Rintocchi di campane per il Grande Fratello
Oh, certo, lo share è più alto di quello di Don Matteo. Càpita, quando le trasmissioni durano di più. Ma il dato è tratto: i milioni di spettatori sono di meno, il Grande Fratello vacilla – e non è che ci sia da sorridere, se di là c’è il melenso e clericale Terence, che almeno quando eravamo giovani faceva a cazzotti, con uno che almeno non si era ancora dato alla politica – e non va più come prima.
Oh, certo, certo, qualcuno commenterà che gli ascolti sono i migliori di sempre – è ancora vero? – ma da due settimane, nonostante gli sconvolgimenti, nonostante le Manlò piangenti, i Fefé con giacche così belle e coatte che non si possono mandare via anche se sono stati eliminati, la generica beneficenza, i matrimoni vagheggiati e le conduttrici minacciose e gambe-lunghe, be’, il GF sta perdendo, signori. E questo è un dato, inconfutabile, finché morte non ci separi. Come dite? I dati? Don Matteo: 6.576.000, 27.87% primo episodio – 6.318.000, 28.27% secondo episodio. Grande Fratello: 6.153.000. 30.38% (ma lo share, come detto, è condizionato dalla lunghezza del programma).
E in calce a tutto ciò, signori, licenziate il responsabile della regia del monitor che sta sul tavolo. Ieri sera durante il colloquio fra la Marcuzzi e Rosario non ne ha imbroccata una.
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