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Golden Globe 2015, il monologo d’apertura scherza sul cinema e non sulla tv (video)

Il monologo d’apertura dei Golden Globe 2015 di Tina Fey ed Amy Poehler ha scherzato sopratutto sui film in gara e non sulla televisione, con battute sugli attori protagonisti, presenti in sala e che sono stati al gioco

pubblicato 12 Gennaio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 19:57

Tina Fey ed Amy Poehler hanno aperto la premiazione dei Golden Globe 2015 (su CineBlog i vincitori della sezione dedicata al cinema), con un monologo capace di divertire il pubblico con battute non troppo scontate e qualche frecciatina all’attualità: “Buona sera, ammasso di disprezzabili e viziati ratti senza talento”, è la prima battuta della Fey, che zittisce così subito gli artisti presenti, che stanno al gioco.

Le due attrici non mancano di fare qualche battuta sui fatti più recenti relativi al mondo dello spettacolo americano: “Questa sera celebreremo le serie tv che apprezziamo ed i film che piacciono alla Corea del Nord”, ha detto la Fey, spiegando che “La Nord Corea ritiene che il film The Interview sia un assoluto intollerabile atto di terrorismo. La cosa più incredibile è che non è la peggiore recensione che abbia ricevuto”.

Frecciatine anche per gli attori presenti al Beverly Hilton Hotel: Patricia Arquette è qui, è stata incredibile nel film Boyhood, che dimostra che ci sono grandi ruoli per le attrici sopra i quarant’anni… Fin quando sei assunto che non ne hai quaranta”. Sul collega Steve Carell, protagonista di “Foxcatcher”: “Il protagonista è un assassino paranoico miliardario, mentre nella realtà lui è un assassino paranoico milionario”. Ed inoltre, la Fey ha aggiunto che “il look di Steve Carell in ‘Foxcatcher’ ha richiesto due ore di trucco, giusto per fare un paragone, mi ci sono volute tre ore oggi per il ruolo di donna umana”.

Le due attrici hanno, insomma, scherzato molto sui capricci degli attori: “C’è qui Jennifer Aniston, protagonista di Cake (‘Torta’)… Una torta è un dessert che la gente mangia nel giorno del suo compleanno”, ha spiegato la Poehler. “Il compleanno è un modo per festeggiare la propria nasciata“, ha aggiunto la Fey, per chiarire il tutto agli attori che, per evitare di sentire la loro carriera alla fine, eviterebbero di ricordarsi quanti anni hanno.

Si è parlato anche di gossip: George Clooney ha sposato Amal Alamuddin, un avvocato per i diritti umani, ha lavorato al caso Enron, era consigliere di Kofi Annan riguardo la Siria ed è stata selezionata per far parte di una Commissione dell’Onu che ha indagato sulle violazioni sulla Striscia di Gaza. Quindi, suo marito riceverà un premio per gli obbiettivi raggiunti nella sua carriera”.

Le due hanno incentrato l’apertura dello show esclusivamente sui film in gara: ” ‘La teoria del tutto’ è un gran film, unisce due cose che il pubblico apprezza: un crollo nervoso e matematica super complessa”. Su “Selma”: “Nel 1976 milioni di persone di colore si sono unite con un unico obiettivo: formare i Sly & the Family Stone. Selma è un film su un movimento per i diritti civili: tutto è funzionato ed ora tutto va bene”.

Battute anche per “L’amore bugiardo-Gone Girl”: “Non so Tina, non mi è piaciuto L’amore bugiardo-Gone Girl”, ammette la Poehler, “sono andata al cinema per poi scappare, non volevo vedermi sul grande schermo…”. Citato anche “Into the woods”: Meryl Streep interpreta la strega dell’Ovest, che deve raccogliere gli oggetti necessari per vincere un altro Golden Globe”.

In chiusura, però, la battuta più pesante, rivolta ai fatti di cronaca che hanno a che fare con Bill Cosby: “In ‘Into the woods’ Cenerentola scappa dal suo principe, Raperonzolo è gettata dalla torre dal suo principe e la Bella Addormentata pensava di dover prendere solo un caffè con Bill Cosby”, dice la Poehler. Il pubblico mormora, ma le due (che hanno garantito che questi saranno gli ultimi Golden Globe che condurranno) riescono a cavarsela senza suscitare troppo clamore. Sulla televisione, però, nessuna battuta: il tempo a disposizione è finito, e bisogna consegnare i premi. Forse, il mondo del cinema è un bersaglio più facile da colpire.