
Interrompo il flusso
RockPolitik (a proposito, a me è sembrato uguale a tutti gli altri programmi di
Celentano… era simile pure la scenografia… non capisco cosa ci sia tanto da stupirsi, dibattere, indignarsi o entusiasmarsi… ah sì forse perché è rimasto uno dei pochissimi a poter dire in tv quello che la maggior parte della gente si dice quotidianamente per strada; magari in un paese normale, con una televisione normale e un livello medio di cultura critica non farebbe così scalpore…), per segnalare – come al solito – un film. Ma questa volta sulla tv in chiaro. Addirittura su
Raiuno, alle
3.45 di questa sera:
Zeder, di
Pupi Avati. Piccolo classico dell’horror zombesco italiano con protagonisti
Gabriele Lavia e
Anne Canovas, che vede al centro dei fattacci (neanche troppo
splatter per il genere, in realtà) i famigerati
terreni k in grado di far resuscitare i morti. Che come si sa, al cinema in genere non gradiscono e se la prendono a morte con i vivi.
Vi ricorda per caso un romanzo di
Stephen King?… il film, comunque, è venuto prima.
Tra gli sceneggiatori, anche
Maurizio Costanzo, in quegli anni abituale collaboratore di
Avati e sceneggiatore notevole… che sia poi rimasto lui stesso vittima dei suoi
terreni k?…