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La mafia voleva uccidere Sigfrido Ranucci, la rivelazione nella puntata di Report di stasera (VIDEO)

La mafia voleva uccidere Sigfrido Ranucci. Ecco il video con la rivelazione sul conduttore di Report (in onda stasera su Rai3)

4 Gennaio 2021 19:10

La mafia voleva uccidere Sigfrido Ranucci. La rivelazione è contenuta nell’intervista realizzata dallo stesso conduttore di Report a Francesco Pennino. Si tratta di un pregiudicato secondo cui i Madonia volevano uccidere il giornalista nel 2010, dopo la pubblicazione del libro Il Patto, scritto a quattro mani dallo stesso Ranucci e da Nicola Biondo.

La decisione, secondo quanto rivela Pennino che in quel periodo si trovava in carcere e aveva incontrato alcuni esponenti della famiglia Madonia, non fu messa in atto perché stoppata da Matteo Messina Denaro, personaggio più influente della mafia e tuttora latitante.

Nel video, anticipato alcune ore fa sui social di Report e che vi proponiamo qui sotto, si sente Pennino pronunciare la frase “i Madonia volevano pagare per ammazzarti“.

La puntata di stasera dello storico programma di inchieste di Rai3 sarà interamente dedicata alla presunta trattativa Stato-mafia, con i depistaggi clamorosi sui più importanti fatti di cronaca e degli attentati che hanno sconvolto le coscienze e scosso la nostra democrazia.

Prima ancora che vada in onda, intanto, è polemica per la parte che riguarderà Bruno Contrada. In particolare, il legale dell’ex agente segreto, Stefano Giordano, è convinto che “assisteremo all’ennesimo processo fatto in televisione a Contrada, servizi segreti, carabinieri, trattative varie e all’ennesimo tentativo di influenzare il contesto giudiziario nel corso di processi in itinere con effetti straordinari massmediali“.

L’avvocato Giordano, in una nota riportata da Magazinesicurezza.it, ha fatto sapere di aver diffidato Report “a non mandare in onda l’intervista fatta a Contrada un anno fa , in contesto diversissimo“.

Come noto, non si tratta della prima polemica che coinvolge il programma di Rai3 nato con Milena Gabanelli e ora nelle mani di Sigfrido Ranucci. In passato, infatti, fu al centro di bufere mediatiche che talvolta sembravano poterne mettere a rischio la sopravvivenza in palinsesto. Tra le querelle più recenti quella con la Lega per i costi del programma.