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Del “buon giornalismo”: Anno Zero sui rifiuti in Campania

Nell’ultimo periodo anche i più sfacciati aficionados della trasmissione di Michele Santoro avevano avuto modo di esprimere le loro perplessità sulla gestione e la qualità delle trasmissioni più recenti. In coincidenza con l’inizio del nuovo anno, il 2008 che ha portato un rapida sequenza dalla turbolenta vincenda giudiziaria della Signora Mastella alla caduta del Governo

22 Febbraio 2008 05:47

Nell’ultimo periodo anche i più sfacciati aficionados della trasmissione di Michele Santoro avevano avuto modo di esprimere le loro perplessità sulla gestione e la qualità delle trasmissioni più recenti. In coincidenza con l’inizio del nuovo anno, il 2008 che ha portato un rapida sequenza dalla turbolenta vincenda giudiziaria della Signora Mastella alla caduta del Governo Prodi, il principale punto debole del format di Anno Zero aveva rivelato tutti i suoi limiti.

La coesistenza fra il reportage realizzato dalla squadra di Anno Zero e il dibattito in studio con gli ospiti, in gran parte politici, condotto da Michele Santoro si era rivelata più problematica del solito. L’attualità dei fatti da raccontare non aveva permesso di lavorare al meglio su quelle caratteristiche di “approfondimento” che lo spettatore richiede ad Anno Zero, ma questa non può naturalmente essere una scusante. Drammatiche, in termini di confusione, si sono rivelate poi le puntate che hanno genericamente provato a raccontare il convulso quadro politico pre-elettorale.

Ieri sera però Anno Zero si è decisamente riscattata fornendo, con il vantaggio di averlo potuto fare con qualche settimana di ritardo, un quadro e un racconto efficacissimo della perenne emerganza rifiuti in Campania. Il breve, ma ricco di dettagli fondamentali, reportage di Sandro Ruotolo e Luca Bertazzoni si è perfettamente integrato con un dibattito in studio per una volta “non urlato” e non scandito dalle solite accuse ideologiche e reciproche fra gli esponenti dei partiti invitati da Santoro. Una specie di miracolo tenendo conto delle imminenti consultazioni poltiche.

Per la prima volta, forse con la sola eccezione dello speciale dedicato al tema da Sky Tg 24, è stata raccontata in televisione nei dettagli tutta la catena di eventi che hanno portato la Campania a vivere per oltre 15 anni sommersa dai rifiuti.

Nello spirito più nobile di Anno Zero i “fatti” sono emersi in tutta la loro chiarezza, in una cronistoria efficace delle decisioni, delle omissioni, degli errori e delle relative responsabilità politiche che hanno causato quell’enorme danno all’immagine dell’Italia, di Napoli e, cosa più importante, alla salute dei cittadini di quella regione.

In due ore sono state messe a nudo tutte le mancanze delle decine di ritratti stereotipati e manichei della vicenda proposti dai Tg e da tante altre trasmissioni che hanno dedicato intere giornate di dirette televisive all’emergenza rifiuti.

Dalla situazione dei primi anni ’90 ai giorni nostri attraverso il Decreto Ronchi, la presenza della Camorra, il consociativismo di tutta la politica, le colpe di Bassolino, l’immobilismo dello stato centrale, lo spreco di denaro pubblico, l’appalto truffa assegnato all’Impregilo, l’illegalità istituzionalizzata che inquina il tessuto sociale ed economico della Campania causando lo sfacelo ambientale di un territorio martoriato.

Una puntata che vi consigliamo di vedere e far vedere non appena sarà disponibile in streaming sul sito ufficiale di Anno Zero. Nelle prossime puntate verranno affrontati il tema della legge 194 e della continua crescita del prezzo dei carburanti, se il risultato sarà lo stesso visto questa sera sarà enorme il contributo in termini di chiarezza ed informazioni ai cittadini/telespettatori che Santoro e la sua squadra potranno fornire.