Home Rai 4 Atlantis, su Rai 4 la serie tv che riprende la mitologia greca (ma non la usa come dovrebbe)

Atlantis, su Rai 4 la serie tv che riprende la mitologia greca (ma non la usa come dovrebbe)

Su Rai 4 Atlantis, la serie tv con protagonista un giovane che si trova nel mondo di Atlantide, dove dovrà combattere contro creature mostruose e conoscere personaggi appartenenti alla mitologia

pubblicato 12 Aprile 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 16:22

Gli inglesi sono da bocciare in mitologia greca: hanno studiato, ma hanno applicato male quello che hanno letto. Atlantis, la serie tv in onda da questa sera alle 21:10 su Rai 4, ha l’obiettivo di reinventare l’epica greca a vantaggio dello show, finendo però per realizzare una serie di imprecisioni che fanno perdere fascino al telefilm.

Dietro al progetto, però, ci sono degli autori che hanno già lavorato a serie tv fantasy di successo, ovvero Johnny Capps, Julian Murphy (entrambi sono stati autori di Merlin) ed Howard Overman, anche lui autore di Merlin ma soprattutto creatore di Misfits.

Jason (Jack Donnelly) è un giovane in cerca di risposte sulla scomparsa del padre. A bordo di un sottomarino, per esplorare il mare in cui era stato visto una delle ultime volte, il ragazzo (il nome ricorda inevitabilmente Giasone, a capo degli Argonauti nella mitologia greca) viene catapultato in un tunnel di luce che lo trascina ad Atlantide, città appartenente ad un altro universo ed ambientata nel passato.

Qui, Jason sembra riuscire subito ad ambientarsi: fa amicizia con l’intelligente Pitagora (Robert Emms) ed Ercole (Mark Addy, Game of Thrones), ex lottatore che vanta un passato da eroe ma che ora è noto per i suoi vizi a tavola. I tre finiscono in una serie di missioni che coinvolgono personaggi della mitologia greca, Arianna (Aiysha Hart), principessa di Atlantide, figlia del Re Minosse (Alexander Siddig). La ragazza sarà molto vicina al protagonista che, secondo L’Oracolo (Juliet Stevenson), è arrivato ad Atlantide per compiere una missione che lo farà diventare un eroe.

A capire che Jason potrebbe essere un ostacolo è Pasiphae (Sarah Parish), matrigna di Arianna, che ha in mente la presa della città. Jason potrebbe essere colui che le impedirà di rovinare Atlantide e, per questo, cerca di mandargli creature e personaggi pronti a fargli la lotta.

Un po’ come in C’era una volta, anche Atlantis prende le leggende della mitologia greca e le adatta a seconda dello show, cambiando le vicende di personaggi di cui abbiamo letto e di cui conosciamo un’altra versione dei fatti. Qui, i personaggi epici diventano secondari, e servono a Jason, Pitagora ed Ercole per svolgere il loro compito di difensori di Atlantide, inserendo anche linee narrative rosa, come accaduto con Medusa (Jemima Rooper), di cui si racconterà la trasformazione nella figura nota a tutti.

Peccato, però, che il tentativo di stravolgere la mitologia greca naufraga in un pasticcio che impedisce al pubblico di incuriosirsi davvero alle vicende dei protagonisti. La velocità con cui Jason si ambienta nella nuova città, la facilità con cui i personaggi affrontano le varie missioni e nemici fa perdere pathos all’epica della mitologia greca, qui raccontata in modo approssimativo.

Le premesse per una serie innovativa ci sono tutte, ma nel corso degli episodi Atlantis diventa una serie come tante altre, con un uso massiccio di effetti speciali e di location suggestive ma senza la capacità di dimostrare di saper usare a dovere i contenuti a disposizione. Dopo due stagioni, la Bbc One ha deciso di cancellare Atlantis, che però non ha avuto ascolti particolarmente bassi (la prima stagione ha avuto ascolti superiori ai 4,9 milioni di telespettatori): evidentemente, il confronto tra numeri e costi ha convinto la rete a chiudere lo show.

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