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La tv americana è vista sempre di meno: in aumento i servizi di streaming

Un documento della Nielsen rivela che gli americani guardano meno la televisione e si abbonano ai servizi di streaming online per seguire i programmi, come Netflix, che così diventa un concorrente della tv

pubblicato 4 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:12

La visione dei programmi televisivi davanti al piccolo schermo è sempre più a rischio, almeno in America. E’ quanto emerge da un documento di Nielsen, secondo cui le ore passate dagli americani davanti al piccolo schermo sono diminuite rispetto allo scorso anno, a favore dei servizi di streaming on demand.

Se nel terzo trimestre del 2013 un americano passava davanti alla tv 4 ore e 44 minuti, nello stesso periodo del 2014 sono scese a 4 ore e 32 minuti. Cala anche il numero delle ore di visione al mese, dalle 147 dello scorso anno alle 141 del 2014. Un calo che va a vantaggio sia della visione in differita dei programmi televisivi, con gli americani che registrano sempre più i programmi (l’aumento di questa pratica è di due minuti a testa), sia dei servizi di streaming on demand, come Netflix, sempre più presenti nelle vite degli statunitensi.

Gli abbonamenti a servizi di streaming sono aumentati del 19%: un’ascesa che rende la visione di programmi televisivi attraverso nuove piattaforme sempre più competitiva e rischiosa per i network tradizionali, che rischiano di perdere pubblico. L’aumento di dispositivi mobili, inoltre, facilita l’utilizzo di questi servizi: le famiglie che hanno un tablet, in America, sono il 47%, ed il loro uso è aumentato del 59%, mentre il 13% ha una Smart Tv, il cui uso è aumentato del 78%.

Le nuove tecnologie sono sempre più nemiche della visione classica di un programma: non è un caso che Nielsen abbia annunciato di voler registrare gli ascolti del servizi di streaming on demand per permettere ai network di capire quanto possano guadagnare dalla vendita delle loro serie tv a questi servizi. Non solo: aumentano anche le famiglie che usano esclusivamente servizi online per seguire i loro programmi e non la televisione, passando dall’1,1 milioni dell’anno scorso ai 2,8 milioni del 2014.

“Sebbene non si veda un abbandono di consumi di media, vediamo un cambiamento nelle abitudini degli spettatori ed oggi vediamo un risaltante aumento nella visione di piattaforme digitali”, ha detto Dounia Turrill di Nielsen. “La maggiore presenza dei nuovi dispositivi e la popolarità dei servizi online a pagamento, la visione in differita e l’uso di servizi streaming -così come il taglio delle sottoscrizioni via cavo- stanno fondamentalmente cambiando l’industria televisiva”.

La tv tradizionale deve rassegnarsi? Sicuramente i nuovi servizi stanno mettendo in difficoltà un tipo di visione che per decenni è stata l’unica maniera di seguire un programma. Ora, i telespettatori hanno delle alternative che rendono il televisione uno dei numerosi strumenti attraverso cui seguire un programma. La tv classica, insomma, ha nuovi avversari, ma se saprà allearsi con le nuove tecnologie, potrà cambiare modo di fruizione senza però restare al palo.

[Via HuffingtonPost]