Le mille e una notte – Aladino e Sherazade: su Raiuno la rivisitazione del racconto con Vanessa Hessler

Torna Vanessa Hessler su Raiuno. L’attrice, che ha regalato alla rete fiction con ascolti eccellenti, è pronta a garantire nuovi record: se la prossima settimana la vedremo nei panni di Santa Barbara, questa sera e domani, alle 21:10, sarà invece la protagonista de “Le mille e una notte – Aladino e Sherazade”, prodotta da Raifiction, Lux Vide e Telecinco Cinema per la sceneggiatura di Lucia Zei e la regia di Marco Pontecorvo (su Blogapuntate trovate interviste e dichiarazioni del cast).

L’operazione è quella di proporre la famosa raccolta di racconti del X secolo rendendola però anche inedita e con nuovi personaggi. Un po’ come fatto da “Once upon a time”, dove i personaggi delle fiabe rivivono le loro vicende sotto nuove prospettive.

E’ così che conosciamo Sherazade (la Hessler), giovane principessa inizialmente ricca e viziata ma che, nel corso della miniserie, diventa coraggiosa e pronta a mettersi in pericolo per salvare l’uomo che ama, Aladino (Marco Bocci, “Squadra antimafia-Palermo oggi”). La loro storia viene raccontata, ad anni di distanza, dalla stessa Sherazade ad Aladino, il quale è diventato un principe malvagio e non ricorda nulla del suo passato, a causa di un incantesimo.

Le mille e una notte – Aladino e Sherazade


Per salvarsi la vita, la ragazza gli racconta la loro storia: Sherazade era stata salvata una sera da Aladino, e tra i due nasce subito una sintonia, che però viene spezzata da lei quando scopre che lui non è un vero principe. Delusa, lo allontana, mentre la matrigna Alissa (Bettina Zimmerman) la spinge affinchè sposi Jafar (Stipe Erceg). Ma questo in realtà è l’amante di Alissa: i due complottano per ottenere il potere del regno ai danni del califfo (Rolf Kanies).

Sherazade riesce a fuggire, ed inizia così la sua ricerca di Aladino, che la porta a conoscere altri personaggi, che diventeranno anche loro protagonisti della storia che racconterà al principe: come quella di Jasmine (Raffaella Rea), schiava che vuole riconquistare il cuore del predone Omar (Jalil Lespert), in cerca di una preziosa pietra.

Aladino, invece, cade nella trappola della maga Namuna (Paz Vega), che lo convince a restare a lavorare nella sua biblioteca e finisce per diventare vittima del suo incantesimo, così come il Genio (Massimo Lopez), scienziato che è stato trasformato in un pappagallo.

“Le mille e una notte” prova ad offrire una storia di fantasy, azione e romanticismo senza far prevalere l’uno o l’altro aspetto, anche se la parte più fantasiosa si fa notare. “Trovo nella storia tanti legami con antiche favole e mitologia”, ha spiegato Pontecorvo. “Dico questo in senso positivo, infatti qui si narra di personaggi e accadimenti che hanno qualcosa in comune col il fulcro della nostra cultura di base”.

A rafforzare la parte fantasy di questa produzione, l’impegno per gli effetti speciali:

“Non ci sono tappeti volanti ma ci sono stati tantissimi interventi, a partire dagli ambiente, ci siamo inventati una biblioteca ispirata ad Hescher, per arrivare a montagne incantate che si dissolvono e personaggi che si trasformano ecc ecc. So che oggigiorno sembra una cosa normale, vista l’enorme quantità di film d’oltreoceano pieni di effetti visivi, ma credo che non lo sia per la realtà italiana, soprattutto tenendo conto dei budget e i tempi televisivi. E’ stato fatto uno sforzo da parte di tutti, sia economico che creativo per cercare di far combaciare le esigenze della storia con quelle di chi la doveva realizzare. Per fortuna avendo fatto, come Direttore della fotografia, tanti film e serie americane (ha lavorato anche a “Game of Thrones”, ndr), conoscevo bene le possibilità e le modalità di realizzazione. Ho avuto un valido aiuto del responsabile degli effetti che è stato sempre con noi sul set.”

Girata in Tunisia, “Le mille e una notte” punta anche sul fascino dei due protagonisti, che hanno già dimostrato in passato di saper scegliere produzioni che hanno sempre interessato il pubblico. “Da piccola me le leggeva mia nonna, la mia preferita era la Sirenetta, me la facevo raccontare decine di volte”, ha detto la Hessler a proposito dell’approccio alla storia originale, mentre Bocci ha raccontato di aver letto il libro dopo averlo “acquistato con mia cugina in un autogrill perché era in edizione economica. Alla fine quei racconti così magici mi hanno conquistato e l’ho riletto decine di volte.” (dichiarazioni via Ansa)

Le mille e una notte – Aladino e Sherazade, la fiction di Raiuno