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Petruccioli, la RAI, Primo Piano e il direttore unico del Tg

Ai margini delle polemiche per lo spostamento – inaudito, a giudizio dello scrivente – di Primo Piano, Claudio Petruccioli, direttore della RAI, propone un direttore unico per i telegiornali RAI. L’ipotesi – criticata addirittura dal centrodestra – ha del fantascientifico. Si cita a esempio il caso della BBC, come se l’universo televisivo britannico potesse essere

18 Maggio 2008 22:53

Claudio Petruccioli Ai margini delle polemiche per lo spostamento – inaudito, a giudizio dello scrivente – di Primo Piano, Claudio Petruccioli, direttore della RAI, propone un direttore unico per i telegiornali RAI.

L’ipotesi – criticata addirittura dal centrodestra – ha del fantascientifico. Si cita a esempio il caso della BBC, come se l’universo televisivo britannico potesse essere anche solo lontanamente paragonabile al nostro.

Non ci vuole molto per comprendere che unicità ha significato opposto a pluralismo, e che oggi come non mai ci sia bisogno di pluralismo per un’informazione quanto più possibile corretta e completa (aggettivi questi difficilmente ascrivibili all’informazione tradizionale in generale. Questo sempre a giudizio dello scrivente, e di fior di studiosi del campo che non tenterò né di citare né di analizzare).

L’intervento di Petruccioli, che pure si dice disposto a rivedere in qualche modo il palinsesto che prevede lo slittamento dell’approfondimento di RaiTre, appare dunque, in un’ottica che ritenga il pluralismo quale forma essenziale di comunicazione e informazione, anche in un mezzo popolare come la televisione, quantomeno inopportuno.

Salvo invece in pieno, e la sottoscrivo, la sua analisi dell’attuale organizzazione dei palinsesti RAI:

l’offerta Rai e’ afflitta da una grave deviazione: il cannibalismo. I nostri programmi si mangiano l’un l’altro, perche’ vanno in onda allo stesso orario. Il danno e la beffa. E’ arrivato il momento di curare questo male.


L’ex ministro delle Comunicazioni Gasparri – nonché presidente dei senatori del Pdl – ha dichiarato:

E’ positivo il fatto che il presidente della Rai Petruccioli sia disposto ad archiviare il progetto che Primo piano e il Tg tre giustamente rifiutano. E’ positivo che ci sia stata convergenza da tutte le parti su questa critica all’errore dei vertici Rai. E’ giusto come dice Petruccioli proseguire la discussione sul ruolo del servizio pubblico. E’ invece singolare e non praticabile l’idea di un superdirettore di tutti i tg. Cosi’ come non ha spazio un congelamento che danneggerebbe una Rai che e’ invece una risorsa da preservare e valorizzare.


La polemica giunge a pochi giorni dalla fine del mandato dell’attuale Consiglio d’amministrazione RAI. Nell’intervista rilasciata a Repubblica, interrogato in merito alle ragioni di queste esternazioni in un periodo così delicato, Petruccioli ha rincarato:

Attenzione, abbiamo discusso il Piano editoriale per tutto il 2007. E lo abbiamo approvato a gennaio, non certo ieri. Non riguarda il Tg3, ma l’intera offerta della Rai, poi: l’informazione e anche l’intrattenimento. Le novità, che arrivano da lontano, prendono corpo ora che usciamo di scena. Ma noi abbiamo il dovere di lavorare fino all’ultima ora del nostro mandato.


Sacrosanto. Com’è sacrosanto sollevare un sopracciglio dubbioso di fronte a certi modi di adempiere ai propri doveri.

Rai 1