Home Milly Carlucci Notti sul ghiaccio 2015: Simona Ventura intervista per Blogo Milly Carlucci

Notti sul ghiaccio 2015: Simona Ventura intervista per Blogo Milly Carlucci

Simona Ventura, giurata da stasera di Notti sul ghiaccio su Rai1, intervista per noi la conduttrice del programma Milly Carlucci.

di Hit
pubblicato 21 Febbraio 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:27

Stasera parte sulla prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo la terza edizione del talent show Notti sul ghiaccio. Alla conduzione della trasmissione ci sarà Milly Carlucci, che torna su Rai1 due mesi dopo la conclusione di Ballando con le stelle. In giuria, assieme a Marco Liorni, Enzo Miccio, Selvaggia Lucarelli e Gabriella Pession, c’è Simona Ventura, che torna in Rai dalla porta principale, quella cioè del sabato sera di Rai1. Abbiamo chiesto proprio a Simona di intervistare per noi la conduttrice di Notti sul ghiaccio Milly Carlucci. Ecco a voi il resoconto di questo incontro.

Ti chiamano la soldatessa di Rai 1..per me sei un marine…questa definizione ti fa sorridere o ti infastidisce?

Mi fa sorridere, è divertente! Anche tu però, cara Simona, sei una grande soldatessa e guerriera, in questo ci assomigliamo. In effetti alcune volte devi essere come un marine da sbarco, con il coltello fra i denti, nuotando per raggiungere la riva. Fuor di metafora, è chiaro per il lavoro che faccio, che devo avere disciplina e controllo, perchè oggi, per chi fa questo mestiere, occorre resistere, resistere, resistere (ride,ndr)! Il nostro lavoro, in un epoca di grande crisi come questa è molto complicato. Il fatto poi che nei miei programmi ho anche la responsabilità artistica, implica che devi fare delle scelte oculate in base al budget che ti danno e di questi tempi, i budget non sono più quelli di una volta.

Niente ti abbatte..neanche due braccia steccate. Dove trovi la forza?

Forse proprio lo sport mi ha dato questo tipo di resistenza fisica. Lo sport mi ha insegnato che se hai un goal da fare, un ideale o una meta da raggiungere, non sono gli infortuni o le cadute e non mi riferisco alle sole cadute fisiche a poterti fermare. Devi guardare alla meta, non c’è nient’altro da fare. Chi riesce poi ad arrivare sul podio è gente che di cadute ne ha fatte tante. Come spesso accade uno ricorda i momenti positivi e gloriosi, ma dietro a quei bei momenti, ci sono moltissimi momenti di “rimbalzo”, in cui sei stato proprio rimbalzato da tutto e poi alla fine ce l’hai fatta. E’ bello poi poter raccontare di avercela fatta.

Hai avuto grandi maestri in tv (Arbore, Guardi e Baudo). Un aggettivo per ciascuno?

Arbore, oltre ad essere il mio scopritore, il mio mentore, senza di lui io ora non farei questo lavoro, direi che è l’uomo dell’ironia intelligente. Guardì è il leader ed il comandante. Non è un aggettivo, ma sono due sostantivi, però veramente Guardì unisce alla sua creatività, la capacità di essere un grande direttore artistico, di saper coordinare e di tenere tutto sotto controllo. Baudo è unico, tanto è vero che il suo modo di essere ha creato addirittura un sostantivo: il “baudismo”. La capacità cioè di interpretare il sentimento popolare e di rendere il tutto grandioso ed importante.

Cosa hai imparato da ognuno di loro?

Da tutti e tre ho imparato modi molto scrupolosi e pignoli di esprimere la propria professionalità. Nessuno di loro lascia mai niente al caso e anche Arbore, che ha fatto programmi in cui tutto sembrava improvvisato, in realtà preparava moltissimo. Poi sulla grande preparazione puoi lavorare di improvvisazione al momento, andando anche oltre, un po’ come fanno i jazzisti. Non è che fare del jazz vuol dire non saper suonare, anzi il contrario, vuol dire che tu sei bravissimo e ti puoi permettere delle variazioni sul tema. Da Guardì invece ho imparato cosa vuol dire il grande sistema televisivo: il lavoro con le squadre, il coordinamento, l’essere il capo di un grande progetto creativo televisivo. Da Baudo ho imparato il senso dell’evento, dello spettacolo e dell’occasione irripetibile. Tutte le volte che lui compare in televisione, succede sempre qualcosa di speciale. Con lui non c’è mai la routine, c’è sempre l’enfatizzazione e la valorizzazione di quello che sta andando in onda.

Torni con Notti sul ghiaccio dopo 8 anni. Cosa porti nel cuore dell’esperienza finora fatta?

La passione per questo mondo, che è un mondo di bellezza, di sport e di sacrificio. La voglia di contagiare il pubblico italiano con questa stessa passione che ha guidato tutta la mia vita.

Quali sono le novità piu hot?

Intanto la giuria (ride, ndr). Poi abbiamo delle coppie bellissime, che lavoreranno tanto, non solo sulla bravura e sull’atletismo, ma anche sulla sensualità e sulla passione. Avremo quindi molti pezzi hot, poprio nella capacità di raccontare la seduzione.

Hai messo insieme una giuria pazzesca. Di la verità..non hai paura?

Non vedo l’ora di vedervi all’opera. E’bello avere delle circostanze durante la diretta, che non siano state pianificate, anche se prima tutto è stato preparato alla perfezione. Avere un imprevisto durante il programma creato da una parte in commedia, che è quella della giuria, è fondamentale ed è il cuore di tutto questo genere di trasmissioni. Quindi non vedo l’ora di vedere all’opera te Simona e tutta questa fantastica giuria. Credo che ci divertiremo molto!

Chi te l’ha fatto fare?

Proprio la voglia di emozionarmi ed di emozionare e divertire la gente a casa. Io credo che le giurie funzionino quando i componenti sono di grande personalità. Persone che dicano opinioni forti ed articolate e vengano riconosciute dal pubblico a casa come individui che vale la pena di stare a sentire. Tu Simona, Enzo Miccio, Selvaggia Lucarelli, Gabriella Pession e Marco Liorni, avete delle professionalità pazzesche. Accanto a questa cosa c’è il fatto che tutti sprizzate personalità da tutti i pori e sono personalità così forti e ben delineate, che tu vuoi sapere cosa ne pensano rispetto a quella determinata situazione. Anche il fatto che possano non essere d’accordo fra di loro è un valore aggiunto, perchè il pubblico non è che si schiera tutto dalla stessa parte. Qualunque cosa, sopratutto in Italia, fa nascere opinioni diverse che vanno dalla A alla Z, quindi il fatto che la giuria sia molto variegata nei giudizi, è a mio parere una cosa importantissima per l’economia del programma.

Ormai Ballando è diventato parte della tua vita. Come spieghi a piu di 10 anni di distanza la forza di questo programma?

Il ballo è una delle cose più insite e naturali nell’essere umano, anzi direi addirittura fra le cose più primordiali. E’ un qualcosa che ti scorre nel sangue, poi magari tu non lo fai e non l’hai mai fatto, però l’occhio ce lo butti per vedere cosa fanno gli altri. Ma la vera forza di questo programma è il cast che in dieci anni ci ha raccontato tante storie umane, tante storie di persone che si sono messe alle prova, che hanno superato i propri limiti e che si sono messe in discussione. In genere l’arte ti mette in discussione. E’ qualcosa che ti costringe a fare i conti con i tuoi limiti. Il programma poi è sempre fresco e diverso, appunto perchè cambia con i vari cast che si susseguono anno dopo anno.

Grazie a Simona Ventura per aver accettato di vestire i panni di intervistatrice e Milly Carlucci quelli da intervistata ed in bocca al lupo ad entrambe per la prima di Notti sul ghiaccio 2015, in diretta da stasera alle ore 21:15 su Rai1.

Milly CarlucciSimona Ventura