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Sanremo 2015, costi e ricavi – Leone: “Per la Rai saldo attivo di 6 mln”

Sanremo 2015 è finito e il direttore di Rai 1 snocciola costi e ricavi.

pubblicato 15 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 18:50

Sanremo 2015 è finito e il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, tira le somme di costi e ricavi.

Stando a quanto dichiarato il direttore nella conferenza stampa conclusiva, il Festival ha avuto un costo complessivo di 15,7 milioni di euro, per 21 milioni di ricavi pubblicitari “netti” cui vanno aggiunti 700.000 euro di incasso dalla vendita dei biglietti.

“Il saldo attivo della Rai è così di 6 milioni di euro”

ha dichiarato il direttore. Aspettiamo anche i dati di Rai Pubblicità.

Sanremo 2015, costi e ricavi: 4 milioni di guadagno per la Rai?

Sanremo 2015, la Rai ci perde o ci guadagna? A questa domanda ha provato a rispondere l’Ansa che ha iniziato a fare due conti in tasca al Festival di Conti a poche ore dal suo inizio.

Partiamo dai costi: stando alle cifre diffuse dall’agenzia di stampa le cinque giornate di Sanremo, su Rai 1 dal 10 al 14 febbraio, costerebbero tra i 15.500.000 e i 16.000.000 milioni, inclusi dei 5 milioni e mezzo dovuti dalla Tv di Stato al Comune di Sanremo in virtù della Convenzione del regola il rapporto tra i due ‘enti’.

Una cifra che se confermata si attesterebbe al di sotto dei 18 milioni spesi per Sanremo 2014 e dei 20 milioni impegnati per Sanremo 2013, entrambi sotto gestione Fazio. Ad alleggerire il budget di spesa i cachet ridotti di Conti ed Emma Marrone (si parla di soli 70.000 euro di rimborso spese) e a quanto pare dei superospiti: se è vero che Conchita Wurst sarà a Sanremo per 12.000 Euro diciamo che siamo al di sotto delle cifre faraoniche di altre edizioni. In realtà bisognerebbe confrontare i compensi per le star hollywoodiane per capire quanto si sia concretamente ‘invertita’ una rotta. Comunque sia, voci di corridoio riportate dall’Ansa parlerebbero di un taglio del 25% del budget destinato al cachet dei conduttori e dei superospiti.

Sanremo 2015, l

Sul fronte ricavi si calcola un introito di 20-22 milioni di Euro dalla vendita della pubblicità. Cifra da verificare al fine kermesse perché è ancora possibile acquistare spazi pubblicitari. Quest’anno, però, lo spot è calcolato sui 15” e non sui 30” con un leggero aumento del costo medio per secondo. Eppure gli scarsi ascolti della scorsa edizione avrebbero potuto portare a una riduzione del prezzo per secondo: evidentemente Conti rassicura gli investitori tanto da non ‘scappare’ anche di fronte a un aumento di costo medio per secondo che, stando a Francesco Siliato, docente di Sociologia delle comunicazioni al Politecnico di Milano e partner dello Studio Frasi, “è praticamente raddoppiato rispetto all’anno scorso, passando da circa 7 mila a circa 14 mila euro“. Il tutto per 12 break a puntata di durata compresa tra i 180 e i 230 secondi.

Ovviamente i pacchetti offerti da Rai Pubblicità sono diversi e multipiattaforma, suddivisi per la diretta di Rai 1 e le repliche sul DTT, ma considerano anche il web e la radio. Una strategia a largo spettro con cui si cerca di massimizzare i ricavi.

L”eredità’ Auditel di Conti, tra preserale e prime time di Rai 1, dunque, consola e tranquillizza gli investitori, che a quanto pare hanno portato nelle casse della Rai una cifra (20-22 milioni) che potrebbero valere, a fine Festival, almeno 4 milioni di utili per Mamma Rai. Un risultato decisamente incoraggiante, dopo il pareggio di bilancio raggiunto nel 2013 e il ‘guadagno’ di 2,7 milioni dello scorso anno, messo a dura prova dall’inatteso calo degli ascolti del Fazio-Littizzetto bis.

Sulla carta, e per il momento, si tratterebbe di un (possibile) raddoppio di utili rispetto allo scorso anno per il Sanremo 2015 di Conti. E a proposito di ‘conti’, torneranno a favore di Mamma Rai? Se ne riparta a fine Festival.



Sanremo 2015, l’offerta di Rai Pubblicità

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