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Dolci dopo il Tiggì, Clerici: “Noi ad andare in diretta siamo dei pazzi. Le cose facili non ci piacciono”. Cassato il caffè col vip

La conduttrice di Dolci dopo il Tiggì continua a trovare difficile la diretta pomeridiana, per un programma sulla pasticceria

pubblicato 20 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:20

Continua l’esperimento dei Dolci dopo il Tiggì su RaiUno. Antonella Clerici ce la sta mettendo tutta con gli straordinari (ieri è stata anche ospite a La vita in diretta), ma la sensazione è che questo programma sia penalizzato proprio dal principale punto di forza della conduttrice: la diretta.

A non fare che ripeterlo dalla prima puntata è la Clerici, che ha così risposto ieri a un’affermazione del pasticciere Luca Montersino (“I tempi della pasticceria sono importanti”):

“Infatti noi facendolo in diretta siamo dei pazzi scatenati. Ma a noi le cose facili non ci piacciono. Abbiamo un rischio, ma poi avremo altre cose. Vedrete, vedrete. Ne vedrete delle belle”.

La Clerici lo ha detto anche a Cristina Parodi: “Ai dolci inizierò a metterci mano qua e là. A me piace molto lavorare sul prodotto, La prova del cuoco l’ho fatta mia col tempo”. Sono previsti dei cambiamenti in corsa alla formula? Quel che qui si consiglia, visto il formato corto di Dolci dopo i tiggì, è di registrarlo con un buon montaggio per tagliare i tempi morti e ottimizzare quelli di preparazione. In fondo RaiUno ci aveva già provato, a montare la cucina con La terra dei cuochi (proprio in prima serata con Antonellina), ma lì l’errore di fondo era dovuto al formato monstre. Per mezz’ora al giorno sarebbe, invece, perfetto imparare da Real Time, visto che il pubblico delle 14.00 non è quello del mezzogiorno, che vuole essere accompagnato con calma nella preparazione del pranzo.

Poi la Clerici ha un tale calore, che potrebbe comunque dare la sensazione di andare in diretta lo stesso (come la Balivo in Detto fatto, che riesce a interagire con il suo pubblico nonostante la differita). Certo, ha rinunciato subito a dei momenti di contorno rispetto alla sfida tra chef, come il caffè col vip (già sfortunato in Se… a casa di Paola): mercoledì scorso se l’era preso con l’attore Kaspar Capparoni per parlare del suo “dolce preferito”, ma l’angolo dell’intervista è stato subito cassato dal programma. Questa settimana c’era l’amica Anna Moroni a parlare del suo dolce preferito, ma in piedi al centro studio.

Il problema del daytime di RaiUno è che deve tornare convincente e competitivo. E sinora, onda d’urto del Segreto a parte, non ha aiutato ripartire da uno spin off sin troppo “strabordante” de La prova del cuoco (la scenografia è troppo simile) e da un restyling di Verdetto finale che l’ha solo invecchiato, per la conduzione stile Impero di Monica Leofreddi.