Home Notizie La campagna presidenziale di Stephen Colbert, con Stephen Colbert nei panni di Stephen Colbert

La campagna presidenziale di Stephen Colbert, con Stephen Colbert nei panni di Stephen Colbert

C’è una storia che nasce dalla tv e che vale la pena di essere letta. E quindi vale la pena di raccontarla. E’ una storia Americana (con la A maiuscola), una storia made in U.S.A..Il signore qui sopra è un comico (ma anche uno scrittore e un attore). Si chiama Stephen Colbert e – fate

29 Ottobre 2007 21:19

Stephen Colbert

C’è una storia che nasce dalla tv e che vale la pena di essere letta. E quindi vale la pena di raccontarla. E’ una storia Americana (con la A maiuscola), una storia made in U.S.A..

Il signore qui sopra è un comico (ma anche uno scrittore e un attore). Si chiama Stephen Colbert e – fate bene attenzione – anche il personaggio che interpreta nel suo The Colbert Report si chiama Stephen Colbert. Qui inizia il cortocircuito.
L’attore Stephen Colbert interpreta nel suo show, in onda su Comedy Central il ruolo di un giornalista piuttosto generoso con l’attuale presidenza Bush, che si chiama, appunto, Stephen Colbert.
Il personaggio è ovviamente ispirato a vere esperienze del vero Stephen Colbert (cerchiamo di rimanere ancorati alla realtà fenomenica: capirete presto che l’uso della parola vero, qui, diventa molto relativo).

Nel video che vedrete dopo il continua, il discorso di Stephen Colbert (a voi stabilire se a parlare sia il personaggio, la persona o un sapiente mix di entrambi) alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca nel 2006.

Ebbene, il 17 ottobre Stephen Colbert (personaggio) ha annunciato che avrebbe concorso per le presidenziali americane, candidandosi sia per i democratici sia per i repubblicani. Poco dopo, Stephen Colbert (persona) ha iniziato a tenere campagne elettorali nel solo stato della South Carolina (ha promesso che in caso di vittoria invaderà la confinante Georgia e che tutti i bambini a scuola dovranno vestirsi come lui).

Ora, l’iniziativa, documentata su Colbert08.org lo porterà probabilmente a concorrere (persona o personaggio?) davvero, perlomeno nel suo stato natale dove – sebbene abbia recentemente dichiarato in un’intervista di non aver alcun interesse a vincere queste elezioni – ha un buon piazzamento nei sondaggi di gradimento pre-elettorali, soprattutto fra i giovani.
Messo a confronto con Hillary Clinton e Rudy Giuliani, Colbert si porta a casa il 28% delle preferenze. Con la Clinton e Fred Thompson, eccolo schizzare al 31%.


[Sito ufficiale del The Colbert Report]



La geniale commistione fra fiction e realtà, strumento perfetto per la satira Colbertiana che trova un posto sicuro nella tv via cavo e può permettersi anche di debordare nella vita reale, affonda le proprie radici nella tradizione satirica, nel mockumentary. Gli permette di fare e dire cose che altri non possono concedersi, gli consente di essere sempre sopra le righe, come il suo personaggio, come l’uomo-personaggio-Colberto che nel 2006 ha tenuto, a pochi metri dal Presidente Bush, il discorso che potete vedere qui sopra.

Del resto, Stephen, una volta trasferitosi per l’Università, cambiò la pronuncia del suo cognome per potersi reinventare come qualcun altro in un nuovo posto dove nessuno poteva conoscerlo. Faceva, probabilmente, le prove per il suo futuro.
Un futuro che per ora lo premia come genio della comicità satirica.

Ma se diventasse presidente, sarebbe il personaggio o l’attore a governare? O farebbero a giorni alterni?
La risposta a questa domanda è solo nella mente di S.C., chiunque esso sia.