Parenti Talenti, il migliore dei tre?

Può anche darsi che la giovanissima Elisa Isoardi non fosse ancora pronta per un prime time su RaiUno. Può darsi che le esperienze a Miss Italia (nel 2000 conquista la fascia di Miss Cinema), Italia che vai, Effetto Sabato, Sabato & Domenica Estate non fossero sufficientemente propedeutiche a un simile salto di qualità.

Può darsi, ma sinceramente resto dell’idea che prima o poi si debba sperimentare. E’ vero, ieri sera, nel terzo numero zero proposto dai sabati di luglio di RaiUno, Parenti Talenti, Elisa ha peccato di inesperienza. E ci mancherebbe altro. Classe 1982, ha tutto da imparare – e ha già imparato tanto – e ha tutto il tempo di farsi le ossa con la prossima stagione di Effetto Sabato.

Quanto al format, Parenti Talenti – una delle tre idee originali e non riadattate da format esteri, insieme al prossimo venturo Ciak si canta e a Incredibile! – sembra interessante e sembra avere tutte le carte in regola per accedere a un prime time di RaiUno: ha i meccanismi del talent show ma anche l’appeal necessario per entrare nei cuori del target storico della rete ammiraglia; c’è lo scontro, sì, ma fra due famiglie (i Paglino contro gli Scopece, in questa prima puntata. E a cercarli su Google si scoprirà che, sì, sono davvero dei dilettanti con talenti in cerca di espressione. L’immagine sopra, di Maria Giulia Scopece, per esempio, è tratta dai finalisti del festival Nota d’oro, 2004) – ci capiamo, no? – , c’è il nazional popolare (dalla sigla alle varie scelte di esibizione), ci sono tutti gli ingredienti per fare bene e per far sì che questa produzione Magnolia possa portare alcune delle caratteristiche dei lavori made-in-Giorgio-Gori sul Primo Canale, con più costanza.

E voi, cosa pensate dei tre format visti fin qui?