Home Notizie Il Tg3 su Papa Ratzinger: “Lo seguono quattro gatti”. Possibile abbiano tutti capito male?

Il Tg3 su Papa Ratzinger: “Lo seguono quattro gatti”. Possibile abbiano tutti capito male?

Sarebbe tutto frutto di un fraintendimento, almeno stando a quello che sostiene il direttore del Tg3 Antonio Di Bella nel difendere il giornalista Roberto Balducci. La Santa Sede, dopo la protesta del pomeriggio, abbozza di fronte al comunicato del direttore, sostiene di “fidarsi del Tg3” e chiude il caso, ma il mistero resta. Facciamo un

14 Luglio 2009 02:38


Sarebbe tutto frutto di un fraintendimento, almeno stando a quello che sostiene il direttore del Tg3 Antonio Di Bella nel difendere il giornalista Roberto Balducci. La Santa Sede, dopo la protesta del pomeriggio, abbozza di fronte al comunicato del direttore, sostiene di “fidarsi del Tg3” e chiude il caso, ma il mistero resta. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire l’accaduto. In un servizio dell’edizione delle 19 del Tg3 andato in onda domenica Balducci chiude raccontando che il Papa è pronto a partire per le vacanze estive in montagna:

…domani Papa Ratzinger va in vacanza, dove lo attende il fresco delle montagne, un pianoforte nuovo, un barbecue e un grande ombrellone dove mangiare, leggere e riposare. Ci saranno anche due gatti, uno bianco e nero, e uno grigio e anche un po’ malandato, ma che gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti (forse un po’ di più) che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole.

Qui potete riascoltare con le vostre orecchie questo passaggio. Il Vaticano in giornata fa trapelare un certo nervosismo, avendo interpretato la frase come è immaginabile in molti abbiano fatto; vale a dire come un’osservazione ferocemente sarcastica sul numero di fedeli che seguono le indicazioni del Papa ed ammonisce “il Tg3 si impegni in una linea di rispetto e attenzione per quanto riguarda la figura del Santo Padre“. Il vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, il deputato PD Giorgio Merlo, è più duro e attacca: “è singolare ed inconsueto che una testata importante come il Tg3 scivoli in questa anacronistica, e volgare, deriva anticlericale“.

La replica di Di Bella non è sul merito, piuttosto sull’interpretazione ironica data alle parole di Balducci:

La linea editoriale del Tg3 è stata sempre caratterizzata da grande attenzione e rispetto per il magistero della Chiesa e la figura del Pontefice. Il collega mi ha assicurato che non era sua intenzione ironizzare, o peggio irridere il Pontefice, come d’altronde non ha mai fatto in passato.

In effetti sembra difficile presupporre che Balducci, essendo per altro un vaticanista, vale a dire un giornalista che si occupa abitualmente di quella sezione dei telegiornali (unicamente italiana) tutta dedicata al Papa e alla Chiesa, abbia deciso in una sorta di raptus di lasciarsi andare ad un’osservazione del genere. Certo la scelta delle parole non poteva essere più infelice.