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La nuova squadra – Il grande ritorno

La scena che vedete qui sopra, con Massimo Bonetti, Federico Tocci e Tony Sperandeo chiudeva La Squadra 8. Era il 5 dicembre 2007, l’ispettore capo Pietro Guerra moriva così, concludendo otto edizioni di una serie – la più lunga della tv italiana – che ha segnato un ottimo terreno di sperimentazione e di confronto, conquistando

11 Marzo 2008 23:50

la nuova squadra La scena che vedete qui sopra, con Massimo Bonetti, Federico Tocci e Tony Sperandeo chiudeva La Squadra 8. Era il 5 dicembre 2007, l’ispettore capo Pietro Guerra moriva così, concludendo otto edizioni di una serie – la più lunga della tv italiana – che ha segnato un ottimo terreno di sperimentazione e di confronto, conquistando un’ampia fetta di pubblico affezionato.

Da questa sera, La nuova squadra, girato in alta definizione, fa la sua comparsa su RaiTre. Ventidue puntate, vecchia guardia ridotta all’osso (Sperandeo, Tocci e Gennaro Silvestro). Il commissariato si sposta al centro, Spaccanapoli, e le facce – alcune le vedete, nell’immagine – sono nuove e interessanti. Pietro Taricone (agente Vito Sorrentino), Rolando Ravello, Elaine Bonsangue, Falchi, poliziotti in motocicletta.

Ravello, che gli appassionati di serialità all’italiana ricorderanno nei panni di Pantani nella fiction di RaiUno (e lo si vedrà fra non molto anche al cinema, nel film diretto da Ago Panini, Aspettando il Sole, dichiara:

E’ una serie molto diversa dalla precedente, ma anche diversa da quelle che si fanno di solito in Italia, anche perché RaiTre ci permette di realizzare un prodotto di elite, di nicchia, andare in una direzione che su altre reti non potresti prendere […] personaggi come il mio – continua Ravello – che rappresentano casi in cui l’etica e la morale vanno un po’ interpretati, non corrispondono sempre alle leggi scritte. Non è un Montalbano insomma, qualche macchia ce l’ha, e non esita a macchiarsi ancora, se lo ritiene necessario all’obiettivo.


Rispetto alla vecchia Squadra, è cambiato quasi tutto: l’editor, gli sceneggiatori, gran parte del cast. Si è conservato intatto solo il versante produttivo. Il prodotto sarà comunque da seguire con interesse. Di seguito, una breve presentazione tecnica della serie, tratta dall’Ufficio Stampa Rai.

La struttura narrativa:

Una serie character-oriented, in cui la metà delle storie raccontate coinvolgono direttamente i protagonisti. Largo spazio quindi alle linee personali dei personaggi principali, alle loro dinamiche familiari, lavorative e alle loro problematiche interiori. Il personaggio è al centro della serie, naturalmente inserito in un contesto poliziesco. Scene brevi, ritmo, dinamismo, più poliziesco con tensione e suspense ma meno giallo. Storie più semplici, ma di impatto, che iniziano e finiscono all’interno di ciascun episodio. L’azione si fa più movimentata e ancora più realistica. La narrazione procede in un susseguirsi di colpi di scena senza indugiare troppo in riflessioni o spiegazioni. Il racconto si arricchisce traendo ispirazione da fatti di cronaca, analizzando temi anche scomodi e controversi, per rivelarne anche gli aspetti più inediti e meno conosciuti.

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