Home Notizie Una casa nel cuore, il film-tv sull’emergenza case non rispecchia del tutto il problema ma non lo minimizza

Una casa nel cuore, il film-tv sull’emergenza case non rispecchia del tutto il problema ma non lo minimizza

Una casa nel cuore racconta l’emergenza abitativa in Italia con una sceneggiatura non del tutto capace di rappresentare la realtà, ma neanche senza usare una eccessiva messinscena

pubblicato 6 Aprile 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 16:35

Da un ambiente confortevole ad una casa galleggiante, una “comune” dove gli abitanti cercano di aiutarsi in attesa di trovare l’alloggio popolare per cui hanno fatto domanda. Una casa nel cuore, il film-tv di Raiuno, affronta il tema dell’emergenza abitativa partendo da una storia fin troppo patinata per poi, nella seconda parte, riuscire a tirare fuori se non un realismo una crudezza limitata ma comunque adatta al tema raccontato.

La protagonista Anna (una Cristiana Capotondi che, a sorpresa, riesca a vestire i toni drammatici mettendo da parte il suo spirito romanesco più da commedia) rappresenta chi è in cerca di un alloggio in un’Italia dove il lavoro scarseggia e la divisione tra chi sta bene e chi no è più evidente: il passaggio dalla Roma di chi può permettersi regali costosi a quelli di chi fa fatica a campare permette alla fiction di avere maggiore attinenza alla cronaca, senza però diventare a tutti i costi realistica.

Qualche buco di sceneggiatura, infatti, fa perdere credibilità al film-tv tratto dal romanzo di Paola Musa, che viene adattata a seconda delle esigenze del pubblico di Raiuno, smussando quegli angoli che, probabilmente, avrebbero dato maggiore spessore alla trama.

L’altra linea narrativa del film-tv si concentra sul ruolo della donna ai tempi della crisi: mogli e madri, di fronte a mariti che scappano lasciandole senza soldi, si rialzano in piedi e si mettono al lavoro per il bene della loro famiglia, uscendo dagli stereotipi. Un messaggio che passa e che permette così alla fiction di avere una doppia morale, da aggiungere a quella del diritto di ciascuno ad una casa.

Peccato per la velocità con cui la questione supera la trama, senza far conoscere meglio i personaggi secondari o facendo bastare una manifestazione dei protagonisti per fargli ottenere un residence come alloggio provvisorio: Una casa nel cuore non mostra nel modo più realistico possibile l’emergenza abitativa, ma almeno la racconta evitando facili buonismi ed eccessive strumentalizzazioni.


Una casa nel cuore