Quelli che il calcio si dà all’Inchiest telefonata. L’Ocone-Gabanelli è déjàvu

Pensavo fosse satira, invece era bordata. Lasciano sempre più l’amaro in bocca gli inserti comici di Quelli che il calcio. Lucia Ocone ha rispolverato un suo vecchio cavallo di battaglia, la conduttrice di Report Milena Gabanelli, con una serie di promo che lasciano il tempo che trovano.

Quelli che il calcio, l’Ocone-Gabanelli e Inchiest (foto)

Ecco il primo:

“Dietro un cuba libre c’è un mondo. Ogni fine settimana nella testa degli italiani porta una sbronza che levate. Come si supera l’hangover?”.

Persino più demenziale il secondo:

“Dietro al Trentino Alto Adige c’è un mondo. Se 33 trentini entrano a Trento tutti e 33 trotterellando cosa dirà l’EUropa di tre tigri contro tre tigri tutte tre tigrando?”

Per non parlare del suo annuncio della pubblicità:

“Chi cambia canale è un burfaldino”.

Insomma, la Gialappa’s Band è talmente abituata a circondarsi di vecchi amici che non ha più voglia di rischiare. La sensazione è quella di un “portiamoci a casa la puntata con la mano sinistra”.

Così è scivolata addosso anche la nuova rubrica Inchiest, per rubare alla ‘Gabanelli vera’ un inviato del suo programma. Un improbabile Timòteo Rabbia ha messo a confronto i mezzi pubblici italiani con quelli danesi, finendo poi per farsi offrire dal responsabile della capitale europea un sacchetto di erba (tanto la canna è legalizzata). Niente di più telefonato.

Questo è quello che passa al convento del Mai Dire Rai.