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TG4, Studio Aperto e Tgcom 24 live da Scampia per “una giornata nel cuore di Napoli”. Ah sì?

L’informazione Mediaset live per un giorno da Scampia, il cuore di Napoli, per ricordare Pasquale Romano, ucciso ‘per errore’ dalla camorra. Oltre lo stereotipo?

pubblicato 23 Ottobre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:47

L’informazione Mediaset si trasferisce per un giorno a Napoli e per la precisione nel quartiere-simbolo di Scampia, per ricordare Pasquale Romano, un trentenne dalla vita tranquilla, prossimo al matrimonio, freddato ‘per errore’ con 14 colpi di pistola lunedì 15 ottobre nel rione Marianella. Ultimo di una lunga serie di morti ‘per sbaglio’ nella Napoli della Camorra – tra pallottole vaganti e scambi di persona – Pasquale è stato ricordato da migliaia di cittadini domenica scorsa con una fiaccolata che ha percorso il quartiere Marianella al grido “Non abbiamo paura“. E così Mediaset ha deciso di tenere accesa la ‘fiaccola’ della partecipazione civile e della documentazione giornalistica per 24h domani, mercoledì 24 ottobre, scegliendo però un ‘set più televisivo’, più evocativo, più ‘camorristico’ (almeno nell’immaginario nazionale), ovvero Scampia, di quello in cui si è consumato l’agguato ‘sbagliato’ che ha ucciso Pasquale. Ma del resto per l’informazione Mediaset Scampia è “il cuore di Napoli”.

Per tutta la giornata di domani le telecamere di Tgcom 24 e le varie edizioni del Tg4 e di Studio Aperto avranno come fil-rouge l’inviata Gabriella Simoni, che

“dall’alba al tramonto, attraverso collegamenti, reportage e interviste guiderà i telespettatori in quella zona di confine tra legalità e illegalità che ha visto morire il giovane operaio, trucidato con 14 proiettili”

come recita il comunicato stampa che dà notizia della giornata particolare.

Ci perdonerete, ma i live di questo tipo fanno un po’ troppo speciali da zone di guerra, come quello storico Moby Dick di Michele Santoro live da Belgrado nel 1999: non ci stupiremmo di uno scorcio ‘panoramico’ con le Vele sullo sfondo, ormai un must dell’oleografia di Napoli tanto quanto il Vesuvio. E poi, diciamocelo, Scampia fa un po’ più ‘Saviano’ di quanto possa fare Marianella, luogo in cui, invece, si è consumato l’agguato.

Che si parli di camorra, di anti-camorra, di legalità, di criminalità organizzata va sempre bene: che non venga a nessuno l’idea di spegnere le telecamere e di non occuparsi della malavita organizzata, a qualsiasi latitudine essa compaia. Ci stancano, però, le ‘cartoline dal fronte’, con quel contorno di inquadrature stereotipate, di racconti sempre uguali, di toni paternalistici.

La foto postata dalla Simoni sulla pagina di Tgcom 24 (ovunque sia stata scattata, è la scelta ‘che conta’) non ci aiuta a stare ‘tranquilli’, così come la sequenza di tweet, che danno conto dell’ennesima sparatoria e dell’ennesimo morto, che gridano l’ennesima richiesta di giustizia che andrà a sbattere contro il nulla, che raccontano ‘l’altra Napoli’, di chi lotta quotidianamente contro la camorra con idee semplici e il cuore oltre l’ostacolo.

Insomma, a occhio il copione non cambia: speriamo però di sbagliarci, visto che le professionalità in campo non mancano e neanche gli spunti per raccontare la difficile realtà delle zone ad alta densità camorristica in maniera meno ‘automatica’, meno prevedibile, meno standardizzata, meno strumentalizzata.

Tgcom a Scampia

Già cambiare location e uscire dal classico triangolo Scampia-Secondigliano-Barra, però, non sarebbe una pessima idea: visto che si vuole vivere “una giornata nel cuore di Napoli” perché non sistemarsi a Piazza Garibaldi, ai piedi di Montesanto, magari in zona Duomo (sì, in braccio a San Gennaro) o anche al Centro Direzionale (in questo caso rigorosamente dopo le 19.00, con l’ora solare)? La suggestione è comunque garantita…