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Antonio Campo Dall’Orto a Blogo: Sanremo, la solitudine, la squadra, la Rai e la riconoscenza

L’intervista al direttore generale della Rai

di Hit
pubblicato 13 Febbraio 2017 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:31

Sono passate poche ore da quando si sono spente le luci dell’edizione numero 67° del Festival di Sanremo e ancora meno tempo da quando sono stati diffusi i dati che sanciscono il successo in termini di ascolto di questo Conti III. 13.553.000 telespettatori ed il 54,29% di share per la prima parte e 9.681.000 ed il 69,74% per la seconda. La media è stata di 12 milioni 22 mila spettatori con il 58.4% di share, dati straordinari che parlano da soli.

Il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto ha accettato di commentare a caldo questo Festival di Sanremo con TvBlog subito dopo che è calato il sipario dell’Ariston. E’ stata anche l’occasione di parlare di altro.

Hai dichiarato che il 67° Festival di Sanremo è stato inclusivo ed accogliente ed i dati di ascolto, anche quelli della finale ti hanno dato ragione…

E’ stato un risultato estremamente rassicurante oltre che positivo. Il Festival ha vinto grazie ad un tipo di racconto che ha unito i talenti nazionali ed internazionali agli eroi di tutti i giorni. Sanremo e’ un grande spettacolo, e per fare un grande spettacolo servono grandi talenti. ma l’idea di affiancargli le storie delle persone normali e’ parte della nostra idea di servizio pubblico. In questo Carlo è stato bravissimo, è riuscito cioè a mettere insieme momenti molto diversi fra di loro, fra intrattenimento, comicità, leggerezza e l’impegno sul sociale.

Tutto questo ha portato a 5 punti in più di share e quasi un milione di telespettatori d’incremento rispetto alla finale dell’anno scorso. Qual è stata la scelta che ha portato a questo risultato ?

Credo che sia stata la scelta del tono. Non una cosa singola, ma una scelta rispetto al tipo di filosofia da portare al Festival. E’ come se il Festival somigliasse ancora di più alle persone che lo guardavano. Poi certo, ci sono state anche le scelte specifiche che hanno contribuito al risultato, per esempio quella di avere Maria De Filippi è stata una fra le più importanti. oltre a questo ci tengo a sottolineare come sia stato il primo vero festival social della storia della rai; i dati relativi al consumo attraverso Rai play (ndr: 2 milioni di persone che lo hanno visto in streaming, 7 milioni e mezzo di video sul festival scaricati attraverso raiplay e 37 milioni di interazioni attraverso i social) stanno a dimostrare quanto siamo riusciti a innovare dal punto di vista del rapporto con il pubblico riuscendo a portare molto pubblico giovane al festival.

E se ti chiedessi la scelta singola che ha contribuito di più a questo risultato ?

Secondo me Carlo Conti. Come direttore artistico ha fatto un lavoro incredibile. A mio parere le canzoni quest’anno erano ancora più belle rispetto all’anno scorso. Non che l’anno passato fossero brutte, ma in questa edizione i brani erano molto forti. Se dovessi quindi scegliere una cosa sola, direi che è il tono che Carlo ha dato a Sanremo. Il fatto cioè di far sentire tutti a proprio agio, accolti, all’interno della macchina del Festival, sia chi ci lavorava, sia chi lo guardava da casa.

Un Festival dunque che ha centrati gli obbiettivi da tutti i punti di vista

Si, e vorrei ricordare un altro risultato straordinario che ha visto protagonista la nuova Rai in questo Festival con il progetto #ricominciamo dalle scuole: la raccolta fondi #ricominiamodallescuole con il numero solidale 45500, promossa dalla Protezione Civile e dalla Direzione Comunicazione d’intesa con il Commissario Straordinario, ha raggiunto l’importo di 3.400.000 €. È stato così avviato l’iter per l’attività di progettazione, localizzazione e urbanizzazione primaria, presentazione delle offerte, procedure di gara ed esecuzione opere; il tutto con tempistiche accelerate per consentire la realizzazione dei nuovi edifici scolastici entro il termine di avvio del prossimo anno scolastico. Il piano straordinario, cui verranno destinate anche le risorse raccolte con i fondi di questa campagna , prevede la ricostruzione di 23 nuovi edifici in 17 comuni: Falerone, S. Ginesio, Macerata, Loro Piceno, Caldarola, San Severino, Fermo, Fabriano, Camerino, Sarnano, Isola del Gran Sasso, Accumoli, Amatrice, Perugia, Spoleto, Foligno, Giano Dell’Umbria. Nel complesso verrà assicurata, per il prossimo anno, sui territori interessati oggi dal terremoto, la piena funzionalità di : 8 scuole primarie o per infanzia, 9 scuole elementari, 11 scuole medie, 5 scuole superiori. Un primo importante e significativo segnale di superamento dell’emergenza, su cui si è richiamata la solidarietà nazionale trattandosi di un criticità di grandi dimensioni: basti dire che ad oggi i sopralluoghi hanno evidenziato il collasso del sistema scolastico con oltre 500 edifici danneggiati dei quali 100 in modo grave.

Carlo ha detto che non ci sarà -per il prossimo anno- un Conti IV, proverai a fargli cambiare idea ?

Ne avevamo già parlato a lungo lo scorso anno, quando ci comunicò la sua decisione che si sarebbe fermato al terzo Festival. Io gli avrei fatto fare volentieri anche il prossimo per i motivi di cui ti parlavo in precedenza, detto questo credo che ci siano dei cicli che naturalmente finiscono. Tra l’altro non era per niente scontato che lui facesse questo Festival. Quando ci siamo guardati negli occhi ne abbiamo parlato e ci siamo detti: Facciamo un altro Festival, poi ci prendiamo una pausa, e così sarà.

Facciamo definitivamente chiarezza rispetto a quei rumors che davano Conti a Mediaset il prossimo anno, come stanno le cose ?

Carlo è una persona estremamente legata all’azienda e molto perbene, oltre che essere un grande professionista. Proprio un anno fa, in quell’incontro a quattro occhi di cui ti ho parlato ed in cui gli affidammo Sanremo 2017, proprio per la grande stima che ho verso di lui e perchè lo ritengo un vero patrimonio del servizio pubblico, gli prolungammo il contratto fino a dicembre 2019, contratto che sarebbe scaduto alla fine di questa estate. In quell’occasione gli proposi anche la direzione artistica di Radio Rai.

Cosa affiderete a Carlo Conti nel suo futuro in Rai ?

Lui ha già i suoi appuntamenti pianificati per la prossima primavera e per il prossimo autunno, ovvero I migliori anni e Tale e quale show, oltre al progetto radio che sta prendendo forma. Siamo d’accordo che nei prossimi 15 giorni ci vedremo per capire quali altri progetti sviluppare. Lui è un grande lavoratore silenzioso. Ha un’etica del lavoro molto forte.

Per il prossimo Festival il nome in pole position che circola sui media è quello di Paolo Bonolis. Cosa c’è di vero rispetto a questa cosa in considerazione anche del fatto che avevi già dichiarato in passato di stimarlo e di aver tentato di portarlo in Rai ?

Si lo avevo avvicinato, ma non necessariamente per portarlo a Sanremo. Poi la cosa non si concretizzò. Su Sanremo ci siamo dati appuntamento con il direttore di Rai1 e anche con Giancarlo Leone che ci supporta sul progetto del nuovo Sanremo. Non abbiamo al momento nessun nome in mente. Idee ce ne possono essere tante, ma inizieremo a parlarne nelle prossime settimane. L’obbiettivo che abbiamo è quello di presentare il prossimo Festival al lancio dei palinsesti il prossimo mese di luglio.

Bonolis però potrebbe essere una pedina spendibile per il prossimo Festival?

Al momento no, non abbiamo nessun contatto in corso con lui.

Quali sono le cartucce che la Rai ha da sparare in fatto di programmi nei prossimi mesi ?

Abbiamo alcune fiction importanti in arrivo nelle prossime settimane, prima fra tutte C’era una volta Studio Uno che partirà stasera su Rai1 e che abbiamo posizionato subito dopo Sanremo per far leva su un elemento di affinità con il Festival – peraltro lo abbiamo lanciato proprio nella finale con le tre attrici protagoniste – e poi I fantasmi di Portopalo, una fiction per me importantissima che ha come protagonista un attore che rispetto molto per il proprio impegno che è Beppe Fiorello. Poi c’e’ il grande ritorno del Commissario Montalbano

Sarebbe stato carino se sulle digitali aveste proposto le repliche di Studio Uno

La cosa bella è che lo fa Rai Play. Sul nostro portale è possibile vedere tanti programmi del passato della televisione pubblica, con la grande comodità di farlo quando e dove vuoi.

Abbiamo detto delle fiction, mentre i programmi nuovi su cui puntate per i prossimi mesi ?

Ce ne sono tanti. Te ne cito alcuni per rete: Standing ovation su Rai1 con Antonella Clerici. Abbiamo su Rai2 l’arrivo di Virginia Raffaele e del suo nuovo show e Mai dire Niùs con la Gialappa’s band.

Quindi ci confermi il trasloco da Rai3 a Rai2 di Virginia Raffaele?

Assolutamente si. Poi a proposito di Rai3 in arrivo il nuovo programma il martedì sera di Bianca Berlinguer ed il suo Carta Bianca. e poi l’atteso arrivo in access di Pif con un programma tutto suo

Cosa vi aspettate da questo nuovo appuntamento informativo ?

Ci aspettiamo che riesca a coprire bene lo spazio informativo del martedì sera di Rai3, fondamentale per la rete e la Rai. Un altro programma a cui tengo molto su Rai3 è un progetto che abbiamo realizzato con l’ospedale pediatrico del Bambin Gesù, che ho scoperto essere il più grande ospedale pediatrico d’Europa, con 800 posti letto. Andrà in onda da domenica 19 febbraio. E’ una cosa molto bella, abbiamo cercato di provare a portare un messaggio positivo rispetto alla malattia, cosa non semplice.

Ti faccio ora due citazioni tratte dal brano arrivato al secondo posto di questo Festival di Fiorella Mannoia. “Ho sbagliato tante volte nella vita, chissà quante volte ancora sbaglierò“. In questo periodo da direttore generale della Rai, dove pensi di aver sbagliato ?

Credo che di errori se ne facciano ogni giorno, come ogni giorno si fanno cose positive. Quello che credo contraddistingua una esperienza è il proposito che la anima e in questo senso sono molto contento di come stiamo portando avanti il progetto di rinnovamento. Poi inevitabilmente ci sono quelle che funzionano e quelle che non funzionano. ma questo fa parte della fisiologia delle cose.

Qual è la cosa di cui sei più orgoglioso di aver fatto in questi mesi ?

Ti direi una bugia se te ne dicessi una. Per esempio sono inevitabilmente molto orgoglioso dell’ultimo Sanremo, e spero fra una settimana di essere contento di altre iniziative che stiamo preparando. Ecco pensandoci, una cosa di cui sono orgoglioso è la spinta verso l’innovazione che ho voluto dare alla Rai in questi mesi. Per esempio il dato di accessi a Rai Play è molto importante e solamente un anno fa era assolutamente impensabile. E’ una vera rivoluzione di cui la nostra azienda beneficerà per gli anni a venire

La seconda citazione sempre dal pezzo di Fiorella Mannoia è “Chi resta da solo abbracciato al silenzio“. Quando si è sentito più solo in questo periodo da direttore generale della Rai ?

Per come sono fatto tendo a lavorare molto in team. Credo che nessuno cambierà mai il mondo da solo. La mia idea di lavoro è di un lavoro condiviso. Tra l’altro -scusa se faccio un inciso- vado molto d’accordo con Carlo Conti proprio perchè anche lui lavora molto in squadra. Rispondendo alla tua domanda, forse all’inizio, la prima volta che sono entrato nel mio nuovo ufficio e si è chiusa la porta mi sono sentito solo. Poi dopo un po’ ho conosciuto le persone, ho costruito un team formato da un mix di persone di lunga esperienza rai e professionisti arrivati da fuori. lavoriamo bene in squadra, direi che il gruppo si e’ affiatato in fretta.

Crozza al termine del suo pezzo ti ha citato ringraziandoti del fatto che lo avevi chiamato nel 2005 per fare uno show su La7. Un grande esempio di riconoscenza, merce purtroppo molto rara oggi, sia nel mondo della televisione che fuori. Quanto è importante la riconoscenza per Antonio Campo Dall’Orto ?

E’ stata una vera sorpresa la citazione di Maurizio, che mi ha fatto molto piacere. Ricordo molto bene quella serata di Reggio Emilia quando sono andato a vedere il suo spettacolo a teatro. Credo che la riconoscenza conti molto per coloro che la vivono come un valore. Io la vivo come un valore e penso che sia importante. Non credo che sia necessariamente una caratteristica del mondo e quindi anche del mondo dei media. In alcune persone l’ho trovata, in altre no.

Ora il cerchio si dovrebbe chiudere con l’approdo in futuro di Maurizio Crozza in Rai

Ha firmato un accordo molto importante con Nove che ne limita molto l’azione per fare altre cose.

Un nome che vorresti portare in Rai per la prossima stagione televisiva ?

Nella prima parte del mio mandato ho cercato di portare tante cose nuove in Rai, oggi per me il lavoro è quello di consolidare quello che abbiamo. Va in questo senso l’operazione che stiamo per fare con Virginia Raffaele e il suo nuovo show su Rai2, oltre che Pif su Rai3. Piuttosto che aggiungere ora è il momento di far evolvere i nostri talenti.

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