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Barnard: “Gabanelli mi ha distrutto la carriera, Veronica Gentili vuole farsi pubblicità querelandomi”

Barnard rievoca una frase che la Gabanelli avrebbe pronunciato alcuni anni fa in Rai: “Io l’avrei anche data in sta azienda… è che nessuno me l’ha mai chiesta!”

pubblicato 3 Novembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 22:30

Paolo Barnard, dopo le pesantissime parole su Cairo, continua a regalarci materiale e noi non possiamo non darne conto. Il giornalista della Mosler’s Economics, dopo aver polemicamente rotto con La Gabbia di Gianluigi Paragone, è tornato sul suo blog a parlare di Veronica Gentili, l’attrice e blogger arruolata in questa stagione dal talk show di La7 (la sua ‘cinquina’ è durata poco, nelle ultime settimane ha condotto i collegamenti in esterna).

Andiamo con ordine, ecco cosa racconta Barnard in data 31 ottobre:

Sono appisolato sul divano oggi e mi squilla il cellulare. Rispondo semicomatoso e dall’altra parte sento una voce femminile deforme che grida “Io ti rovinoooooo!!!! Ho i migliori avvocati di Romaaaaaa!!!! Vivrò la mia vita per distruggertiiiii!!!!….”. Io non ho detto una sillaba. Ho passato una mezzora a cercare di capire chi fosse, niente. Poi in seguito a un lungo processo di ricostruzione mentale credo di esserci arrivato: Veronica Gentili? Mia ex collega di La Gabbia (bè, diciamo collega…).

Barnard spiega perché la Gentili, che recentemente è stata beccata a cena con Marco Travaglio (lei scrive sul sito del quotidiano condiretto dal giornalista torinese), ce l’avrebbe con lui al punto da averlo querelato:

Perché il mio articolo FUSARO, NAPPI E LA TROIA conteneva questa frase: “Che Paese questo, dove le bocchinare con apertura di gambe di 190 gradi vincono sempre (a scapito di quelle brutte ma bravissime), come quell’altra, che prima spompinava la mezza tacca tv, poi lo smolla in 3 nano secondi per spompinare il pezzo grosso. E vedrete il prossimo anno chi avrà un bel talk in prima serata.” Può essere che la Gentili, che ho trattato decisamente male dal vivo alla mia ultima puntata a la Gabbia, si sia sentita la protagonista della frase, per motivi misteriosi.

Il giornalista però precisa che “non è lei il soggetto della frase, la protagonista è ben altra (e ben più famosa, sorry Gentili), e i fatti della scalata di costei con la passera sono acclarati ma risalgono ad anni fa. Li ho messi al presente per il solito motivo, proprio per evitare che la protagonista ci si riconoscesse, e quindi scattasse?….. scattasse?????”.

Quindi prosegue con le sue giustificazioni, tirando in ballo Milena Gabanelli, che insieme alla Rai “mi hanno distrutto la carriera proprio per censurarmi una denuncia contro le multinazionali del farmaco anni fa, e contro un pediatra svizzero che spacciava anfetamine ai bambini in Italia (il riferimento è ad servizio mandato in onda nel 2001)”. Quindi insiste:

La verità in questione del pezzo FUSARO, NAPPI E LA TROIA, e mi rivolgo alle donne, è che la Troia televisiva figa che la dà, ma è una capra nel mestiere, diventa regolarmente famosa, o prende posizioni di rilievo, mentre migliaia di bravissime colleghe brutte (ne conosco molte ahimè) vivono di mobbing, di sfruttamento a 40 euro ad articolo, e si vedono sfilare sulla corsia di sorpasso le sopraccitate Troie. Sapete cosa provano ste povere donne?

Non è finita. Il giorno dopo, sempre sul suo blog, Barnard torna a parlare della Gabanelli, conduttrice di Report, il programma di inchieste di Rai3 al quale lo stesso Barnard ha lavorato, salvo chiudere la sua esperienza con polemiche:

Voi sapete quanto io detesti Milena Gabanelli per motivi serissimi, ma parlando di donne che usano i due ‘tesori’ che hanno sotto l’ombelico per fare carriera, mi ricordo una frase della Gabanelli che mi fece stramazzare dal ridere:
Eravamo in RAI, in ascensore, con altri, e lei se ne esce con “Ma io l’avrei anche data in sta azienda… è che nessuno me l’ha mai chiesta!”. Milena, un punto di grandiosità a te, perché dietro quel commento c’è tutta la verità che io denuncio (pro-donne, che però neppure capiscono che le sto difendendo).

Ed ecco, nel finale, il nuovo riferimento alla Gentili, che in un altro post Barnard definì “gnocca preferita”:

Poi c’è quella che vorrebbe diventare la Gabanelli (come fama giornalistica), e ancora è un po’ indietro. Oggi mi hanno detto che Veronica Gentili mi avrebbe davvero querelato, anche se come ho scritto (e mandato a dire anche a lei), non è lei la donna pompino-carriera di cui parlavo. La cosa che trovo ridicola della Gentili è che crede querelandomi di farsi pubblicità…. ma io non conto un cazzo Veronica! Non solo nella mia frase ci hai visto la persona sbagliata, ma hai querelato quello sbagliato!!!!!
Sei una frana. ;))