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Qualunque cosa succeda, su Raiuno il film-tv su Giorgio Ambrosoli

Su Raiuno Qualunque cosa succeda, film-tv che racconta la vicenda di Giorgio Ambrosoli, incaricato di occuparsi della liquidazione della Banca Privata Italiana ed ucciso nel 1979

pubblicato 1 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:22

Una vicenda avvenuta negli anni Settanta, che ha avuto al centro un uomo dai forti valori etici, consapevole che la sua ricerca della verità lo avrebbe portato a diventare nemico di molte persone: Qualunque cosa succeda, il film-tv in onda questa sera e domani alle 21:15 su Raiuno, ha come protagonista Giorgio Ambrosoli, avvocato a cui fu dato l’incarico di occuparsi della liquidazione della Banca Privata Italiana dopo il crack finanziario di Michele Sindona ed ucciso nella notte tra l’11 ed il 12 luglio 1979.

La fiction, tratta dal libro omonimo di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, è stata prodotta da Rai Fiction ed 11MarzoFilm, ed è stata scritta da Andrea Porporati ed Alberto Negrin, quest’ultimo anche regista, con la consulenza di Maurizio De Luca. Il film-tv porta il pubblico nel 1974, quando Guido Carli (Emilio Bonucci), Governatore della Banca d’Italia, chiede ad Ambrosoli (Pierfrancesco Favino) di gestire la liquidazione della Banca Privata Italiana, dopo il crack di Sindona (Massimo Popolizio). Il compito del protagonista è di recuperare i soldi degli investitori italiani che rischiano così di perdere i loro risparmi.

Aiutato dal maresciallo della finanza Silvio Novembre (Andrea Gherpelli), Ambrosoli inizia ad indagare, scoprendo che la vicenda non coinvolge solo Sindona, ma anche membri della finanza, della politica e del crimine organizzato. Per questo, si rende conto di avere a che fare con una situazione molto rischiosa, che non gli impedisce di continuare a pensare a sua moglie Annalori (Anita Caprioli) ed ai tre figli Umberto (Gregorio Ferreri), Filippo (Marco Boccardo) e Francesca (Alma Noce). Sapendo però di essere a rischio, Ambrosoli scrive una lettera alla moglie, in cui le chiede, se gli dovesse succedere qualcosa, di crescere i loro figli nel rispetto delle Istituzioni.

Quando scopre una serie di informazioni sulla holding Fasco, insieme di società estere di Sindona, Ambrosoli capisce di avere in mano dei dati che potrebbero incastrare l’uomo, e per questo pericolosi. Ma Ambrosoli non si ferma, testimonia in America (dove Sindona sta subendo un processo per il fallimento della Franklin National Bank), mettendo sempre più in difficoltà il suo nemico. Cinque anni dopo, Ambrosoli non ha avuto paura delle numerose minacce che ha ricevuto. Nel 1979, il killer William Aricò, pagato da Sindona, uccide Ambrosoli. Nel cast della fiction, Giovanni Esposito è Andreotti, mentre Roberto Herlitzka è Enrico Cuccia.

Qualunque cosa succeda racconta dunque la storia di Ambrosoli (già al centro del libro “Un eroe borghese” di Corrado Stajano, da cui è stato tratto il film di Michele Placido) che si ritrova dentro una vicenda dai contorni distorti ma che, nonostante i rischi, decide di lavorare per scoprire la verità e dare giustizia alle persone che avevano perso i loro risparmi. Una vicenda da raccontare, per rendere omaggio ad un uomo il cui coraggio, poco riconosciuto ai tempi dallo Stato, che lo lasciò solo contro il suo nemico, è simbolo di una determinazione e della lotta contro la criminalità organizzata.

La fiction cerca di raccontare una vicenda poco nota ai giovani, semplificando gli eventi e rischiando, così, come detto dall’autore del libro quando il film-tv fu presentato al Roma Fiction Fest, di ricevere qualche critica:

“[C’è] il rischio dell’agiografia, qualcuno lo dirà. L’altro rischio è quello che la resa spettacolare indisponga chi all’epoca c’era, e ha vissuto i fatti in prima linea. Perché non mancheranno inesattezze, discrepanze con la realtà storica: ma il punto è che il lavoro si rivolge proprio a chi non conosce la vicenda.”

Negrin, invece, ha cercato di lavorare senza realizzare un’agiografia, rendendo la fiction molto simile ai fatti realmente accaduti in quegli anni:

“Il mio primo ed unico comandamento quando sono incaricato di progetti che hanno al centro personaggi realmente esistiti è proprio quello di evitare come il peggior nemico ogni tentazione di ‘romanzare’, di ‘addolcire’, di ‘ricreare’ il personaggio, in sostanza di falsificarlo.”

Qualunque cosa succeda vuole, insomma, insegnare ai giovani una lezione di giustizia e tenacia, grazie al racconto di una figura che lottò contro le ingiustizie al di là dei rischi.


Qualunque cosa succeda