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Ulisse, Rai 1 rispetti il piacere della scoperta…

Ulisse – Il Piacere della scoperta su Rai 1: Alberto Angela parte dalla Cappella Sistina.

pubblicato 29 Settembre 2018 aggiornato 2 Novembre 2020 09:49

“Il vero risultato non lo vedremo domani quando arriveranno gli ascolti, ma stasera: è il fatto stesso che vada in onda Ulisse nel sabato sera della rete Ammiraglia. Guardare a domani è un po’ come guardare il dito che indica la luna”.

Difficile non considerare sacrosante le parole con cui Alberto Angela ha chiuso il lancio al Tg1  della prima puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta su Rai 1 di sabato 29 settembre. Sacrosante perché di fatto la vittoria della Rai è già nel realizzare in-house un prodotto come questo – e non da oggi, anzi da anni nel prime time del sabato anche se su Rai 3 – e tanto più nel proporre cultura e divulgazione nella collocazione più prestigiosa del palinsesto della propria Ammiraglia. Lo si è detto in occasione di Stanotte a Pompei, lo si ripete quasi a mantra per la prima delle quattro puntate di Ulisse. Coraggio, missione di servizio pubblico, unicità nel panorama tv pubblico e generalista europeo: tutto giustissimo. Proprio per questo stonano alcune scelte che sembrano essere state fatte per portare il programma a coprire un orario quanto più possibile vicino a quello, comunque irraggiungibile, della concorrenza. Nel caso di specie, la prima di Tu sì que vales su Canale 5.

Nella costruzione della puntata si è avvertita una certa diluizione di alcuni passaggi, quasi a voler allungare il racconto per arrivare a una pezzatura buona per il prime time di Rai 1, non necessariamente identica a quella del sabato sera di Rai 3. Non si spiega sennò il lungo teaser sulla prossima puntata,  dedicata a Cleopatra, che ha fatto da coda al debutto di stasera. Sembrava quasi si volesse iniziare subito a raccontare dell’affascinante imperatrice egiziana per non lasciar andar via gli aficionados rimasti a seguire le due ore e mezza della prima puntata. Per il debutto Alberto Angela ha optato su un gran classico della sua collezione, la Cappella Sistina.

La Cappella è stata  il mezzo, per raccontare il Rinascimento: missione ambiziosa, compiuta per gli obiettivi tv nonostante la difficoltà di rendere un periodo storico, sociale, politico e  artistico di un cinquantennio che ha segnato la cultura occidentale. Le tensioni tra i Medici e il Papato, con la congiura de’ Pazzi, i legami economici tra Lorenzo e Giulio II, le disfide Vaticane, la Roma in guerra, gli interessi economici, le rivalità artistiche fanno da cornice e sostrato al racconto della realizzazione tecnica della Cappella. La vita di Michelangelo, le vicende dei Papi, la scoperta dell’America aiutano a collocare la maestosità dell’opera – e il suo significato extra-artistico – nel quadro della storia umana, ma soprattutto a creare un racconto in crescendo che non bruci subito il gran finale, ovvero il Giudizio Universale, ma ci arrivi per gradi, svelando progressivamente le caratteristiche dei personaggi e le loro vicende. Proprio come in una fiction che procede per flashback  e storylines. Si crea un intreccio, dunque, che talvolta sa di aggiunto per fare volume: la parte sulle manifatture dei Gobelins, ad esempio.

Come in altri casi, il racconto ha previsto degli ospiti: la parte fictional, cara al racconto di Angela, è stata tratta da un altro prodotto internazionale di casa Rai, I Medici. Si ‘approfitta’ dell’arte italiana anche con l’invito a partecipare porto a Enrico Lo Verso, che interpreta gli scritti e i tormenti di Buonarroti forte dell’esperienza maturata come protagonista del film Michelangelo – Infinito, ora nelle sale e per il quale si finisce per avvertire un po’ l’effetto promozione. In fondo un classico del sabato sera. Gigi Proietti puntella il racconto, dando voce ai Papi o evocando il Minosse della Divina Commedia senza mai interagire con Angela, restando un po’ corpo estraneo al racconto, ma molto ancorato al ‘paratesto’ offerto dai break pubblicitari, che non dimenticano la terza serie di Una Pallottola nel cuore. Tutto ruota intorno ad Angela, anche i blocchi promo e pubblicitari.

Se la storia della Cappella è già stata raccontata (anche dallo stesso Angela), è il modo usato per (ri)farlo, sono le scelte narrative fatte che attraggono. Non mi riferisco tanto alla capacità affabulatoria di Alberto Angela, ormai garantita, quanto alle soluzioni di regia e di messa in scena utilizzate per dare sempre qualcosa in più: l’inquadratura dal basso col cromakey dà una prospettiva inedita e non esperibile se non attraverso il mezzo tv; l’ingresso in Cappella con la steadycam all’inizio, invece, cerca di restituire al telespettatore a casa il senso di vertigine che si ha entrandovi e permette di avvicinarsi alla libertà di movimento dello sguardo di chi percorre volta e pareti senza la pulizia di una ripresa su cavalletto. Uno speciale sul backstage tecnico sarebbe una chicca da Teche almeno quanto la serie. E il prodotto resta una chicca televisiva, anche senza HD, anche senza il 4KHD, anche col tubo catodico: la forza delle immagini e il rispetto con cui la regia tratta i capolavori, anche quando le lavora in graphic, è da tramandare ai posteri.

Per il resto la differenza tra Ulisse e il ciclo di Stanotte… si percepisce, ed è bene che sia così. Per quanto tutti siano degli ‘eventi’ televisivi, l’eccezionalità di un racconto come quello di Stanotte… resta integro rispetto a una formula forse più schematica, per certi versi meno emozionante, che si ritrova in Ulisse. L’emoedutainment di Stanotte diventa narrazione divulgativa in Ulisse: le vendette trasversali di Michelangelo consumate a mezzo ‘visual’, le guerre tra Medici e Papato per prestiti non concessi, le rivalità tra primedonne dell’arte, le diverse vie della celebrazione della propria grandezza prima che di quella di Dio, in sintesi le miserie umane dietro a uno dei grandi capolavori dell’umanità sono gli ingredienti stessi della narrazione divulgativa, sono le leve che stimolano il piacere televisivo della scoperta. E’ bene che Rai 1 rispetti il piacere della ricerca e non lo intacchi in nessun modo con trucchetti da ascolti: Ulisse non ne ha bisogno.

Ulisse – Il piacere della scoperta, diretta Rai 1: Cappella Sistina

Ulisse – Il piacere della scoperta, anticipazioni prima puntata 29 settembre 2018

Ulisse – Il Piacere della Scoperta debutta su Rai 1 dopo oltre un decennio di onorato servizio su Rai 3 e conquista la prima serata del sabato sera a partire da questa sera, 29 settembre 2018, con la prima delle quattro puntate previste per questo ciclo autunnale, che seguiremo live su TvBlog. Sabato prossimo, 6 ottobre, si racconterà Cleopatra, con la partecipazione dei 2Cellos e di Luca Ward, quindi sabato 13 spazio al rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, di cui si parla anche con la senatrice Liliana Segre, quindi ultima puntata alla scoperta dell’Imperatrice Sissi.

 

Ulisse su Rai 1 | Anticipazioni Cappella Sistina

Il viaggio di Alberto Angela inizia col Giudizio Universale dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina. Muovendosi tra Roma, Firenze e Londra, Alberto Angela rievocherà personaggi, storie, idee del Rinascimento, facendo rivivere i protagonisti legati alla Cappella come Michelangelo, Raffaello, Botticelli, Perugino e papi come Sisto IV, Giulio II e Leone X. Ospite della puntata, e di tutto il ciclo, Gigi Proietti.

Ulisse su Rai 1, il programma

Il programma è una produzione Rai, interamente girata in 4K Ultra HD, realizzata dal Centro di Produzione Tv Rai di Napoli. La prima puntata è frutto della collaborazione tra Rai, Vatican Media e Officina della Comunicazione.

Ulisse – Il piacere della Scoperta 2018 è un programma di Alberto Angela,  scritto con Aldo Piro, Fabio Buttarelli, Barbara Gallavotti, Vito Lamberti, Emilio Quinto, Stefano Varanelli, a cura di Lucia Madia e Caterina Del Papa, per la regia di Gabriele Cipollitti.

Ulisse, come seguirlo in tv e in live streaming

Ulisse di Alberto Angela va in onda da sabato 29 settembre 2018 dalle 21.25 su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) per quattro settimane. E’ possibile vederlo anche in 4K sul canale Rai4K, diffuso via satellite a 13° est grazie alla partnership di Rai con Eutelsat ed è visibile sulla piattaforma Tivùsat al tasto 210 (sui televisori 4K con CAM Tivùsat).

Ulisse, second screen

Per seguire le ultime news sui programmi di Alberto Angela sui social ci si può affidare all’account ufficiale Instagram dei suoi programmi. L’hashtag è #Ulisse, ma il programma ha una sua pagina su Raiplay.