Home Notizie La tv tedesca ZDF dedica al premier Berlusconi il documentario: “Media, Potere e Macho”. Intervista esclusiva all’autrice Antje Pieper

La tv tedesca ZDF dedica al premier Berlusconi il documentario: “Media, Potere e Macho”. Intervista esclusiva all’autrice Antje Pieper

Va in onda stanotte alle 00,30 su ZDF, canale pubblico tedesco un documentario dedicato al premier Silvio Berlusconi e alle vittorie dell’ultima tornata elettorale delle regionali. Lo ha scritto Antje Pieper corrispondente di ZDF in Italia che parla di un “sistema Berlusconi”, messo in atto dal Cavaliere, fatto di media, potere e machismo. Le domande

di marina
pubblicato 31 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 17:09

Va in onda stanotte alle 00,30 su ZDF, canale pubblico tedesco un documentario dedicato al premier Silvio Berlusconi e alle vittorie dell’ultima tornata elettorale delle regionali. Lo ha scritto Antje Pieper corrispondente di ZDF in Italia che parla di un “sistema Berlusconi”, messo in atto dal Cavaliere, fatto di media, potere e machismo.

Le domande che si pone Antje Pieper sono quelle che solitamente si fanno gli osservatori esterni alla nostra italianità e cioè: come è possibile che gli italiani votino da 15 anni un politico che altrove non sarebbe considerato credibile? Giro la questione proprio a Antje Pieper che da 5 anni è corrispondente a Roma per ZDF.

R.: Dalla Germania continuavano a farmi questa domanda: “Com’è possibile che gli italiani votino ancora Berlusconi?”, ebbene stufa ho deciso di rispondere con il documentario che andrà in onda stasera.

D.: Ci può anticipare qualcosa?

R.: Il documentario è diviso in cinque blocchi. In ognuno analizzo un aspetto del Cavaliere: come imprenditore, politico, latin lover, proprietario di tv e giornali e uomo.


E allora si è risposta alla domanda: perché gli italiani votano da 15 anni Silvio Berlusconi?

Ci sono vari motivi. Innanzitutto il suo successo come imprenditore. La gente è portata a pensare che se ha successo con le sue aziende lo possa avere anche nel governo dell’Italia; è’ bravissimo a condurre le campagne elettorali, sa comunicare con le persone; ha un look che non lo fa sembrare un politico e tiene ad avere una certa distanza con loro. E’ diverso nell’immagine, ad esempio, dai rappresentanti dell’opposizione, un po’ tristi; in Italia c’è un opposizione debole; si presenta come un uomo normale come uno dei tanti italiani che lo votano. Infine c’è il mito della “politica del fare”, come nel caso dell’emergenza rifiuti a Napoli o del dopo terremoto all’Aquila, dove lui si è mostrato in azione. Ma nel documentario vedremo lo iato tra la sua dichiarazione a L’Aquila: “Sono il miglior premier che l’Italia abbia avuto in 150 anni” e la reale situazione dell’Abruzzo nella ricostruzione del dopo terremoto.

D.: Poi ci sono le donne…

R.: Poi ci sono le donne. Una situazione analoga in Germania avrebbe sollevato scandalo. In Italia il premier è stato invece considerato un latin lover, ammirato per questo, che si è circondato di belle femmine.

D. Quanto dura il documentario?

R.: Dura 45 minuti e inizia con la parte in cui lui dichiara di essere stato il miglio politico degli ultimi 150 anni. In proposito analizzo anche il ruolo della Protezione civile che è stata un po’ il braccio del sistema Berlusconi. Dopo la messa in onda sarà visibile sul sito www.zdf.de. Inoltre, volevo sottolineare che non siamo comunisti che parlano male del Cavaliere ma giornalisti che fanno il loro mestiere.

D.: Berlusconi sarebbe potuto essere un politico in Germania?

R.: Non avrebbe dovuto essere proprietario di media.

D.: Ultima domanda, lo prometto: Berlusconi e le istituzioni

R.: Bè molte delle sue affermazioni contro i giudici in Germania sarebbero risultate offese. Dire che i magistrati sono politicizzati per noi è simile a un insulto. C’è grande rispetto per le istituzioni.