Regular Show, la sit-com animata e provocatoria su Cartoon Network


C’è un cartone animato iniziato in sordina ad ottobre scorso intitolato “Regular Show” in onda su Cartoon Network (da aprile va in onda tutti i giorni alle 21.15). Creato da J.G. Quintel, nasce come cortometraggio che ha poi dato il via alla serie vera e propria. Il cartoon decisamente provocatorio ed esilarante si è creato un gruppo di estimatori che amano l’originalità dei plot, e l’umorismo lontano da ogni altra produzione in onda. Negli States è appena iniziata la terza stagione, e a breve anche sul canale italiano arriveranno gli episodi inediti.

La serie é una sit-com animata divertente con una coppia di amici di infanzia, due animali parlanti: l’uccello ghiandaia blu Mordecai e il procione Rigby. Mordecai è un ventenne responsabile, e consapevole che può morire da un momento all’altro, e Rigby un eterno-adolescente iperattivo e sfrontato. Accanto a loro, che lavorano come custodi di in parco, ci sono dei personaggi bizzarri e surreali.

Pops, un gigantesco lecca-lecca dall’aspetto umano ma privo di ogni contatto con il mondo esterno. Benson, il responsabile del parco, un distributore di gomme da masticare antropomorfizzato che controlla i due a vista, e vorrebbe tanto cacciarli via. Skips, lo yeti che non cammina e si muove solo a balzi. Esperto e forzuto, lavora nel parco e ripara tutto quello che Mordecai e Rigby rompono. Muscle Man, preso solo dai suoi muscoli, e Hive Five Ghost, il fantasma che fa continui scherzetti. C’è anche un rappresentante del gentil sesso, ma il suo ruolo è secondario: Margaret, il pettirosso che lavora come barista al bar del parco ma frequenta l’Università, per la quale Mordecai prova un sentimento non corrisposto (Margaret non ne è consapevole).

In fondo Benson non ha tutti i torti, perchè Mordecai e Rigby sono dei veri scansafatiche con una gran voglia di divertirsi invece di fare il solito lavoro noioso. Non si lasciano sfuggire alcuna occasione che li faccia divertire e si ritrovano senza volerlo in una serie di situazioni pazze. Aprire inavvertitamente portali verso altre dimensioni, liberare personaggi di videogiochi, spedire accidentalmente i colleghi sulla luna o evocare demoni. E questi sono solo alcune delle disavventure in cui incorrono i protagonisti perchè il loro unico scopo è trasformare una “regolare” giornata di lavoro in una avventura esilarante. E riescono sempre nell’intento.

Non è indirizzato ai bambini, in alcuni punti è crudo e ci sono battute con riferimenti al sesso, ma non è assolutamente volgare, vuole solo divertire e riesce bene nell’intento. E’ intelligente e acuto come una qualsiasi commedia tradizionale in quanto parte da situazioni banali e le trasforma in avventure surreali. L’animazione è frizzante. Da vedere.