Home Porta a porta Porta a Porta, Bruno Vespa: “Nostri competitor sono Ballarò, DiMartedì e Chi l’ha visto”

Porta a Porta, Bruno Vespa: “Nostri competitor sono Ballarò, DiMartedì e Chi l’ha visto”

Vespa ricorda che il programma di Santoro, pur cambiando titolo e formula, va in onda da più tempo di Porta a Porta. Poi la frecciata a Costanzo: “Nel 2003 andammo avanti per un mese e mezzo con la guerra in Iraq. Lui cercò di rispondere con il porno, ma il pubblico non lo seguì e alla fine fu costretto a chiudere”

pubblicato 9 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:48

Bruno Vespa questa sera darà il via su Rai1 alla 19esima edizione di Porta a Porta, il talk show di approfondimento della seconda serata di Rai1. In onda dal martedì al giovedì, mentre dal 13 novembre tornerà anche la puntata del lunedì (serata oggi occupata da Petrolio). Il giornalista ha ricordato come nel lontano 1996 il programma nacque senza troppe speranze:

Allora pensavamo, o meglio pensavano, che ci avrebbero chiuso dopo 3-4 puntate, o, al massimo, che saremmo arrivati fino a maggio, perché eravamo stretti in una tenaglia. Da una parte Maurizio Costanzo che era il padrone assoluto della seconda serata, dall’altra Santoro con Samarcanda. Insomma, il pubblico era abituato al sangue. Nessuno immaginava che una trasmissioncina per bene come la nostra avrebbe resistito.

Ed invece, eccome se ha resistito, affermandosi come leader della seconda serata della tv italiana, mandando in pensione Costanzo e distruggendo Matrix post Mentana. Per Vespa la forza della sua trasmissione è nel fatto che “si rinnova nella freschezza, nella spontaneità” nonostante vada in onda da quasi 20 anni.

Dopo la frecciata a Santoro (“in fondo anche Santoro ha cambiato titolo e formula, ma il suo programma va in onda da più tempo del mio, anche se lui è arrivato in tv dopo di me”), Vespa ha spiegato:

Quest’anno il nostro vero competitor saranno le trasmissioni di prima serata che durano tantissimo: Ballarò, il nuovo programma di Floris DiMartedì, Chi l’ha visto. In più ci sono le trasmissioni dei canali del digitale, per i quali la seconda serata è il vero terreno di battaglia in quanto non hanno i soldi per la prima.

Per questo motivo, ha aggiunto Vespa (che ha volutamente omesso Matrix dalla lista di competitor), parlando di ascolti “il 13% che facciamo oggi è pari al 26% di cinque anni fa”. In chiusura, lo storico giornalista Rai ha punzecchiato anche Costanzo ricordando:

Nel 2003 andammo avanti per un mese e mezzo con la guerra in Iraq. Costanzo cercò di rispondere con il porno, ma il pubblico non lo seguì e alla fine fu costretto a chiudere.

(fonte: Nazione-Carlino-Giorno)

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