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La7, Cairo: “Non vendo, anzi penso a lanciare nuovi canali”

Il patron di La7 su Floris: “Non è un flop, sta crescendo”

pubblicato 24 Novembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:38

Urbano Cairo, con una lettera inviata al sito Dagospia, ha fornito alcune precisazioni legate agli ascolti registrati da La7 nel 2014 e al futuro della rete. L’imprenditore ha spiegato che “la perdita di ascolti nel 2014 rispetto al 2013 è stata di circa lo 0.5% nella giornata (3,28 vs 3.84) e meno dell’1% nel prime time 20.30-23.30 (3.85 vs 4.83)”. Poi ha aggiunto la ‘sua’ giustificazione di questi dati:

Questo è dovuto principalmente al confronto con un anno ‘eccezionale’ (il 2013) in cui abbiamo avuto eventi come le elezioni politiche, la lunga crisi di governo, la rielezione di Napolitano, la condanna di Berlusconi, la sua decadenza dal Senato e le primarie del Pd. Oggi La7 viaggia sostanzialmente in linea con gli ascolti del 2012 anno molto meno vivace.

Quindi, dopo aver ribadito che “Floris non è assolutamente un flop” perché “dall’inizio della stagione sta crescendo e siamo certi che continuerà a farlo” e aver ricordato che la nona puntata di Di Martedì “ha, di fatto, raggiunto Ballarò, che vanta 12 anni di programmazione,” (ma Cairo dimentica di citare il dato degli ascolti dell’ultima settimana, quando Ballarò ha battuto nettamente il talk show di La7), ha smentito ancora una volta l’indiscrezione secondo la quale potrebbe, dopo aver rimesso in ordine i conti dell’azienda, uscire dal business televisivo:

Come ribadito fino alla noia più e più volte, NON ho alcuna intenzione di uscire dal business televisivo, anzi a partire dal prossimo anno inizieremo a pensare al lancio di nuovi canali non appena le frequenze, acquistate a giugno con 31,6 milioni di investimento, saranno disponibili.

La7