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Liveblogging (in differita) dell’81esima serata degli Oscar da Los Angeles (+ Gallery)

Ecco per tutti i lettori di TvBlog la cronaca (in differita) dei momenti piu’ importanti della serata degli Oscar che si e’ svolta questa notte a Los Angeles al Kodak Theatre. Gli Oscar sono un importante evento per l’intero business dell’intrattenimento mondiale, oltre che un evento televisivo di grande rilievo. Ecco perche’ rivestono un ruolo

di corbetz
23 Febbraio 2009 04:46


winners oscar boyle Ecco per tutti i lettori di TvBlog la cronaca (in differita) dei momenti piu’ importanti della serata degli Oscar che si e’ svolta questa notte a Los Angeles al Kodak Theatre. Gli Oscar sono un importante evento per l’intero business dell’intrattenimento mondiale, oltre che un evento televisivo di grande rilievo. Ecco perche’ rivestono un ruolo primario per individuare anche quali sono le nuove tendenze di linguaggio/temi e tecnologie che hanno colpito i membri dell’Academy e quindi l’industria in generale.

Il Red Carpet ha visto – come di consueto – una sfilata di star in grande stile. Segnalo una Kate Winslet davvero raggiante oltre agli immancabili Brad Pitt e Angelina (cheppalle). Un palco eccezionale, immenso, perfettamente addobbato con mille luci e lustrini. La struttura circolare in primo piano ricorda un po’ il palco di quest’edizione di Sanremo all’Ariston: che a Los Angeles abbiano copiato Bonolis ?! Non dimenticate di visitare la Gallery con tutte le immagini della serata.

Per chi ha fretta o per chi vuole un approfondimento dettagliato e molto piu’ “cinematografico” vi rimando agli ottimi “cugini” di Cineblog. Per chi vuole invece un riassunto molto piu’ POP: continui pure qui. Avviso tutti i fan e i non fan: Marco Carta non ha potuto partecipare all’evento di Los Angeles, quindi in questo articolo NON troverete alcuna notizia su di lui.

Il primo premio della serata e’ quello per la Best Supporting Actress che viene vinto da una raggiante Penelope Cruz per Vicky Cristina Barcelona. Bella la scelta di far “elencare le nomination” da cinque attrici che hanno vinto il premio in passato. In questo caso si tratta di Whoopi Goldberg, Tilda Swinton, Goldie Hawn, Angelica Huston e Eva Marie Sain.

Tocca a Tina Fey (tirata a lustro con un bel vestito argentato) e a Steve Martin introdurre le categorie legate alla sceneggiatura. Da notare la bella grafica adottata per la presentazione delle nomination, che riprende – per questa categoria – tutti gli elementi del copione: i font, le pagine che scorrono, i dialoghi tratti dai film ripresi in grafica come se fossero scritti sul copione. Il premio per la miglior sceneggiatura viene vinto da Dustin Lance Black (Milk) che ne approfitta per lanciare un appello al paese (e al mondo) in difesa dei diritti degli omosessuali e in particolare del (suo) diritto a sposarsi. Subito dopo la categoria del Best Adapted Screenplay, vinto da Slumdog Millionaire (ritira il premio lo sceneggiatore Simon Beaufoy).

Tocca a Jennifer Aniston e Jack Black introdurre il miglior film d’animazione con un filmato eccezionale realizzato apposta per l’occasione e che vede tutti i personaggi di relativi film d’animazione presenti in un solo (strepitoso) video ambientato nel furgone-casa di Wall-E che vince l’Oscar, ritirato dal suo papa’/regista Andrew Stanton, che ringrazia tutti in Disney Pixar, citando anche Steve Jobs. A Jennifer Aniston (cui l’impietosa regia regala stacchi incrociati con primi piani dell’ex Brad Pitt e Angelina Jolie) tocca introdurre il premio per il miglior corto d’animazione, vinto da La maison en petite cube.

Daniel Craig e Sarah Jessica Parker presentano la categoria “Art Direction” (scenografia). E il palco si “addobba” a seconda della categoria con elementi (insegna, lampadari) che calano sullo stage del Kodak Theatre. Il premio come Best Art Direction viene vinto da Benjamin Button. Ritirano l’Oscar l’art producer e il set decorator. Segue la categoria “Costume Design” mentre Daniel e Sarah si spostano in un “camerino” virtuale ricostruito in un lato del palco. Secondo l’Academy i meglio vestiti sono i protagonisti del film The Duchess. “Make-up Artist” (e cala una nuova insegna sul palco): le nomination (che vengono mostrate su dei finti specchi/schermo) vengono seguite dalla proclamazione del vincitore: Greg Cannom per Benjamin Button. In effetti il trucco e’ una parte fondamentale di questa pellicola, che guadagna ora il suo secondo Oscar. Inquadratura irrinunciabile a Brad Pitt.

Uno schermo gigante (elemento scenografico eccezionale: e’ un enorme schermo che si puo’ dividere in 5 parti diverse velocemente) cala sul palco per introdurre il tema “Romance”: scorrono sullo schermo le immagini delle principali scene d’amore/litigi/rapporti di coppia dei film nominati in questa edizione degli Academy Awards. Niente, filmato fine a se stesso che non conduce a nessuna categoria.

Natalie Portman e Ben Stiller introducono la categoria Cinematographer. Ben Stiller si presenta con un barbone e occhialoni, imitando un allucinato Joaquin Phoenix (fratello di River Phoenix). Ben si leva la gomma che ha in bocca e la appiccica al tavolo di Plexiglas: meraviglioso. Dopodiche’ continua il suo show andandosene in giro in modo strambo sul palco recitando la parte dello strafatto ex attore che ora si crede un cantautore e che poco tempo fa e’ caduto dal palco di un concerto da tanto era ubriaco. L’Oscar per la miglior Direzione della Fotografia viene vinto da Slumdog Millionaire (Anthony Dod Mantle): e’ il secondo premio vinto questa sera dal film di Danny Boyle.

The Musical is Back! Mamma Mia! ha venduto piu’ biglietti di Titanic nel Regno Unito. Numero per Hugh Jackman, ottimo performer con un medley di diversi brani musicali da film. Sua partner sul palco e’ una strepitosa Beyonce’ strizzata in un bel vestitino rosso di pailettes (entrambi un po’ a corto di voce). Grande esibizione corale con numerosi ballerini di contorno e i quattro protagonisti di High School Musical (tra cui i piccioncini Zach Efron e Vanessa Hudgens) e per uno strepitoso Jackman (dopo il numero di apertura iniziale). Omaggio finale per Mamma Mia!: e’ un vero show in grande stile Hollywood, gente!

Stessa scena per i Best Supporting Actor: 5 grandi vincitori di questa stessa categoria in passato escono sul palco dopo che le loro immagini vengono mostrate sullo schermo per annunciare le 5 nomination. Un po’ (troppo) lunga questa presentazione in una macchina che scorre senza alcun momento morto. Vincitore di questa categoria e’ Heath Ledger (The Dark Knight) deceduto a gennaio 2008 per un’overdose. Ritira il premio la famiglia dell’attore con l’intera sala in piedi. Parla il padre che ringrazia tutti con una voce rotta dall’emozione mentre la regia cerca tra il pubblico le espressioni piu’ commosse. Segue la madre e quindi la sorella, che stringe l’Oscar uscendo dal palco.

Momento dedicato ai documentari (non snobbano nessun genere, qui): vince Man on wire (documentario sull’acrobata francese Philippe Petit che passa da un palazzo all’altro in bilico su un filo). Petit e’ sul palco a ritirare l’Oscar, che si mette sul mento, in equilibrio, facendo ridere tutto il pubblico. L’Oscar per il Best Documentary Short viene vinto da una donna (finalmente, mi dicono dalla regia) con Smile Pinki.

Omaggio “action” con immagini tratte da grandi film e scene che vedono protagonisti: cazzotti, quattro ruote, due ruote, grandi esplosioni, combattimenti vari. Che montagggio! Will Smith conquista il palco per introdurre le nomination ai Best Visual Effects. Il premio viene vinto da Benjamin Button (terza statuetta), film che ha introdotto per la prima volta una particolare tecnologia di morphing digitale facciale che ha consentito la ricostruzione e l’invecchiamento di Brad Pitt. Segue il premio per il miglior Sound Editing: e’ di nuovo Dark Knight a vincere. Categoria Sound Mixing: vince Slumdog in cui in effetti la musica ha un ruolo da vera protagonista.

Non fa in tempo a finire uno dei numerosi (ma brevi) blocchi pubblicitari che e’ gia’ ora di un nuovo Oscar per Slumdog! Miglior Editing (montaggio): il regista e gli attori del film sono visibilmente emozionati dalla quarta statuetta vinta, mentre guardano Chris Dickens salire sul palco a ritirare il premio. Davvero un’ottima serata per il film che e’ legato moltissimo al programma Chi Vuol Essere Milionario?

Omaggio a Jerry Lewis introdotto da Eddie Murphy. Sullo schermo televisivo scorrono le immagini dell’attore dagli esordi al suo impegno per i bambini affetti da distrofia muscolare. L’immenso schermo si divide in cinque parti per far entrare l’attore (decisamente invecchiato e molto affaticato nel parlare) che davanti all’intero pubblico in sala in piedi riceve il premio speciale Jean Hersholt Humanitarian Award.

Michael Giacchino esegue con un’intera orchestra sul palco un tributo a diverse colonne sonore. Alicia Keys e Zach Efron sul palco per premiare la miglior colonna sonora. E vince ancora Slumdog! Il miglior Score e’ il suo: A.R. Rahman sale sul palco e in un inglese-indiano ringrazia. Tributo a due canzoni nominate come Best Original Song con uno stupendo numero sul palco che coinvolge numerosi musicisti e ballerini: Jai-Ho (da Slumdog, cantata dal suo compositore) e John Legend che interpreta “Down to Earth” (da Wall-E). La Best Original song che vince l’Oscar e’ proprio Jai-Ho. Ennesimo premio per Slumdog che per ora detiene il record della serata (6 Oscar vinti finora). Il volto di Daniel Boyle (regista del film) e’ piu’ espressivo di mille parole: il suo film ha vinto ENTRAMBI i premi dedicati alla musica.

Tocca al categoria del Best Foreign Language Film (categoria dalla quale e’ stata esclusa Gomorra). Il vincitore e’ Departures (Giappone).

Tributo elegante a tutti gli attori o ai personaggi importanti scomparsi durante il 2008, tra cui Michael Chrichton, Sydney Pollack, Paul Newman. Basta davvero poco a volte per fare un omaggio televisivo a nomi che non ci sono piu’ senza cadere nel patetico: una bella canzone (I’ll be seeing you), una brava cantante (Queen Latifaah) e le immagini di professionisti che hanno reso grande l’industria del cinema che scorrono sui monitor. Ledger era stato commemorato l’anno scorso.

Ma ecco il gran finale con i 4 premi piu’ importanti della serata: miglior regista, attore e attrice protagonisti, e miglior film.

Si inizia con il Best Director (regista). Niente da fare, per quest’anno non ce n’e’ per nessuno: Danny Boyle vince l’Oscar per Slumdog Millionaire. Danny e’ entusiasta e nel suo accento spiccatamente britannico ringrazia tutti (specialmente i figli) guardando spesso in basso in un misto tra imbarazzo e agitazione.

Un filmato con i ringraziamenti dalle migliori attrici che hanno vinto in passato l’Oscar come migliori attrici introduce il premio Oscar alla migliore attrice. 5 bellissime donne salgono sul palco per questo premio tra cui una raggiante ed elegantissima Sofia Loren (accidenti…nonostante l’eta’ l’attrice non sfigura affatto accanto a Nicole Kidman, Halle Berry). Molto bello il gesto in cui delle stupende attrici annunciano le nomination delle colleghE (Sofia, pure tu pero’ potresti migliorare un po’ l’inglese!). Ecco il verdetto: Kate Winslet! Bellissima stasera, davvero elegante, raggiante, con una pettinatura anni ’50: e’ il suo show con la voce rotta in cui volutamente sopra le righe snocciola battue e fa ironia sul premio vinto, ringraziando i suoi genitori (il papa’ le fischia da un lato della sala per richiamare la sua intenzione) e tutti quelli che l’hanno supportata.

Stessa introduzione video con i “Thank You” dei migliori attori che hanno vinto il premio in precedenza. Tocca a 5 grandi attori introdure il premio: Adrien Broy, Michael Douglas, Robert De Niro, Anthony hopkins,. Ciascuno di loro cita uno dei nominati ed elogia la loro performance per il ruolo interpretato. Contrariamente a ogni pronostico che voleva vincitore Mickey Rourke, vince l‘Oscar come migliore attore protagonista un eccezionale Sean Penn per Milk. Davvero meritevole la sua interpretazione nel film che ricorda la vita del primo politico omosessuale americano Harvey Milk. L’attore ringrazia tutti e attacca con l’ennesimo appello a favore dei diritti per i matrimoni gay (almeno) in California.

Tocca a Steven Spielberg ad introdurre IL premio Oscar per eccellenza, quello per il Miglior Film del 2008. Le nomination vengono precedute da un ottimo filmato che ben racconta le 5 pellicole nominate con un montage che aggiunge frammenti tratti da Best Pictures del passato (tra cui La Vita e’ bella di Benigni). Steven apre la busta ed annuncia il vincitore che entrera’ per sempre nella storia del cinema internazionale: rullo di tamburi…. Slumdog Millionaire !!! Strepitoso successo per il film che – lo ricordiamo ancora una volta – incrocia tantissimo della sua storia con la televisione. Sul palco Christian Colson, il produttore e quasi tutto il cast oltre al gia’ vincitore Danny Boyle. Complimenti davvero a questa pellicola che ha saputo raccontare una moderna (e insolita) storia d’amore attraverso le mille difficolta’ di un paese come l’India che tanto pero’ punta sul cinema. Forse non e’ un film che cambiera’ per sempre le vite di chi andra’ a vederlo o della storia del cinema, ma prendiamo atto che cosi’ ha voluto l’Academy Awards.

Lo show e’ finito, Brad Pitt e Angelina all’asciutto.
Slumdog Millionaire (The Millionaire in Italia) vince 8 statuette, tra cui le piu’ importanti (miglior film, regia, sceneggiatura) su 10 nominations. E ancora Sean Penn e Kate Winslet. Solo 3 statuette per Benjamin Button, che e’ arrivato al Kodak Theatre con ben 13 nominations.

E questo e’ tutto da Los Angeles: la linea torna in Italia. 🙂

81 Academy Awards - Serata degli Oscar (Los Angeles)

81 Academy Awards – Serata degli Oscar (Los Angeles)
81 Academy Awards - Serata degli Oscar (Los Angeles)
81 Academy Awards - Serata degli Oscar (Los Angeles)
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