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Roberto Bolle, La mia danza libera: una collezione di gioielli rari in una vetrina da spolverare

Roberto Bolle e i suoi tanti ospiti in una serata evento su Rai 1, live su Blogo.

pubblicato 8 Ottobre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:01

Una serata rara, commovente, straordinaria per protagonista, ospiti, esibizioni, duetti, coreografie: tutto quello che Bolle ha toccato si è trasformato in oro. Bolle ha raccontato la sua danza con la perfezione del suo movimento e la profondità delle coreografie scelte, ma è come se questo racconto fosse stato scritto con una grafia (televisivamente) incerta su un supporto inadeguato. E vado a dettagliare.

Splendidi i passi a due con le stelle della danza internazionale: da vero brivido sia il Mona Lisa con Alicia Amatriain che il Proust con Timofej Andrijashenko, e forse proprio quello con Misty Copeland è stato più sacrificato (anche a causa di una regia che l’ha macchiata con ralenti e ‘sovraimpressioni’). Hanno funzionato ottimamente le commistioni pop: Bollani che accompagna Bolle alla sbarra è da Teche Rai per sempre, Elio in versione Dean Martin è ‘convincente’ (cit.), Asaf Avidan avrebbe meritato un altro blocco, mentre il balletto con Jovanotti è già cult, anche se privo del ‘brivido’ del live. Decisamente prezioso, poi, il suggestivo passo a due con Carla Fracci, una incredibile 80enne che scherza anche con la Raffaele che la imita e che offre il momento più divertente, e inevitabilmente televisivo, della serata.

Ecco, ‘televisivo’ può essere una parola chiave. Non è parso uno show per la tv, ma uno spettacolo dall’animo profondamente teatrale, il che non è in sé un male se si riesce a fare a meno delle griglie della retorica. E invece l’annunciato viaggio nella danza viene soffocato da una scrittura che vuole sceneggiare la conquista della libertà da parte di Bolle, ma finisce per costringerlo in una gabbia narrativa superflua e controproducente. Una zavorra che coinvolge anche i co-protagonisti: Luisa Ranieri sembra una Fata Turchina col dono della parola, mentre Pannofino viene investito del ruolo di ‘incubo’ persecutorio (come lo definiscono la Ranieri e lo stesso Bolle) che puntella tutto il racconto in voice over,spesso accompagnato dalle immagini di Bolle in piscina, leit-motiv dell’intera rappresentazione quale simbolo di libertà (almeno credo).

Alla fine però il tutto finisce per essere una giustapposizione di momenti splendidi ed emozionanti, intervallati da raccordi inutili ed emotivamente freddi. Il racconto così costruito ha richiesto un’impegnativa dose di sospensione dell’incredulità: a motivare la visione la volontà di vedere Bolle, non di seguire il programma tv, che ha oscillato tra il percorso consapevole nel lavoro del ballerino e il viaggio onirico nelle emozioni della danza, mescolando linguaggi cinematografici (clip) e teatrali (i momenti con Pannofino e Ranieri in scena), momenti puramente televisivi (le brevi interviste) a scelte totalmente fictional (la piscina ricorrente).

Si costruisce, così, una cornice pesante intorno alla leggerissima tela intessuta dai movimenti e dalle scelte coreografiche di Bolle. Paradossalmente è stata la tv ad appesantire la bellezza della danza classica in prima serata.  E infatti il racconto è Bolle. Punto. Ci voleva poco altro.

Mi piace, però, pensare a una costruzione onirica, suggerita dall’arrivo dall’acqua e dal ritorno in acqua del protagonista: Bolle in prima serata è stata una vera visione, un sogno, grazie alla sua perfezione e alla rara collezione di gioielli offerti con le esibizioni con i suoi ospiti. Materiale inestimabile per le Teche Rai. La vetrina in cui sono stati esposti, però, avrebbe meritato un po’ meno polvere e un po’ più di luce, di freschezza, di semplicità, anche nella regia e nel disegno delle luci. Quei fasci bianchi sempre ‘contro’ hanno appannato la potenza del movimento, nascondendolo spesso dietro una cortina lattiginosa. Tagliare i piedi nell’inquadratura finale del passo a due su Proust è quasi da lesa maestà. E mi domando ancora se la scelta di non inquadrare mai da vicino la Fracci nel passo a due con Bolle sia stata una ‘necessità’ o una scelta.

A confermare la ridondanza dello show tv il segmento Flashback, servito a raggiungere le 23.40. Praticamente il best of della puntata appena finita. Un po’ come fa Nove quando replica le nuove puntate di Top Chef. Come svalutarsi da soli, a mio avviso. Perché tappare il buco alla fine? Che senso ha iniziare alle 20.30 per poi ricominciare daccapo? O si ha il coraggio della prima serata old style o si pensa alle tre ore. A meno che le disposizioni della direzione generale non abbiano costretto a un ‘ridisegno’ dei tempi. Ma arrivare alla riproposizione integrale di sketch e coreografie è proprio il grado zero della scrittura/montaggio.

Insomma, sembra quasi che non si sia avuto fino in fondo il coraggio di dedicarsi davvero alla danza, in tutto e per tutto. Un po’ come si è fatto con Zucchero, soffocato dalle tante parole di Giletti.
Ma non è facile portare avanti un’operazione come questa, va ribadito. Non è facile neanche costruirci uno spettacolo. E per perseguire la semplicità ci vuole ancora più coraggio. La Mia Danza Libera ne ha avuto già tanto. Per una prossima volta, che mi auguro ci sia, si potrà nel caso aggiustare il tiro e dare una bella spolveratina al tutto per un risultato davvero impeccabile sotto tutti i punti di vista.

Ad maiora e complimenti. Di lavoro ce n’è stato, e tanto.

Roberto Bolle – La mia danza libera | 8 ottobre 2016 | Diretta

  • 20.10

    Dopo il Tg1 la grande danza su Rai 1.

  • 20.31

    Non c’è un collegamento, ma un’intervista a Bolle per introdurre la serata.

  • 20.38

    L’anteprima è un collage di quello che vedremo tra poco, tra estratti, prove e backstage.

  • 20.39

    Carino Bolle che prende le ballerine e le lancia via. Ma davvero fa simpatia, perché è inatteso. E c’è anche la Fracci. Ma uno dei momenti più attesi sarà, già lo so, il duetto con Jova.

  • 20.44

    Si inizia sul serio. L’apertura spetta a Pannofino. “Un viaggio dentro la bellezza” dice l’attore e ha ragione. Un suo monologo per entrare nel mondo della danza, tra posizioni e canoni.

  • 20.45

    Per iniziare Bolle balla tutte e 101 le posizioni canoniche, diciamo: ma anche su di lui il calzino nero sta male. eh.

  • 20.49

    Una prima coreografia, insomma, per rompere il ghiaccio con la danza per chi a casa è completamente a digiuno.

  • 20.50

    Adesso si simula una coreografia a caso: Pannofino dice i numeri e Bolle esegue i relativi passi. Vabbè.

  • 20.51

    Ma come cade leggiadro a terra, santo cielo.

  • 20.50

    Vabbè, ride pure tenendo la posizione. Vabbè, ma che è bello e bravo lo sapevamo già.

  • 20.55

    Scherzando scherzando, Bolle sta ballando da 10 minuti circa. Complimenti. Alla fine gioco di luci (anche un tantino banalotto) per arrivare alla posizione 101, il cosiddetto 4 di Bastoni.

  • 20.56

    A far da sigla una vera e propria coreografia filmata: il plot è quello di un Bolle terrorizzato dal palcoscenico che si tuffa nella piscina del Teatro per ricomparire sul palco. Vabbè, il passaggio registico non è proprio il massimo.

  • 20.58

    Altra coreografia post-prodotta per illustrare la geometria della danza, con Pannofino sempre voce narrante. Una sorta di lezione sulle linee. Bella.

  • 20.59

    “La danza è la storia di un corpo”. E Bolle è davvero The Body (che Elle Macpherson non se la prenda)

  • 21.01

    Lunga questa parte però. Ora si danza con gli effetti speciali. Tre balletti Prototype.

  • 21.03

    Televisivamente questo inizio è un suicidio. Ma posso dire che lui è commovente?

  • 21.04

    Beh, la recitazione non è il suo forte. Lo regge solo Pannofino, che si spaccia come il suo ‘specchio’. Ma ecco che arriva Luisa Ranieri.

  • 21.05

    Insomma, Pannofino è lo spiritello fastidioso. Luisa Ranieri ha una sua parte: “Quant’è bello! Roberto è un trattato di anatomia”.

  • 21.07

    Si avvicina la Fracci, quella della Raffaele. Ma prima la pubblicità. Eh no! Comunque finora la struttura e lo spirito sono da spettacolo teatrale. La lunga coreografia iniziale mi ha disorientato però.

  • 21.12

    Entra Virginia Raffaele nelle vesti di Carla Fracci: “Complimenti per questa lodevole iniziativa di beneficenza a vantaggio dei ballerini meno promettenti”. Lei è una grande. “Il suo è un nome di fantasia, come Oriella Dorella…”.

  • 21.15

    “Che coscia gloriosa!”.

  • 21.16

    E siamo al passo a due, ovviamente ironico. E divertente. C’è anche un po’ di Tuca Tuca, di Macarena e anche di Andiamo a Comandare. Ma che bravi!

  • 21.19

    “Un applauso per l’addio alle scene di Bolle Roberto”…

  • 21.21

    Ma ecco quella vera che entra in scena per un passo a due suggestivo, tra gli specchi. Bellissimo. Ma è una scelta quella di non mostrarla mai in volto mentre balla? Spero sdi sì.

  • 21.25

    La signora ha 80 anni, eh. Entra ed esce come in un sogno.

  • 21.25

    E c’è anche uno specchio tra la Raffaele e la Fracci.

  • 21.26

    Secondo atto, Jovanotti. E’ una clip. Ah la loro coreografia è montata.

  • 21,31

    O mamma, ancora questa piscina! Ma perché. Non bastano Misty Copeland, Roberto Bolle e una coreografia come Romeo e Giulietta.

  • 21.35

    Ma vogliamo parlare del ralenti? O della sovrapposizione delle immagini? No vabbè, come distruggere un capolavoro.

  • 21.37

    Un’inquadratura ‘pulita’ di loro due che ballano non c’è. Però si stringe sul bacio.

  • 21.38

    Da un grande classico a una coreografia metropolitana e contemporanea, con Asaf Avidan ad accompagnare dal vivo. Con Bolle balla Anna Tsygankova.

  • 21,43

    Il momento intervista con Luisa Ranieri che entra in scena apposta. Praticamente intervista sia Avidan che Bolle.

  • 21.45

    Paola Cortellesi canta e Micaela Ramazzotti balla: Bolle è tra due fuochi. Convincente la Ramazzotti, complimenti. Mica facile!

  • 21.49

    Per parlare del film, però, c’è Pannofino.

  • 21.50

    Sta per arrivare Bollani. Ora pubblicità.

  • 21.58

    Luisa Ranieri cerca di raccontare la fatica del diventare ballerino, invitando Bolle alla sbarra. E c’è anche il pianista. Si trova lì per caso Stefano Bollani.

  • 22.00

    Due spettacoli della natura. Poteva mancare il ballo del Qua Qua? E c’è anche il tango.

  • 22.05

    Sta piscina compare a mo’ di cambio scena. Niente di meglio?

  • 22.05

    Per fortuna si torna a ballare. Ma queste luci che nascondono i movimenti?

  • 22.06

    Però se si muovono i ballerini forse non c’è neanche tanto bisogno che si muovano le camere… E TOGLIETE QUESTI FASCI DI LUCE! Bolle si spoglia. Cioè, con la maglietta non lo fanno stare mai, praticamente…

  • 22.12

    Passo a due con Alicia Amatriain: si tratta di Mona Lisa sulla musica composta da Itzik Galili, ottenuta con i suoni di una macchina da scrivere.

  • 22.13

    Ci si prepara a Elio.

  • 22.13

    Elio fa il crooner con un brano di Dean Martin e accompagna Bolle in una coreografia che fa tanto anni ’50

  • 22.19

    Nicoletta Manni, la prima ballerina della Scala, ha ballato con Bolle sulle voce di Elio in versione Dean Martin.

  • 22.19

    Bolle ricorda che ha conosciuto Elio per un ciclo di doc girati su e a Milano. Panegirico di Elio: “Bolle non ha limiti”.

  • 22.27

    Torna la danza classica. Siamo sul Lago dei Cigni, con Tchaikovsky. Ma che meraviglia. Con Bolle c’è di nuovo Anna Tsygankova.

  • 22.35

    Altro passo a due, questa volta tutto al maschile. Ma che bella che è questa coreografia. E’ uno dei quadri del balletto che Roland Petit ha dedicato a Proust. Ah ecco. Con Bolle ha ballato Timofej Andrijashenko, della Scala.

  • 22.43

    E no, però! Tagliare i piedi nell’inquadratura della posa finale no, su! Intanto pubblicità.

  • 22.49

    Questa voce narrante è solo pesante. Se fosse in scena sarebbe meglio e meno retorico.

  • 22.49

    La grande tradizione del balletto ottocentesco nell’Excelsior. E non c’è saggio di danza che non l’abbia proposto.

  • 22.51

    Ma una mezza giacchetta mettetegliela a questo pover’uomo. Col fregio soltanto sembra Tarzan. Lei è sempre Nicoletta Manni.

  • 22.54

    Un saluto e una piccola intervista alla Manni, prima ballerina della Scala. Ha iniziato a due anni e mezzo.

  • 22.55

    Siamo al gran finale?

  • 22.57

    “Lei si è comportato egregiamente” dice Pannofino nelle vesti di incubo della serata (come dice Bolle, eh). E c’è l’atteso valzer con Luisa Ranieri sulle note di Cheek to Cheek.

  • 22.58

    Un viaggio nella danza, nella perfezione del corpo, dice Luisa Ranieri.

  • 23.00

    Assolo su un amore non corrisposto che porta al suicidio. La musica è L’Arlesienne, di Bizet, la coreografia di Petit.

  • 23.01

    E Bolle scompare nella luce.

  • 23.03

    E da dove è arrivato se ne va: torna a danzare nell’acqua.

  • 23.04

    Pannofino e la Ranieri lo guardano andar via. Allora, se la mettiamo in una dimensione onirica ci può anche stare, Ma

  • 23.05

    In effetti è un po’ come se si fosse trattato di una ‘favola’, ma ci vuole una discreta sospensione dell’incredulità per rendere questo racconto armonioso. La cornice narrativa è forse stata la parte più debole di tutto lo spettacolo.

  • 23.11

    Per fare l’ora scatta “La mia danza libera – Flashback”, col backstage e le prove. Non c’è il suono originale, ma Giorgia che canta Tu mi porti su, come all’inizio.

  • 23.13

    No, ma ripropongono lo sketch della Raffaele. Integralmente. Non le prove.

  • 23.27

    E poi fanno vedere il passo a due con Misty Copeland. Ma che senso ha.

  • 23.33

    Si continua con le tre coreografie dedicate alla geometria perfetta del movimento.

  • 23.39

    E finisce così.

Roberto Bolle – La mia danza libera | Anticipazioni

Rooberto Bolle & Friends, Firenze Giardino di Boboli

Dopo la musica, Rai 1 si dà alla danza con una serata-evento dedicata all’étoile ‘dei due mondi’, Roberto Bolle ne La Mia Danza Libera, in onda questa sera, sabato 8 ottobre, dalle 20.35 che seguiremo live su TvBlog.

Una sfida per il danzatore, unico al mondo ad essere contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala e Principal Dancer dell’American Ballet, che ora debutta nel mondo della tv come conduttore e ospite di un programma tutto suo, in cui si mescolano il mondo del balletto classico internazionale e quello dello spettacolo italiano, con duetti e pas de deux già pronti a entrare nella storia dello show. Si pensi all’atteso passo a due di Jovanotti e Bolle. Ed è solo uno dei momenti previsti nell’arco della serata ideata dallo stesso Bolle con Gianpiero Solari, prodotta da Rai1 in collaborazione con Ballandi Multimedia e con la consulenza artistica di Artedanza Srl, scritto con Pamela Maffioli, Davide Corallo, Davide Montagna, Greta Cappelletti, Gianluigi Attorre, per la regia di Cristian Biondani. Il tutto ambientato nel Teatro Parenti.

Tanti gli ospiti attesi. Vediamo di chi si tratta.

Roberto Bolle – La Mia Danza Libera | Gli ospiti

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Ad affiancare Bolle per l’intera serata c’è una sempre bellissima, e raffinata, Luisa Ranieri, insieme a Francesco Pannofino, chiamato fare da ‘battitore libero’.

Per restare nel mondo del cinema, tra gli ospiti ci saranno Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti, oltre a Virginia Raffaele, già pronta per il ritorno di Carla Fracci su Rai 1.

A proposito di danza, poi, attesa la splendida Misty Copeland, la prima Principal Dancer afroamericana dell’American Ballet Theatre di New York, per la prima volta in tv in Italia e per la prima volta Giulietta accanto al Bolle Romeo. Tra le altre star del balletto internazionale che calcheranno il palcoscenico insieme a Roberto Bolle ci saranno anche la giovane Prima Ballerina della Scala Nicoletta Manni e l’incredibile ballerina basca Alicia Amatriain.

Su fronte musicale presenti  Stefano Bollani, Asaf Avidan, Jovanotti ed Elio: una serata che si presenta eclettica fin dalla lista degli ospiti.

Roberto Bolle – La Mia Danza Libera | Come seguirlo in tv e in streaming

Un’unica serata in onda sabato 8 ottobre, in prime time, rigorosamente su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su Raiplay. Sarà poi disponibile on demand sul portale video della Rai.

Roberto Bolle – La Mia Danza Libera | Second Screen

A coprire l’evento sul web si è impegnata tutta la struttura social della Rai, con la pagina FB di Rai 1 e l’account Twitter in prima linea. Gli hashtag sono #LaMiaDanzaLibera e #RobertoBolle. Attesi anche contenuti esclusivi da domani, domenica 9, su JovaTv, il canale di Jovanotti che ha promesso di raccontare tutto il backstage della sua partecipazione e del suo ‘passo a due’ con Bolle.


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