Home Notizie L’Arena, dove il populismo di Giletti incontra quello (estremo) di Matteo Salvini e la ruspa

L’Arena, dove il populismo di Giletti incontra quello (estremo) di Matteo Salvini e la ruspa

Il caso della settimana nel talk domenicale di Massimo Giletti.

pubblicato 12 Aprile 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 16:20

Le dichiarazioni choc di Matteo Salvini di qualche giorno fa a Mattino 5 (a proposito, il programma ha goduto di questo clamore e saranno stati in tanti, grazie alla risonanza delle parole del leader leghista, a scoprire che il mellifluo talk del mattino di Canale 5 esista ancora) “I campi rom? Li raderei al suolo con la ruspa” erano un argomento troppo demagogicamente appetitoso per sfuggire all’orecchio e l’occhio ghiotto di Giletti che, oggi domenica 12 aprile 2015, ha voluto parlarne nella prima parte della sua L’Arena.

Al grido, populistico più che mai, di “Diritti, ma anche doveri per tutti” Giletti ha ospitato il leader della Lega Nord e l’attivista e rappresentante della cultura Sinti e Rom Dijana Pavlovic. In studio, tra gli altri, Maurizio Gasparri e la giornalista Ritanna Armeni. Gli argomenti per un talk di fuoco (come prevedibilmente nelle intenzioni del conduttore) c’erano tutti.

Salvini non ha potuto far a meno di ripetere pedissequamente ciò che aveva già detto a Mattino 5 (e prima ancora, magari in altre forme, in altre ventimila trasmissioni):

Parlo da papà di un bambino, da medaglia d’oro di sonatore del sangue, da persona generosa, ma non fessa. I dati ci dicono che molti Rom vivono alle spalle, nei campi Rom vengono ritrovate armi, i bambini vengono mandati a fare accattonaggio. Voglio dare gli stessi diritti a queste persone. La ruspa? Ma una villa abusiva di tre piani in un parco come la abbatte? Se è brutto ruspa usiamo spianare. Ovviamente non con la gente dentro. Se fossi al posto di Renzi o Alfano manderei una lettera in cui avviserei che hanno 6 mesi di tempo per organizzarsi prima di radere al suolo con le ruspe.

Salvini arena giletti

In un continuo “tirare il sasso e nascondere la mano” di Giletti che ha cercato di mantenersi equidistante tra ‘le parole e il linguaggio eccessivo di Salvini’ e ‘i campi rom dove comunque c’è della delinquenza’, a fare il contraddittorio c’ha pensato Ritanna Armeri: “Discorso fatto furbescamente in clima di campagna elettorale. In Italia non rubano solo i Rom, all’Expo hanno rubato di tutto e di più, con tutti questi scandali“.

La replica della Pavlovic:

Siamo stufi, vengo insultata per strada. Devo ringraziare Salvini che ci vuole bene e il clima di odio creato. Mai negato che nei campi ci sia criminalità, sempre detto che tra i rom chi delinque fa molto più male a noi.

Pavlovic arena giletti

.. ma collegato da Genova, Salvini insorge con i soliti slogan da campagna elettorale:

Ringrazi i Rom che rubano, di questi mi sono rotto le scatole.

e agli abitanti di un campo rom di Milano, oggetto di un servizio del programma, che si dicevano pronti ad accogliere Salvini e anche ad essere ‘sfrattati’ in cambio di una casa, replica:

E’ gente che deve avere stessi diritti e doveri di tutti gli altri? Devo dare la casa a te che magari rubi e non la devo dare agli italiani?

In studio, Gasparri non si dice scandalizzato dal linguaggio: “Quelli che si scandalizzano per il linguaggio poi vogliono far rimanere quei campi in cui i bambini non vanno a scuola, dove c’è propensione a rubare e c’è la speculazione. I campi non vanno bene, né per chi ci vive né per chi li subisce da fuori“. Non potrebbe, d’altronde, essere altrimenti data la strategia comunicativa adottata dallo stesso su Twitter. La Armeni, invece, sottolinea che il linguaggio e le generalizzazioni sono molto importanti e pericolose tirando in ballo Adolf Hitler e facendo sollevare Salvini e Gasparri.

La trasformazione de L’Arena in un Quinta Colonna meno arraffazzonato e più istituzionale di Rai1 è ormai un processo inesorabile ed evidente. Oggi, al populismo (solito) del conduttore si è affiancato quello estremo “acciuffa share” (e ‘acciuffa voti’) di Salvini che appare il matador ideale dell’arena televisiva. E, per non smentire il chiaro impianto ormai demagogico del programma, subito dopo “Salvini e i rom”, il buon Giletti si tuffa a bomba sul caso dell’insegnante in permesso con la legge 104 e beccata a ballare tango all’estero e delle case di proprietà del Comune di Roma (un vero e proprio must del talk).