Home Mediaset Infinity Salem: “A Mediaset one man show, miniserie, informazione in prime time”

Salem: “A Mediaset one man show, miniserie, informazione in prime time”

Il direttore generale contenuti RTI intervistato da Tivu svela le strategie future del gruppo Mediaset

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pubblicato 9 Maggio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 06:37

Sul mensile “Tivu” appare questo mese un’interessante intervista, specie perchè molto rara, al direttore generale contenuti RTI, Gruppo Mediaset, Alessandro Salem. Salem, che è ai vertici del Biscione dall’ottobre 2001 racconta le strategie attuali e future del gruppo di Cologno Monzese. In particolare svela alcuni progetti su cui l’azienda presieduta da Fedele Confalonieri e gestita da Pier Silvio Berlusconi sta lavorando: un appuntamento di informazione in prima serata, probabilmente su Italia 1, un one man show per Canale 5 e alcune coproduzioni internazionali.

“Investiremo di più in contenuti originali, soprattutto intrattenimento. Ciò non significa che abbandoneremo la fiction, ma occorrerà individuare una strategia più adeguata al mutato scenario competitivo creatosi a livello europeo. […] Torneremo a realizzare, seppur in misura limitata, le miniserie in due puntate ispirate ad importanti fatti di cronaca e a grandi figure della storia recente…”

E per quanto riguarda la fiction, l’intenzione dell’azienda è quella di puntare alle grandi produzioni internazionali:

“Con Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt fondatori di Taodue saremo a capo di una produzione ad altissimo budget che aspira ad avere partner come ad esempio Hbo e Caa, Creative Artists Agency, l’agenzia che rappresenta i maggiori attori di Hollywood. Vogliamo puntare sulle coproduzioni internazionali, girando i titoli di punta direttamente in inglese”.


Sulla presunta smobilitazione della fiction con un investimento sceso a 160mln rispetto ai precenti 200 mln di euro, Salem ha precisato che “c’è solo un bilanciamento“. E ha aggiunto:

“Manteniamo costanti i livelli di investimento che porteranno in tv 80 serate l’anno, più una soap. Certo, la fiction fatica in generale per un sovraffollamento dell’offerta. […] Su 85 serate di fiction trasmesse da Rai nel recente periodo settembre-febbraio, la media di share è del 21,2% sul totale individui contro il 18,5% delle nostre 57 serate. Rapporto che si ribalta sul target commerciale, dove raggiungiamo il 20% e loro il 17,9%. La fiction è una componente industriale di qualsiasi forma televisiva, su cui non intendiamo affatto fare un passo indietro”.

Sempre con la società curata da Valsecchi, diventata parte integrante importante del Gruppo, ci sono molti progetti:

“Dobbiamo insistere su brand storici come Distretto di Polizia, RIS, Squadra Antimafia che funzionano nonostante il quadro competitivo sia cambiato. E a questi titoli aggiungeremo Il Tredicesimo Apostolo (sei serate) e Famiglia Italiana (otto). […] Con Taodue stiamo lavorando ad una produzione di livello simile al Capo dei Capi, ma dedicata al giudice che ha sconfitto i Casalesi. Dovremo fare una comunicazione innovativa in grado di convincere il pubblico a darsi appuntamento davanti ai nostri programmi”.

Salem non è preoccupato del calo di audience che ha caratterizzato le reti generaliste (“Abbiamo creato una serie di reti tematiche in grado di intercettare gli spettatori. Se non le avessimo, oggi saremmo al 36% anzichè al 42%“) e nello specifico precisa:

“Complessivamente perdiamo lo 0,7%. Con quattro canali free – Boing, La5, Iris, Mediaset Extra – recuperiamo in percentuale più di quanto faccia la Rai con 10 reti digitali e in aggiunta abbiamo gli ascolti della nostra offerta pay. L’offerta editoriale delle nostre reti tematiche è premiata dal pubblico: La5, lanciata a novembre, a fine febbraio era all’1,8% sulle donne 15-44 anni, con l’obiettivo di chiudere il prossimo anno al 3%; Extra sul target 15-64 vale lo 0,8%, Iris e Boing sono a quota 0,9%. Arriveranno a breve Italia 2, che avrà i teen come pubblico di riferimento, e il Sistema all news”.

Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt Sulla crescita evidente di La7 il dirigente sostiene che è “dovuta soprattutto all’effetto Mentana” e in tal senso annuncia la preparazione di un programma informativo anche sulle reti Mediaset:

“Stiamo pensando di completare la proposta generalista con un importante appuntamento d’informazione in prima serata. Un elemento che manca alla nostra offerta, previsto su Italia 1, così come manca un one man show, che sappia dare una forte connotazione a Canale 5. Stiamo lavorando intensamente su questo e a breve potremo annunciare novità”.

Se è confermato e assodato che il periodo di garanzia per Mediaset ormai è unico, con le dovute differenze rispetto ai mesi in cui vanno in onda i programmi, (“In uno scenario in cui la frammentazione tende ad ampliarsi, la tv generalista non può permettersi di rimanere spenta nei mesi estivi“), Salem ha annunciato infine di aver rinnovato i contratti con Warner e Universal, parte importante di library dell’offerta Premium:

“Abbiamo rinnovato per altri tre anni tutti i diritti free e pay con le due major. E i nuovi canali ci aiuteranno a sfruttare ancora meglio i contenuti nella nostra disponibilità. Premium sta lavorando con i migliori distributori di cinema indipendente d’autore, come per esempio la Lucky Red di Andrea Occhipinti. Proprio quella di ‘Silvio Forever'”.

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