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TvBlog Awards 2008 – Giorno 9 – L’informazione

Si avvicina a grandi passi il giorno della verità: fra poco più di una settimana rimarranno soltanto tre candidati per categoria. Fino ad allora potete continuare a scegliere fra le candidature allargate votando per tutte le 28 categorie dei TvBlog Awards 2008, la risposta del web ai Telegatti. Oggi in evidenza i programmi di informazione

15 Gennaio 2008 09:00

TvBlog Awards 2008

Si avvicina a grandi passi il giorno della verità: fra poco più di una settimana rimarranno soltanto tre candidati per categoria. Fino ad allora potete continuare a scegliere fra le candidature allargate votando per tutte le 28 categorie dei TvBlog Awards 2008, la risposta del web ai Telegatti. Oggi in evidenza i programmi di informazione e approfondimento.



Il rischio di incorrere in facili equivoci politici è dietro l’angolo, ma alla fine dei conti non è così difficile capire cosa dovrebbe essere l’informazione televisiva. Dovrebbe essere libera e pluralista, dovrebbe occuparsi dei temi più vari e privilegiare il genere dell’inchiesta e del racconto dei fatti. Dovrebbe essere corretta e verificabile, sempre a disposizione dei telespettatori. Dovrebbe garantire il confronto e privilegiare, senza alcun dubbio, la nuda descrizione della realtà al romanzo, alla spettacolarizzazione e – cosa fondamentale, questa – all’opinione e alle dichiarazioni.

La televisione di informazione non deve far prevalere l’esposizione di un’arringa personale ma deve se mai lasciare al commento delle parti lo spazio che meritano, dopo aver dato un quadro preciso della notizia di cui si parla, dell’evento che si approfondisce.

L’informazione dovrebbe essere lasciata in mano ai giornalisti che – attraverso il vituperato e in via di cancellazione, a quanto si dice da anni – Ordine, dovrebbero, in teoria, attenersi deontologicamente ai principi della propria professione. Il che non sempre avviene, soprattutto a causa di quel malizioso e serpeggiante infoteinment che avanza, subdolo, e che trasforma troppo spesso l’approfondimento in intrattenimento.

Niente di male, si intende. Che la televisione non possa – e tutto sommato non debba – educare, è ormai nozione nota. Ma può almeno provare a farlo.