Spuck e Mauro Bigonzetti) e un tocco di classico, come Lo Schiaccianoci, nella versione pensata per le giovani dell’Accademia della Scala di Milano di Frédéric Olivieri. C’ anche un passo a due con un robot che vuole essere il momento particolare di questa edizione.

Non solo balletto, però, come vuole la tradizione del Bolle & Friends: arrivano ad esempio il campione mondiale di street dance della Red Bull Bc One, Neguin, e i danzatori di swing Vincenzo Fesi & Remy Kouakou Kouame.

C’è anche spazio per un omaggio a Genova attraverso un tributo a Niccolò Paganini, con Bolle – coreografato da Mauro Bigonzetti – che interpreta le 11 variazioni del Capriccio 24 in una composizione ispirata all’installazione della mostra “Paganini Rockstar”, ideata e organizzata da Palazzo Ducale di Genova.

Danza con Me 2019, il format

Realizzato negli spazi ex fieristici del Portello di Milano – in uno studio di 1200 mq e un palco principale di 300 mq – Danza con me è prodotto da Rai 1 in collaborazione con Ballandi Multimedia e Artedanza. E’ un programma di Roberto Bolle, scritto da Roberto Bolle, Pamela Maffioli, Luca Monarca con Carlo Crocchiolo, Silvia Righini, Chiara Salvi e la collaborazione ai testi di Stefano Massini. La direzione artistica è di Roberto Bolle, con le coreografie originali di Massimiliano Volpini e le musiche di Leonardo De Amicis. Le scene sono di Luca Sala, la fotografia è di Fabio Brera, la regia di Cristian Biondani.

Danza con Me 2019, come seguirlo in tv e in live streaming

Danza con me va in onda su Rai 1 il 1° Gennaio 2019 dalle 21.25 ed è visibile anche su Rai 1 HD (DTT, 501). Il programma è disponibile in live streaming online sulla piattaforma RaiPlay.