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C’è posto per 30?, seconda puntata a Trastevere: ma c’è un errore di ‘sceneggiatura’

C’è posto per 30?, seconda puntata del cooking game condotto da Max Giusti live su TvBlog.

pubblicato 14 Ottobre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:04

  • 21.23

    Prima i Camionisti in Trattoria e poi un bus di clienti parcheggia a Trastevere.

  • 21.27

    Pre-sigla con spiegone della gara e presentazione dei tavoli.

  • 21.31

    Pronti a un viaggio nella cucina romana tra vecchia e nuova guardia.

  • 21.32

    Marcello di Pasta e Vino come una volta, figlio d’arte di 4 generazioni, ma il suo ultimo locale è nato 4 mesi fa.

  • 21.33

    Valerio lavora al Ciak, aperto dal 1907, ma della sua famiglia da 10 anni. Campione del mondo di Jet Ski. Parte subito la competizione a base di “chi sono io e chi sei tu”.

  • 21.33

    Dalla Bottiglieria Cesaroni ecco Antonello Fassari.

  • 21.33

    L’esperta è Anna Dente.

  • 21.36

    Incontro tra giudici e concorrenti per spiegare il regolamento.

  • 21.36

    Si parte dal fresco Pane e Vino come una volta di Marcello. “M’ha sento molto calla” dice il proprietario.

  • 21.37

    Prima di iniziare con gli assaggi, ovviamente si dà spazio ai tavoli.

  • 21.38

    Moderno, accogliente, dice Valerio al Tavolo, ma poi al confessionale critica l’apparecchiata con la carta.

  • 21.39

    Menu grande, ma semplice. Gnocchi con spuntatura e salsiccia e un assaggio di cacio e pepe e amatriciana. Si può comporre il piatto come si vuole. Secondo con Coda alla Vaccinara, Galletto Marinato al forno con patate e Polpettine della Nonna, Per dolce Caprese o Croccante e “Ma quale sushi”.

  • 21,42

    Pasta fresca al posto della secca: ai Longo l’amatriciana senza bucatino non esiste proprio.

  • 21.44

    I vigevanesi sono colpiti dalla quantità delle porzioni… I sugni comunque piacciono, la pasta fresca magari meno

  • 21.46

    Stranieri conquistati da Amatriciana e Cacio e Pepe. Anche il senegalese si sente a casa

  • 21.46

    La cinese si è accorta che prima c’era un ristorante giapponese gestito da cinesi dalla scarsa qualità del pavimento, uguale a tutti i ristoranti cinesi…

  • 21.47

    Troppo abbondante il piatto per le Millennials. I millennials però si offrono per mangiare. I piatti so’ puliti, però. Lo notano anche gli amici.

  • 21.49

    Superpolemico il tavolo dei pensionati. Anna Dente risponde: “Se more una volta sola, eh!”. Mito.

  • 21.49

    Si passa al secondo. Valerio critico sulla ricetta della coda, ma Anna Dente smonta il ragazzetto: “Voi non avete fame. Questa coda è buona e cotta bene”. E zitti tutti.

  • 21.51

    La cinese trova un pezzettino di qualcosa nella carne. Non si capisce cosa sia… sembra un punto di una pinza, anche se in cucina parlando di un pezzo di carta di alluminio.

  • 21.52

    A Fassari non convince il basilico sulle polpette, a Valerio non piacciono proprio. Break.

  • 21.59

    E siamo al dolce, troppo pesanti. Critici i competenti. “Una normale cucina di una media casalinga italiana” dicono i Competenti.

  • 22.01

    “Dopo aver mangiato nel suo ristorante sono sicuro che domani a Marcello gli spacchiamo il culo”. Senza manco il beep.

  • 22.01

    Siamo alla votazione: i tavoli discutono. 7 dai Longo, 5 dagli stranieri, piena insufficienza per i competenti.

  • 22.03

    Marcello prende in tutto 38, ma ci vuole anche il tavolo di Max.

  • 22.03

    Si va a Il Ciak di Valerio. Tipica trattoria, con le foto alle pareti.

  • 22.07

    Spaghetto alla carbonara, Bombolotti all’Amatriciana e Rigatoni al sugo di coda; Coda, abbacchio alla scottadito e la carne alla brace che puoi scegliere al banco.

  • 22.10

    Marcello cerca i pinoli nel sugo di coda: per politica aziendale non li mettono. POLITICA AZIENDALE? “Scelta da me stamattina, solo nella carne”. Uhm.

  • 22.12

    Hanno sbagliato l’ordinazione di Modù, che deve aspettare un po’ per i suoi rigatoni. “Il tempo è danè, come dicono a Milano”: a Salvini è preso uno sturbo.

  • 2213

    Piace molto la pasta. Per alcuni troppo al dente, per altri no. Ma mediamente tutti avvertono la differenza con quelli di Marcello.

  • 22.14

    Fassari dice che la pasta “non è allegra”. Questa insistenza con gli Instagrammer non si sopporta più.

  • 22.15

    Proprio cruda la pasta di Modù. Valerio dice che è stata fatta un po’ in fretta…. Ah.

  • 22.16

    E siamo ai secondi: tutti pronti alla sfida con la coda.

  • 22.17

    Quanto non sopporto i concorrenti sbruffoni e prepotenti. E poi manda il piatto di carni ormai fredde ai Competenti. Mi sa che i Pensionati mangiano la qualunque, e non hanno mai mangiato benissimo.

  • 2220

    Vedere Stefano mangiare la coda alla vaccinara con le mani è forse il momento più emozionante della puntata.

  • 22.21

    Dolci romani in effetti non è che ce ne sono.

  • 22.24

    Valerio è convinto di quel che ha fatto. Intanto ai tavoli si decide il voto.

  • 22.35

    Si chiude il lungo momento dedicato allo svelamento e commento dei voti. Ad Anna Dente fanno dire solo mezza parola, Fassari manco parla, eppure poi sarà il tavolo che ha il voto che vale doppio.

  • 22.36

    Manca sono il voto de Tavolo di Max. Il verdetto dopo la pubblicità-

  • 22.41

    6 minuti di pubblicità. 6.

  • 22.42

    Vince Valerio. Per la seconda volta il più antipatico e presuntuoso della sfida.

  • 22.43

    Vabbè, punteggio pari dal tavolo di Max: 8 a tutti e due. Ma non è una votazione, però. Un migliore per il tavolo dei giudici ci vuole. Sennò è come dare la palla in mano solo ai 30. No, non va bene.

  • 22.45

    La prossima settimana tutti a Milano.

C’è Posto per 30? raggiunge Roma, anzi Trastevere, per la sua seconda puntata e mostra meglio la sua struttura, i suoi ritmi e i suoi errori di sceneggiatura.

L’idea è carina, scivola, diverte, in alcuni casi stucca – in fondo di tutte queste 30 persone si registrano più o meno sempre le stesse cose -, in altri rivela personaggi interessanti (come Anna Dente). Ma pecca per un aspetto, già evidenziato alla prima e confermata in questa seconda puntata: l’atteggiamento eccessivamente violento nei confessionali da parte di almeno uno dei concorrenti di puntata. “Datti fuoco” commentava la scorsa settimana Sara rispondendo a un voto, “Gli rompiamo il culo” (peraltro senza bip) detto da Valerio prima di iniziare la sua sfida con Marcello.
Troppo. Sarà voluto dagli autori? Ho l’impressione di sì, ho impressione che questo ‘eccesso’ di agonismo sia il tocco di pepe che si pensa necessario per dare nerbo a una sfida che in realtà è per natura solo uno spunto di discussione, un po’ come i matrimoni lo sono per il ‘taglia e cuci’ degli ospiti. E stona con il tono complessivo del programma.

L’altro errore è il voto del Tavolo di Max, per due ragioni. La prima: vale doppio, ma è quello meno commentato di tutti. Solo all’esperto di turno, dall’alto della sua autorità, viene concesso un rapidissimo commento sui due rivali. Stop. Niente viene detto da Max o dal suo ospite, mentre il rivale di turno parla già abbastanza durante il pranzo. Non mi è chiaro se partecipi al voto del tavolo: penso, e spero, di no.

In questa puntata, poi, l’errore narrativo diventa errore di sostanza quando si scopre che il voto dato dal Tavolo di Max, che ricordiamo vale doppio, era lo stesso (8) il che vuol dire che si lascia il verdetto nelle mani dei 30 giudici, azzerando il potere di ‘ribaltare’ il risultato. C’è un problema di arrotondamento? Magari si può concedere il mezzo punto, che raddoppiato comunque non dà pareggio. Così invece si azzera completamente il valore del tavolo più forte: se si è giudici si deve giudicare. Pareggio non datur.

C’è Posto per 30? | Seconda puntata in diretta

C’è posto per 30?, anticipazioni seconda puntata

Dopo l’esordio a Parma, il bus di C’è posto per 30? fa tappa a Roma  nella seconda puntata del cooking show in onda questa sera, domenica 14 ottobre, dalle 21.15 sul Nove e che seguiremo live su TvBlog.

Una tappa che fa di sicuro felice il romanissimo conduttore Max Giusti e uno dei tavoli dei giudici, quello dei capitolini Longo, famiglia che già si è fatta notare al debutto. Ricordiamo come funziona questa gara, che in realtà ha nei trenta giudici popolari i suoi veri protagonisti con la sfida tra ristoratori a fare da spunto narrativo per i commenti e le interazioni agli 8 tavoli.

In ogni puntata, comunque, due ristoratori si sfidano per decidere chi di loro sia il migliore in città e a deciderlo sono 30 commensali divisi in 8 tavoli, ciascuno rappresentante una diversa categoria, ovvero un diverso modo di concepire lo stare a tavola. Alla fine di ogni servizio ogni tavolo deve esprimere un unico voto da 0 a 10 che comprenda la valutazione di location, cibo, rapporto qualità-prezzo. Chi totalizza il punteggio più alto vince la puntata e porta a casa un servizio di stoviglie nuovo per la propria attività.

C’è posto per 30?, la giuria

Come dicevamo, la giuria è composta  30 giudici popolari divisi per 8 tavoli che rappresentano un punto di vista diverso sul piacere dello stare a tavola. Conosciamoli meglio.

La famiglia Longo: padre, madre e due figli maschi si caratterizzano per l’allegria, per la mamma puntigliosa e il papà più conciliante; gli Amici sono quattro giovani di Vigevano, uno però trasferito da Roma, appassionati di cucina tradizionale, protagonisti di tante serate in trattoria, e con una certa inclinazione alla goliardia e la vitellaggine, con una punta di sessismo; i Pensionati, che sommano in tutto 280 anni, trascorsi tra i piaceri del gusto e del buon cibo: l’esperienza è la loro ricchezza e si sono già distinti la rossa cantante lirica e il pacioso signor Alfredo; i Millenials, in questo caso 4 giovanissimi il cui metro di giudizio è l’instagrammabilità dei piatti e che trovo i meno conoscitori di cibo del Pianeta (ma i più importanti per il main sponsor,  The Fork); i Competenti, esperti di alta cucina e clienti dei migliori ristoranti del mondo, quindi esigenti per natura e che ci tengono a far vedere di saperne di più; i Fidanzati, belli e innamorati anche del piacere di mangiare sano, ma anche un tantino noiosetti e un pizzichino prsuntuosi, anche forse per il fatto che lui ha partecipato a Bake Off Italia 5 (Paolo Patrizi); interessante sempre, invece, il giudizio degli Stranieri, che arrivano dall’Irlanda, dalla Cina, da Santo Domingo e dal Senegal. L’ultimo tavolo è quello di Max Giusti e dai suoi ospiti, ovvero lo sfidante di turno, un esperto di enogastronomia del territorio o del tema della puntata e un amico del conduttore: per le trattorie non poteva che essere Antonello Fassari.

C’è posto per 30?, anticipazioni seconda puntata

Come detto, per questa seconda puntata si va a Roma, per la precisione a Trastevere, alla ricerca della migliore trattoria di cucina tradizionale.

C’è posto per 30?, il format

Sono 8 le puntate, da un’ora ciascuna, prodotte da DryMedia (Banijay Group) per Discovery Italia. Dopo Parma tocca a Roma, per proseguire poi verso Castellina in Chianti (SI), Milano, Iseo (BS), Ascoli Piceno, Altamura (BA) e Castellabate (SA).

C’è posto per 30?, come vederlo in tv e in live streaming

C’è posto per 30? va in onda ogni domenica alle 21.25 su Nove (DTT, 9) ed è poi disponibile on demand su Dplay.

C’è posto per 30?, second screen

L’hashtag è #cepostoper30. Il programma non ha propri social ma si appoggia a quelli di Nove, dal sito ufficiale (www.nove.tv), all’account Twitter, al profilo Instagram e alla pagina Facebook ufficiale.