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Gabanelli: preparo la mia rottamazione, non voglio un contratto dalla Rai

Milena Gabanelli riparte con dodici puntate di Report contro la classe dirigente italiana. Ma non vuole un contratto dalla Rai

di grazias
pubblicato 18 Ottobre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:57

Il 14 ottobre è partita su Rai 3 la nuova edizione di Report condotta dall’inossidabile Milena Gabanelli. La free lance ex inviata di guerra rivela a Donna Moderna che l’obiettivo principe delle dodici puntate del format sarà quello di bersagliare la classe dirigente italiana rea di aver fatto più danni della crisi internazionale, a suo parere.

La giornalista spiega inoltre quanto sia deleterio il proprio lavoro per i suoi nervi. Se quando era inviata di guerra rischiava la pelle, ora si dice a rischio di esaurimento nervoso anche se non ha la minima intenzione di fermarsi perchè crede che informare sia l’unico modo di poter cambiare le cose in Italia:

Il mio lavoro è sfibrante, ma non me l’ha ordinato il medico. Lo faccio perchè è il mio mestiere, lo so fare, mi piace e spero possa anche essere utile. Cambia sempre qualcosa quando si riesce a fare bene questo lavoro: informare è l’unico modo che permetta alle persone di scegliere consapevolmente. Inoltre ci sono inchieste che hanno portato all’avvio di indagini o alla modifica di qualche legge.

Dopo quindici anni di servizio pubblico però la Gabanelli non ha ancora ottenuto un contratto di assunzione dalla Rai, mentre suoi altrettanto eminenti colleghi (citofonare Santoro per ulteriori informazioni) vengono contesi dalle reti tv con promesse di ingaggi milionari. Rosicherà?

Un contratto alla Rai io non l’ho mai chiesto. Nè un’assunzione, nè i milioni. Sono una persona libera, una free lance e mi va bene così

Quindi basterebbe chiedere un contratto milionario alla Rai per ottenerlo? Prendiamo nota. Detto ciò la giornalista si dice felice di andare in onda la domenica perchè così riesce ad evitare la sfida col milionario Santoro. E’ bene che ogni sera lo scontro alla conquista dell’Auditel si faccia tra programmi diversi, in modo che il pubblico possa scegliere ciò che più gli piace, dice.

L’intervista si chiude con una domanda sui suoi progetti futuri o, comunque, sulla sua eventuale necessità di fare altro nella vita oltre al giornalismo d’inchiesta. La risposta non lascia ben sperare:

Soprattutto di questi tempi ho solo voglia di preparare la mia rottamazione.

Rai 1