Home Married at first sight: in arrivo in Italia il format blockbuster che sposa i propri protagonisti

Married at first sight: in arrivo in Italia il format blockbuster che sposa i propri protagonisti

Sta per arrivare nel nostro paese un format che farà discutere molto.

di Hit
pubblicato 30 Settembre 2014 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:16

In Danimarca ha ottenuto un grande successo in termini di ascolto. Il canale che l’ha mandato in onda, D3, ha ottenuto una crescita del 375% rispetto alla media del canale, risultando il programma più visto di sempre di quella rete. Negli Stati Uniti sul canale FYI, ha fatto il record di ascolti della rete, anche qui risultando il programma più visto di sempre, con un +451% rispetto alla media di FYI. Ci riferiamo al format “Married at first sight“, che è stato venduto in più di 15 paesi e con questo “curriculum” non può che essere considerato un “blockbuster” in fatto di format televisivi.

Di cosa si tratta? Ne avevamo parlato anche qui su TvBlog ad inizio 2014 ed ora ne torniamo a parlare perchè, forte delle credenziali di cui vi abbiamo parlato in apertura, ben presto, sembra, che questo programma arriverà sui teleschermi del nostro Belpaese.

Dunque, dicevamo, di che cosa si tratta. In pratica è, detto grossolanamente, una specie di agenzia di collocamento matrimoniale, in cui appunto degli esperti, su basi strettamente scientifiche (può la scienza superare l’amore?) perdonateci il termine”accoppiano” delle persone -che prima evidentemente si erano iscritte al programma con tutte le proprie coordinate possibili ed immaginabili- portandole poi direttamente sull’altare. Si, avete capito bene, si sposeranno e dopo un periodo di sei settimane di convivenza, ovviamente monitorati dalle telecamere della trasmissione, decideranno se rimanere insieme o se divorziare.

Un format un poco estremo, che forse non avrà vita facilissima nel nostro paese, per evidenti motivi religiosi (l’Italia è la patria del pontefice), ma che sicuramente, nel suo “estremismo”, può nascondere tutta una serie di analisi sociologiche piuttosto interessanti. Diremmo quasi un evoluzione di alcuni programmi pomeridiani, che per ora si limitano ad “accoppiare” senza apporre però nessun timbro ufficiale.

Qui invece quel “timbro”, può essere la base di partenza di un analisi quasi veritiera, di una fetta della nostra società attuale, oltre che un esperimento di non poca attrattiva, anche non solo televisiva, ma con un’anima pop intrinseca di non poco conto. Una provocazione sottoforma di programma televisivo, lanciata nella testa della gente e del pubblico che guarderà e discuterà di questo programma, in una società in cui puoi avere anche 1000 “amici” su Facebook, ma che nella realtà concreta della vita, non ne conosci veramente neppure uno.

Ora non resta che attendere quale sarà le rete televisiva italiana che ospiterà questo nuovo format, anche se noi ci permettiamo di azzardare, che questo programma potrebbe essere adatto ad un canale non propriamente generalista, ma staremo a vedere.

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