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Indagine sulla parapsicologia, su RaiPlay torna l’inchiesta di Piero Angela sul paranormale

A pochi giorni dal primo anniversario della sua scomparsa, su RaiPlay torna Inchiesta sulla Parapsicologia di Piero Angela

11 Agosto 2023 11:56

Si avvicina il primo anniversario della scomparsa di Piero Angela, avvenuta il 13 agosto 2022, ma la sua presenza è più che viva nell’offerta Rai: l’eredità raccolta dal figlio Alberto con Noos – L’avventura della conoscenza ha rinnovato i fasti dei cicli estivi di Super Quark, mentre la versione ‘Plus’ di Super Quark è in onda nei pomeriggi di Rai 3. L’omaggio a Piero Angela pensato dall’azienda, però, passa soprattutto per la riscoperta e la riproposizione di alcuni dei titoli più interessanti, e ancora oggi innovativi, della carriera del giornalista. Tra questi si annovera di certo Indagine sulla parapsicologia, un’inchiesta in cinque puntate andata in onda nel 1978 e che Rai Teche ripropone da venerdì 11 agosto su RaiPlay.

Indagine sulla parapsicologia di Piero Angela

«In questa inchiesta mi sono posto inizialmente una domanda: i fenomeni paranormali esistono oppure no? Se non esistono sarebbe bene saperlo; se invece esistono perché mai non ci sono massicci programmi di ricerca in quella che sarebbe la più grande rivoluzione scientifica dopo Galileo?»

Così Piero Angela introduceva la sua lunga inchiesta sul paranormale, andata in onda su Rai 1 dall’1 al 29 aprile del 1978. Un lavoro, durato più di un anno, col quale Angela ha voluto analizzare alcuni fenomeni paranormali da un punto di vista strettamente scientifico, come nel suo costume. Un inchiesta condotta con approfondimenti e interviste a scienziati e ricercatori di parapsicologia in modo da fornire un quadro ampio sui fenomeni legati a medium, veggenti, guaritori, rabdomanti e simili. Il programma fece registrare all’epoca oltre 6 milioni di spettatori: 35 anni dopo la sua prima messa in onda resta un contenuto unico per la sua capacità di presentare al grande pubblico il funzionamento e l’applicabilità del metodo sperimentale.

Il caso Uri Geller

Siamo alla fine degli anni ’70 e l’attenzione del grande pubblico per i fenomeni paranormali era nutrita da personaggi capaci di suscitare la curiosità e l’interesse dei media. Tra questi quello dell’israeliano Uri Geller, noto per le sua ‘capacità’ di piegare cucchiai, fermare orologi e riprodurre disegni con la sola forza del pensiero. Prove scientifiche, test in laboratorio, ma anche le testimonianze dei ‘pentiti’ permisero di smontare alcuni dei trucchi più comuni. Un contributo particolare al programma venne dal prestigiatore nordamericano James Randi, da sempre specializzato nel replicare i trucchi di sedicenti maghi e sensitivi al fine di dimostrare l’inesistenza dei loro “poteri psichici”. A questi si aggiunse un ex medium, Lamar Keene, che svelò i meccanismi più comuni per ‘raggirare’ i clienti.

I sondaggi di Piero Angela

Nelle cinque puntate sono stati messi sotto la lente del microscopio episodi di guarigioni miracolose, telepatia, chiaroveggenza, precognizione e psicocinesi. Stando a quanto riporta l’US Rai, Angela commissionò all’ufficio opinioni della RAI un’indagine per verificare la fiducia del pubblico rispetto a questo genere di fenomeni che fu condotta prima e dopo aver visto la trasmissione: il credito dato al paranormale risultò dimezzato. Trascorso del tempo, il sondaggio venne ripetuto una terza volta e fu riscontrato che si era tornati agli stessi livelli di credibilità del periodo precedente alla messa in onda. È sempre utile, quindi, riproporre contenuti del genere.

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