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La Befana vien di Pintus, uno show per famiglie gradevole ma senza guizzi. Francesco Cicchella rischia di oscurare il padrone di casa

Il comico ex Colorado è ormai una garanzia di Prime Video, pur cercando di staccarsi dai fasti di Lol.

6 Gennaio 2023 06:18

Angelo Pintus rappresenta ormai uno dei talent dell’offerta di Prime Video Italia. Dopo anni di Colorado, il comico ha conosciuto una seconda vita grazie alla prima edizione di Lol – Chi ride è fuori. Il suo “Hai cag*to?” imitando lo chef Antonino Cannavacciuolo è entrato nell’immaginario collettivo, un po’ come succedeva con i tormentoni dello Zelig dei tempi d’oro.

Così la piattaforma di streaming ha voluto dare fiducia a Pintus: oltre a Before Pintus, su Prime Video sono disponibili anche alcuni suoi live e uno special natalizio del 2021. A quest’ultimo segue La Befana vien di Pintus, uscito il 3 gennaio.

In questo nuovo special l’artista ha vissuto un cambiamento importante: è diventato padre del piccolo Rafael e racconta probabilmente in maniera convenzionale ma con efficacia la sua esperienza da neogenitore (come dargli torto quando evidenzia l’assurdità di tastare la temperatura del latte con il polso?).

Al di là del monologo iniziale, successivamente si avverte l’impressione che la scrittura non sia perfettamente coesa, ma piuttosto uno show che consiste in un carosello di imitazioni e momenti musicali. A supportare Pintus un cast di nomi non altisonanti ma molto valido: Malika Ayane cerca di togliersi l’aria da snob leggendo delle barzellette volutamente cringe, Maurizio Casagrande interpreta una Befana a dirla tutta poco convincente, ma è soprattutto con Francesco Cicchella e Leonardo Fiaschi che lo special registra i momenti migliori.

Francesco Cicchella addirittura in alcuni punti rischia di oscurare il padrone di casa: il suo Al Bano che canta la sigla di Lady Oscar seppur per pochi secondi è semplicemente irresistibile, così come l’imitazione random della risata scomposta di Frank Matano in Lol (di Cicchella esiste anche uno special su Prime, Cic to Cic). Leonardo Fiaschi invece diverte nei panni di Cesare Cremonini cantando la sigla di Mila e Shiro, cavandosela egregiamente con una battuta anche quando per sbaglio dice “Grazie, Cesare“.

Sul finale Pintus si commuove sinceramente per l’arrivo del figlio, non vergognandosi neanche di ridere a crepapelle in diversi punti del suo La Befana vien di Pintus. Uno show senza guizzi ma tutto sommato gradevole per passare un’oretta in tranquillità.

Foto: account Twitter Prime Video Italia