Home Report Milena Gabanelli sul caso “Report-vaccini”: “97 ne parlano, 3 hanno visto la puntata”

Milena Gabanelli sul caso “Report-vaccini”: “97 ne parlano, 3 hanno visto la puntata”

Report, Milena Gabanelli interviene sulla “polemica vaccini”. Ecco le dichiarazioni a Quante Storie.

pubblicato 20 Aprile 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 10:52

Bufera su Report. Il programma d’inchiesta di Rai 3 è stato messo sul piatto dell’inquisizione per come ha affrontato il tema della vaccinazione anti-Hpv (e i presunti effetti avversi a questo tipo di vaccino per prevenire il tumore al collo dell’utero) nella puntata di lunedì 17 aprile. C’è chi si è indignato, chi ne ha chiesto la chiusura e chi si è poi scusato. Il conduttore – e autore dell’inchiesta – Sigfrido Ranucci, infatti, ha scritto al Corriere della Sera assumendosi “ogni responsabilità” se “non sono stato sufficientemente chiaro”. “Ogni chiarimento” sarà dato ai telespettatori “nella prossima puntata di Report“.

Oggi, poi, è intervenuta anche Milena Gabanelli (storico volto del programma). La giornalista ha parlato della vicenda a Quante Storie, il programma di Corrado Augias in onda proprio su Rai 3: “Ho capito che in tre hanno visto la puntata e in 97 ne parlano. E’ un argomento molto sensibile (quello dei vaccini, ndr), non c’è discussione tra chi è critico e chi dice ‘non se ne discute nemmeno’. Nominare la parola vaccino automaticamente tira dentro a questi schieramenti opposti, animandoli in maniera spesso pretestuosa e strumentale come in questo caso. Non si è parlato di un vaccino obbligatorio, forse se ne è parlato in termini discutibili, ma non si è detto ‘non bisogna vaccinare'”.

Secondo lo stesso Augias “è stata un’imprudenza parlarne in quel modo e in questo momento”. “Può essere”, ha risposto la Gabanelli. “Ranucci è stato il mio co-autore per dieci anni, non dubito né della sua correttezza né della sua scrupolosità. Certo, non siamo due anime sovrapposte. Io ho una mia modalità, lui ha la sua. A volte si possono sottovalutare delle reazioni legate a temi così sensibili nei quali bisogna invece dosare le parole”.

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