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La classifica dell’intrattenimento Tv 2009: prima parte

La tv non è fatta necessariamente di momenti epocali o in grado di cambiare le sorti del nostro Paese. Un po’ come la nostra vita quotidiana, si compone di tasselli spesso superflui, frivoli eppure in grado di farti “sorridere”. Oppure di momenti apparentemente ordinari che lasciano il segno nell’immaginario collettivo, come nel bagaglio catodico di

pubblicato 31 Dicembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 19:53



La tv non è fatta necessariamente di momenti epocali o in grado di cambiare le sorti del nostro Paese. Un po’ come la nostra vita quotidiana, si compone di tasselli spesso superflui, frivoli eppure in grado di farti “sorridere”. Oppure di momenti apparentemente ordinari che lasciano il segno nell’immaginario collettivo, come nel bagaglio catodico di ogni teledipendente che si rispetti.

Ho voluto condividere con voi i miei dieci bei ricordi di questa televisione di fine decennio, pure in declino creativo come ha opportunamente segnalato il nostro Malaparte. Eppure, tra tanto disdegno, qualche beata eccezione c’è sempre e, in tempi di bilanci, fa bene trovare qualcosa di “salvabile” da cui ripartire. Ci perdonerete se non abbiamo citato La7, Rete 4 o RaiTre, o le innumerevoli proposte della satellitare e del digitale, ma obiettivamente la tv che ci resta più impressa e rimane autenticamente popolare, nella sua accezione condivisa, è ancora la generalista a tutto tondo.

Il caro Paolino si è dedicato, da esperto qual è, ai telefilm, mentre il sottoscritto si è riservato il settore intrattenimento, che è un po’ quello a cui mi dedico prevalentemente. Sottopongo alla vostra attenzione, dunque, una classifica divisa in due parti, con 10 posizioni (dopo il salto).

L’invito, ovviamente, è che anche voi segnaliate nei commenti quali sono i “vostri momenti” televisivi da incorniciare, e con cui chiosereste quest’anno di commentatori. L’augurio di chi scrive è di buon anno a chi in TvBlog, nonostante tutti i nostri difetti, ci crede e lascia un proprio contributo critico a migliorarlo e a migliorare noi tvblogger: siete (anche quando esagerate con le critiche) i migliori lettori degli ultimi 150 anni.

10 – Così fan tutte con Alessia Marcuzzi e Debora Villa. Una delle poche pietre dello scandalo ingiustamente sacrificate agli altari della censura. La simulazione del sesso orale all’ora di cena non è più volgare di quanto accade al Grande Fratello in piena digestione. E la stessa Marcuzzi ha acceso per qualche sera l’access di Italia 1, elevando le scarse pretese della sitcom media italiana. Una conduttrice che ormai ha fatto il patto col Diavolo fa un bagno di rimpianta ironia, dandoci l’unica occasione per ricordare qualcosa di Italia1. A me piace consacrarla con un altro video, meno cliccato di quello del wrustel.

09 Paolo Corazzon nei programmi Videonews. Dagli imperdibili siparietti a Mattino Cinque, alla promozione a Pomeriggio e Domenica Cinque: dove va la D’Urso lui la segue ciecamente. Eppure, se quest’ultima è riuscita a disonorare la sua immagine nel giro di un autunno, il meteorologo si fa apprezzare sempre e comunque. Si è inventato un modo originale di fare le previsioni, è autoironico e stupisce sempre con le sue doti di inespresso entertainer. Vederlo in trasferta, tra mucche e sagre paesane, porta un pizzico di sano trash nella tv italiana (tra una rissa e l’altra rinnegata da Barbarella).

08 Ti lascio una canzone – la finale. Antonella Clerici e Simona Ventura, che si abbracciano sul palco dell’Ariston nonostante una delle due soffierà Sanremo all’altra. E nonostante una conduca un talent di successo e l’altra ne stia per lasciare uno meno di grido. Una vera amicizia tra colleghe della tv chiude un’edizione da record di un programma magico, dove è la canzone a vincere e i bambini sono seguiti dalle suore. Il clone in agguato prospetta tutt’altra musica…

07 C’è posta per Julia Roberts. Maria De Filippi che intervista una star di Hollywood. Le due regine dei buoni sentimenti a confronto, in un’ospitata sui generis che vede l’attrice più carismatica del cinema sciogliersi in lacrime. Una delle Missioni Impossibili compiute dalla Sanguinaria, quella di far commuovere il pezzo da novanta, è andata ovviamente a buon segno, per un inizio di C’è Posta per te che non poteva essere più d’effetto.

06 Matteo Becucci a X Factor 2. Vedere un uomo sui quaranta, padre di famiglia, che si mette in gioco come aspirante popstar, e sentire in tv una voce così magnetica e melodiosa, non ha prezzo. Dopo il debutto con La Notte di Adamo, è la sua performance in Lo avrei dovuto sapere, cover in italiano di I should have known better di Jim Diamond, che mi ha lasciato di sasso. Settimana dopo settimana è nato un artista, purtroppo difficile da collocare sul mercato discografico, ma che ha mangiato il palco, con i suoi occhi di ghiaccio, come pochi.

continua domani…